Vanni Cuoghi
Paolo De Biasi
Pierpaolo Febbo
Massimo Gurnari
Silvia Negrini
Tiziano Soro
Siva
Ivan Quaroni
Nessun senso del peccato. La collettiva, che inaugura il nuovo spazio espositivo, riunisce le opere di 7 giovani e promettenti artisti italiani: Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Pierpaolo Febbo, Massimo Gurnari, Silvia Negrini, Tiziano Soro, Siva. A cura di Ivan Quaroni.
NO SENSE OF SIN (Nessun senso del peccato) è una mostra collettiva - firmata da Ivan Quaroni - che riunisce 7 giovani e promettenti artisti italiani: Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Pierpaolo Febbo, Massimo Gurnari, Silvia Negrini, Tiziano Soro, Šiva, che inaugurerà il 10 settembre nella Galleria di Giacomo Manoukian Noseda, in Piazza San Simpliciano 2, a Milano.
NO SENSE OF SIN è nata come mostra d’apertura (maggio 2008) degli spazi della nuova galleria d’arte contemporanea AREA B, di Isabella Tupone ed Enza Labella, con sede a Milano, in via Cesare Balbo, 3.
Dato il successo e la qualità dell’evento Isabella Tupone e Giacomo Manoukian hanno deciso insieme di dare nuova vita e linfa alla mostra, spostandone la sede e producendo nuove opere, appositamente realizzate per l’incontro nello spazio di Manoukian.
Sono molti i punti in comune tra il lavoro di Isabella Tupone, giovane gallerista di AREA B e Giacomo Manoukian Noseda, Presidente dell’Associazione Antiquari Milanesi, nonché famoso mercante d’arte antica.
Data la formazione umanistica della Gallerista, AREA B si occupa di scegliere, seguire e promuovere giovani artisti pieni di talento, mettendo a disposizione degli appassionati d’arte le sue conoscenze. Anche Giacomo Manoukian fornisce la stessa consulenza, e pur trattandosi di livelli d’arte diversi, risultano essere perfettamente complementari. Altra caratteristica comune ad entrambi i galleristi è quella di seguire ad arricchire attraverso il loro lavoro le tradizioni familiari. Isabella Tupone è figlia d’arte: proviene da una realtà familiare protagonista dell’arte contemporanea Milanese; sua madre, Enza Labella, è infatti un’importante mercante d’arte moderna e contemporanea. Anche Giacomo Manoukian ha seguito le orme familiari, nella scia del nonno Hagop, antiquario in tappeti.
Il messaggio che proviene da entrambi i Galleristi è quello di sottolineare che l’arte non si debba basare solo su questioni legate ad una continuità di tipo temporale, bensì su concetti più ampi, privi di chiusure di qualsiasi tipo. Da questo assunto nasce l’idea di spostare NO SENSE OF SIN negli spazi della Galleria Manoukian, esempio perfetto dell’ideale accostamento tra opere d’arte contemporanea e oggetti d’arte antica.
Il desiderio è quello di aprire ed integrare i diversi settori dell’arte: fondere il contemporaneo con l’antico, nella ferma convinzione che la passione per l’arte sia un legame che genera nuovi interessi, nel nome dell’amore per la cultura e la conoscenza. Un filo sottile lega i due galleristi: la volontà di aprirsi al nuovo, sia esso un’opera contemporanea o un manufatto antico.
La scelta degli artisti di NO SENSE OF SIN è esemplificativa della volontà di trattare un´arte che ricorre ad un linguaggio d’impatto, legato all’influenza della cultura di massa e dunque percorso da diversi spunti e suggestioni, che vanno dall’estetica dei tatoo all’advertising degli anni 50, dall’illustrazione al fumetto, dal punk alle sottoculture del surf e dello skate, dalla computer grafica al mondo dei toys. Tutti gli artisti sono accomunati dall’impiego di un codice pittorico semplice e immediato anche quando risultano presenti citazioni storico-artistiche e allusioni all’iconografia classica.
NO SENSE OF SIN presenta uno spaccato delle ricerche italiane di area pop, il cui comune denominatore, sul piano formale, consiste nella reiterazione di elementi esornativi e ornamentali (Šiva, Silvia Negrini, Tiziano Soro) e nella presenza di atmosfere bizzarre e surreali, percorse da una vena di ironico nonsense (Vanni Cuoghi, Pierpaolo Febbo, Massimo Gurnari e Paolo De Biasi).
Perfetto per essere inserito nell’atmosfera tradizionale e rassicurante degli spazi della Galleria di Giacomo Manoukian Noseda, dove resterà fino al 10 ottobre 2008.
Impegno di AREA B – oltre alla volontà di occuparsi di giovani artisti – è anche e soprattutto quello di aprirsi a nuove esperienze e prospettive del panorama dell’arte a tutto tondo, e il passaggio della mostra lo conferma pienamente. Infatti, trasferendo il concetto della mostra NO SENSE OF SIN negli spazi istituzionali della Galleria di Giacomo Manoukian, che abitualmente organizza esposizioni di oggetti d’arte antica, Isabella Tupone apre il colloquio ad una realtà artistica diversa da quella strettamente contemporanea, ma di sicuro molto vicina, prestigiosa e consolidata.
Giacomo Manoukian Noseda
Piazza San Simpliciano, 2 - Milano
Ingresso libero