Sagome mediterranee. Opere degli ultimi dieci anni di attivita' pittorica dell'artista. Nei suoi lavori accostamenti di sacro e profano, echeggiano la contemporaneita' ma rimandano a tempi antichi, in cui un graffito si interpolava come primo significativo elemento segnico-simbolico di interpretazione e di comunicazione sociale.
a cura di Maurizio Vitiello
Sarà inaugurata Sabato 6 Settembre 2008, alle ore 19, al “Laboratorio Arte e Territorio" (Via Giardini, 1 86092 Cantalupo nel Sannio – IS; cell. 339/695.03.02), curata dal critico d’arte partenopeo Maurizio Vitiello, la mostra intitolata “SAGOME MEDITERRANEE", con opere degli ultimi dieci anni di attività dell'artista iperspazialista Maria Pia Daidone.
Le opere di Maria Pia Daidone dettagliano incidenze icastiche del mondo antico collegate a particolari specificità antropologiche contemporanee in una teoria di qualità di accenti in cui emergono sintetiche redazioni figurali, fortemente eloquenti.
Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello.
Nel controllare l’ultimissima teoria di mostre di Maria Pia Daidone notiamo che, dal 3 al 21 Maggio 2008, ha esposto nella collettiva “Segmenti Convergenti” alla Libreria Guida, nel ben restaurato ”Palazzo Lanza”, splendido e luminoso, a Capua, in provincia di Caserta.
Quest’incontro di artiste è stato un segnale, seppur minimo, di verifica dello stato dell’arte in Italia ed è stato un rivedersi tra le artiste pugliesi, Lucia Buono, Angela Rapio e Myriam Risola, ben conosciute a livello nazionale, e la campana Maria Pia Daidone, che all’ultimo “Expo Arte” di Bari ha suscitato unanimi consensi per ciò che ha esposto, su segnalazione del critico d’arte e curatore di mostre Giusy Caroppo, con la galleria “Link Arte” di Barletta, dell’attivo architetto Pietro Parente.
Invece, da Mercoledì 18 Giugno a Domenica 13 Luglio 2008, ha esposto alla “Fondazione Don Giovanni Zanandrea Onlus”, in Via Ugo Bassi n. 49, a Cento (Ferrara), nella mostra “Richiami Convergenti”; erano lì in esposizione opere storiche e recenti di Luisa Bergamini, Lucia Buono, Maria Pia Daidone, Umberto Esposti, Biagio Longo, Dante Mazza, Nabil, Monica Pennazzi, Angela Rapio, Myriam Risola.
E’ stato un incontro tra artisti, ben conosciuti ed apprezzati, di diverse aree geografiche italiane, che hanno partecipato con opere di qualità a varie rassegne e a diverse importanti manifestazioni.
Maria Pia Daidone trasferitasi per l’estate nel tranquillo paesino di Cantalupo nel Sannio, in provincia di Isernia, ha aperto le porte della sua residenza, restaurata e riattata, all’arte, già visitata da artisti del visivo e del mondo dello spettacolo, da “addetti ai lavori” e da operatori del campo della comunicazione, tra cui: Vincenzo Mascia, Ettore Le Donne, Benvenuto Succi, Mario Ferretti, Maria Rosaria Rosato, Annamaria Leonetti, Fernando e Lucia Izzi, Leonardo Cammarano, Angela Piscitelli, Giovanni Iaquinta, Carmen Vitiello, Pino Cotarelli, Gina Viola, Viola Scialdone, Lena Perillo, Antonio Corbara, Ilaria Iaquinta, Sergio Garzia, Cristiana Iaquinta, Nando Romeo, Giacomo Serra, Sergio Liguori, Angela Verde, Giancarlo Borsella.
Sono previste personali e collettive del “Movimento Iperspazialista” e di altri gruppi artistici italiani.
La bravissima artista partenopea, che ottiene unanimi consensi e riscuote lucidi apprezzamenti dalla stampa, con questa mostra, intitolata “SAGOME MMEDITERRANEE”, presenta aspetti inediti e meno conosciuti di quest’ultimi anni, contraddistinto da un intenso lavoro indirizzato ad avvalorare una sorgiva creatività, che coniuga arte e ambiente.
Dopo la mostra del 2006, intitolata “MIX CON SAGOME”, e del 2007, intitolata “SAGOME MOLISANE”, quest’attuale mostra, “SAGOME MEDITERRANEE”, inaugurata quasi a fine scorcio dell’estate 2008, intende segnalare il “fil rouge” che lega tutti i lavori della sua produzione.
Comunque, le ultimissime redazioni pittoriche dell’artista ed, in particolare, sagome dal sapore magico, di freschissima datazione, su cui insistono anche segni, segnacoli, segnature, graffi, incisioni, strofinature, accostamenti di sacro e profano, raccolgono le vertigini del nostro tempo e ci rimandano a tempi antichi, in cui un graffito si interpolava come primo significativo elemento segnico-simbolico di interpretazione e di comunicazione sociale.
Le opere di Maria Pia Daidone provengono dall’icasticità del mondo antico e si offrono nella qualità di una teoria di dettagli antropologici contemporanei di rilievo....
Il ventaglio di definizioni dell’artista consacra un “plafond” visivo di caratura storica, che accoglie nella sua estensione rilievi epocali e caratteri attuali.
Sono, inoltre, proposte interessanti composizioni di proporzioni medie, che possono inserirsi negli ambienti della casa che viviamo tutti i giorni; varie opere trovano degna collocazione e s’integrano magnificamente nelle dimensioni domestiche.
Alcune ultime elaborazioni, in particolare, vivono sull’onda di alcuni colori, quali l’ocra, il nero, il blu, il rosso, eletti dall’artista a momentanei vettori cromatici della sua lunga ricerca, che già appassiona, da tempo, collezionisti ed attenti critici di rilievo nazionale.
Da sottolineare, in ultimo, che partecipa, dall’Agosto 2005, all’attività espositiva del “Movimento Iperspazialista”, che vede, attualmente insieme, i seguenti 24 artisti: Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini, Isabella Ciaffi, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Umberto Esposti, Maria Cristiana Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne, Angelo Manca, Giuseppe Masciarelli, Gian Battista Morana, Nabil, Giorgio Pahor, Antonio Paciocco, Monica Pennazzi, Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo, Innocenzo Odescalchi, Renato Spagnoli.
In conclusione, ricordiamo che è attiva tra Campania e Molise, tra Napoli e Cantalupo nel Sannio, in provincia di Isernia, qui solo dal 2006, e segnaliamo, infine, che la singolare ed unica “Sagoma-Totò”, dedicata al grandissimo artista, consegnata, a Giugno 2005, alla figlia Liliana de Curtis alla “Neoartgallery” di Roma, notata nelle varie tappe espositive delle mostre-ricordo di Totò, entrerà a far parte del costituendo museo dedicato al “Principe del Sorriso”, in prossimo allestimento al Palazzo dello Spagnuolo, nella zona dei Vergini, esattamente a Via Vergini n. 19, a Napoli.
Maurizio Vitiello
Immagine: Maria Pia Daidone - Luce bianca nel nero, II parte. Foto by Salvatore Buonomo
Inaugurazione Sabato 6 Settembre 2008, alle ore 19
Laboratorio Arte e Territorio
Via Giardino, 1 86092 Cantalupo nel Sannio – IS
Sino a Sabato 10 Gennaio 2009; solo per appuntamento, il venerdì, sabato, domenica e lunedì, ore 19-21 (possono variare, verificare sempre via telefono); disponibili cd e catalogo.