Terre di Nessuno e' il titolo di una serie di quadri in cui l'artista affrontata il tema dell'impatto che l'uomo ha sull'ambiente, e piu' in generale la percezione della sua presenza nella natura.
La Fondazione Attilio Granata – Franco Braghieri ONLUS di Imbersago è lieta di comunicare l’apertura della nuova sede in Vicolo Chiuso 6 ad Imbersago (adiacente a piazza Garibaldi) con la mostra personale dell’artista Mauro Bordin.
"Terre di Nessuno è il titolo di una serie di quadri in cui ho affrontato il tema dell'impatto che l'essere umano ha sull'ambiente. Ho spesso descritto questi dipinti, dicendo che si trattava di opere sulla degradazione ambientale con un approccio ecologista. In realtà questa spiegazione non è esaustiva, o meglio, lo è solo in parte. Penso che il filo conduttore di questi quadri, come del resto di quelli che li hanno preceduti, sia la percezione della presenza umana nell'ambiente. Non lo avevo ancora capito così lucidamente come adesso: credo che tutti i quadri che ho realizzato, vadano in questa direzione. Nella prima serie di opere che ho esposto, le camere da letto, mi sono soffermato sulle impronte lasciate sul letto da corpi assenti o alle volte presenti: gli indizi del passaggio di qualcuno, la descrizione di una esistenza precisa in un ambiente privato.
Le montagne, i cieli e gli alberi, li ho usati in quanto simboli utilizzati dalle religioni. Nelle pieghe di un'onda o le rughe di una montagna volevo, in qualche modo, alludere alla mano che le ha plasmate, cioè - per chi è credente - quella di Dio, che potremmo anche considerare il primo uomo, in quanto ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Nelle figure e nei crocifissi, ho affrontato il corpo umano come soggetto principale. Ho cercato di dar tanto peso e volume al corpo, ed ho eliminato ogni riferimento esterno, immergendolo nel buio. Ciò per sottolineare quanto l'uomo è diverso rispetto agli altri esseri viventi, e quanto è grave la sua responsabilità come dominatore del mondo. Nelle città in rovina, ho messo in scena una delle conseguenze di questa responsabilità, cioè la distruzione da parte dell'uomo del suo stesso ambiente e di ciò che in esso vi ha costruito, in nome di un'inutile corsa al progresso. Infine, nella serie più recente, Terre di Nessuno, che ha dato inizio a questa riflessione, il passaggio dell'uomo non è più evidente, o appare remoto: talvolta lo si può solo ipotizzare."
Mauro Bordin è nato a Padova nel 1970 e si è diplomato nel 1992 all'Accademia di belle Arti di Venezia. Vive e lavora a Parigi.
Nel 1994 dà inizio alla sua prima serie pittorica dedicata alle “Stanze da letto”, che espone nel 1996 alla Loggetta del Trentanove a Faenza, animata dall'artista Muki e presentata dal critico d'arte padovano Giorgio Segato.
Nel 1996 è invitato ad esporre a Parigi, nell'ambito della manifestazione “Portes ouvertes à l'Italie” organizzata dall'associazione “Génie de la Bastille”, come rappresentante della sua città natale. Nel 2001 ottiene, per due anni, un atelier alla fondazione “Cité Internationale des Arts” di Parigi e decide quindi di stabilirsi nella capitale francese.
Nel 2003 espone a Padova, al “Padiglione Cornaro”, il risultato del lavoro svolto durante questi due anni: un'opera monumentale rappresentante la città d'Hiroshima dopo il bombardamento. Lo stesso anno uno studio del quadro viene esposto alla galleria Artcore di Parigi. Dopo la serie dedicata alle città distrutte dalla guerra, Bordin persegue la tematica dell'ambiente post-umano: nei suoi paesaggi le piante sopravvissute di una natura saccheggiata coabitano con rovine di civiltà scomparse. Recentemente ha esposto in Francia, Italia, Lussemburgo e in Canada.
Inaugurazione sabato 13 settembre dalle ore 19
Fondazione Attilio Granata - Franco Braghieri Onlus
vicolo Chiuso 6 - 23898 Imbersago
sabato 15,00 - 19,00; domenica: 14,30 - 19,00; altri giorni su appuntamento.
ingresso libero