Galerie Schortgen
Luxembourg
21. rue Beaumont -L-1219

Germaine Muller
dal 19/9/2008 al 9/10/2008
WEB
Segnalato da

Antonello Tagliafierro



 
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19/9/2008

Germaine Muller

Galerie Schortgen, Luxembourg

Rum. L'artista realizza le sue opere dominando la materia, anzi le materie, le carte come i metalli o le garze, utilizzando ogni tecnica: l'olio e l'acrilico, il graffito e il gesso.


comunicato stampa

Mañana
Domani andremo via
Uscire dal paese è un problema
Por nosotros
Rhum e coca tutta la sera

Pino Daniele, Rhum and Coca

È il rum che ci tiene uniti. A volte l’arte, a volte la memoria. È il rum che entra in ogni cocktail esplosivo, come in un Cuba Libre che ci fa tanto appassionare. Ed è sempre il rum che esalta il più tipico dei dolci partenopei, il babà, sospeso tra un’origine mitteleuropea e un nome arabo.

La realizzazione di un’opera d’arte è come la produzione di un buon rum: si parte da un’idea primaria, la canna da zucchero, fino ad arrivare all’ultima fase della creazione del rum, la miscelazione, dove bisogna conoscere perfettamente i vari “ingredienti”.

E questa è l’arte: contaminare, stratificare, miscelare. In principio c’è il progetto, capace di generare fermenti, che poi si concretizzano nei materiali, per arrivare al prodotto finito, unico nella sua composizione, forte del suo equilibrio.

Germaine Muller realizza le sue opere dominando la materia, anzi le materie, le carte come i metalli o le garze, utilizzando ogni tecnica: l’olio e l’acrilico, il graffito e il gesso, l’inchiostro. Nascono quadri dalle ampie superfici ma anche piccole tele quadrate contrassegnate da elementi tridimensionali.
Si contaminano materie e tecniche, ma anche culture. L’influenza razionale mitteleuropea fa i conti con il calore mediterraneo, si mescola con la sofferta libertà trasgressiva del Sud del mondo.

Ogni immagine di Germaine Muller nasce dalla stratificazione di materie e di pensieri, conosce ferite e lacerazioni, grumi e trasparenze. Il richiamo all’informale è solo un pretesto per esaltare la tecnica mista, la sperimentazione dei processi compositivi. È cosi che nel divenire della materia nascono anche elementi figurativi, come ombre di una rappresentazione sedimentata nella memoria. Così come compaiono simboli alfanumerici, segni e segnali di una quotidianità emergente. Su tutto l’impeto e la passione, il tormento e l’estasi.

Ci sono tutti gli “ingredienti” per un cocktail artistico di alto profilo, proprio come un buon rum. Da assaporare a piccoli sorsi in una calda notte di mezza estate, per continuare a sognare.
Enzo Battarra

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