Ad occhi chiusi. Sculture. I corpi, sempre femminili, spesso privi degli arti, rimangono perennemente e plasticamente tesi verso l'infinito, quasi consapevoli dell'irragiungibilita' della felicita' terrena.
Gli occhi chiusi in foggia orientale spingono ad immaginare un pianeta diverso, in cui la dimensione onirica diventa linea d'orizzonte capace di orientare la navigazione attraverso la realtà. I gusci delle soggettività si incrinano sotto il peso della società post-moderna, dischiudendosi come uova che daranno alla luce gli individui del futuro.
I corpi, sempre femminili, spesso privi degli arti, rimangono perennemente e plasticamente tesi verso l'infinito, quasi consapevoli dell'irragiungibilità della felicità terrena. Le protesi arboree che talvolta sostituiscono le braccia evocano una spiritualità monca, che brama il ritorno ad una Madre Terra ormai persa negli scaffali dell' Impero; le merci hanno preso il posto dell'anima e tutto è geneticamente modificabile, e allora gli abitanti del Mondo di Emmanuelle decidono di urlare silenziosamente il loro dissenso. Eternamente sospesi tra quiete e dannazione, tra delicatezza e vis iconoclasta, realizzati in ceramica tradizionale o raku, delle dimensioni di un bonsai o in scala reale, questi personaggi sono realmente fantastici, concretamente sognatori. La mano dell' artista, tecnica e passionale, colloca le proprie creature in un connubio osmotico e sensuale, a metà strada esatta fra cielo e terra, laddove tutti le possano ammirare.
Stragapede Perini
viale Filippetti, 41 - Milano
Ingresso libero