ArteGioia107
Milano
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Leonor Navas Richar
dal 28/9/2008 al 16/10/2008
Inaugurazione ore 19

Segnalato da

Andrea Battistotti




 
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28/9/2008

Leonor Navas Richar

ArteGioia107, Milano

Il filo della vita. Il filo conduttore che struttura e dimensiona le opere e' la corda. Corda di varie dimensioni, ora piu' sottile e flessuosa, ora piu' spessa e pesante, sempre lucida, come imbevuta nella cera ed in essa coagulata.


comunicato stampa

Accostandoci alle opere di Leonor Navas Richar si resta colpiti dalla grande versatilità esecutiva che ella estrinseca sia nei quadri tridimensionali che nelle sculture.

Il filo conduttore che struttura e dimensiona le opere è la corda. Corda di varie dimensioni, ora più sottile e flessuosa, ora più spessa e pesante, sempre lucida, come imbevuta nella cera ed in essa coagulata.
La corda è l’elemento essenziale che dà vita alle composizioni caratterizzandone i vari momenti creativi. Vediamo così quadri in cui il filo si arrotola su se stesso in matasse a volte legate empaticamente, a volte svolgendosi da una parte centrale più densa ed in aggetto, mentre la periferia riecheggia le volute centrali. Si nota quindi il passaggio dalla densità centrale alla rarefazione periferica.

Lo spazio di fondo su cui si articolano le composizioni è variabile, quasi ad indicare stati d’animo diversi nel volgersi delle corde. A seconda che lo spazio avvolgente sia bianco, grigio, rosso o di due colori, le circonvoluzioni, che si articolano nella terza dimensione, acquisiscono individualità e risultati differenti.
Spesso le corde conservano il loro colore naturale articolandosi su fondi dello stesso colore o diverso creando articolazioni ritmiche contrapposte; a volte invece assumono colorazioni monocromatiche, generando interazioni empatiche con vari colori di fondo.

Nelle sculture le corde usate si concretizzano in figure antropomorfe o animali o anche in forme quasi surrealiste. In esse non manca mai il colore, anche se vi è una prevalenza di cromie scure, ed il gioco delle luci rende queste figure, pur modulate secondo ritmi naturalistici, più sintetiche.

Da queste opere si arguisce uno slancio vitale rattenuto che domina le sue composizioni. La prevalenza della centralità costringe la visione ad una focalizzazione univoca, quasi un centro cittadino fitto che va allargandosi verso la periferia. Questa disposizione spaziale fa assumere un grande respiro alle opere senza far perdere la loro individualità.

Possiamo dire che Leonor Navas Richar dinamizza in modo plastico le sue opere conferendole una leggerezza, una musicalità ed un ritmo che ci evoca le sue origini cubane.
Silvano Battistotti Milano 17/09/2008

Inaugurazione ore 19

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Ingresso libero

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