Interno China. Il chiostro seicentesco del Museo dell'Opera di Guido Calori viene pensato da Favelli come metafora di uno spazio urbano, caratterizzato dalla presenza ingombrante del colore nero. L'opera, nel suo impianto minimale di straordinaria suggestione emotiva, si impone nello spazio occupandolo integralmente e sovvertendone cosi' la consueta percezione. La calda architettura del quadriportico, con il quale e' costretta 'forzatamente' a dialogare, assume dunque eleganti contrasti tonali, insolitamente nuovi nel tessuto edilizio del borgo umbro.
a cura di Michele Benucci
presentazione di Laura Barreca
In occasione del primo appuntamento della manifestazione Cantieri d’Arte – Visioni Urbane Contemporanee, la Fondazione Museo dell’Opera di Guido Calori, è lieta di presentare, dal 5 al 19 ottobre 2008, l’installazione INTERNO CHINA di Flavio Favelli.
Il chiostro seicentesco del Museo dell’Opera di Guido Calori viene pensato da Favelli come metafora di uno spazio urbano, caratterizzato dalla presenza ingombrante del colore nero. L’opera, nel suo impianto minimale di straordinaria suggestione emotiva, si impone nello spazio occupandolo integralmente e sovvertendone così la consueta percezione. La calda architettura del quadriportico, con il quale è costretta “forzatamente” a dialogare, assume dunque eleganti contrasti tonali, insolitamente nuovi nel tessuto edilizio del borgo umbro.
Cantieri d’Arte - Visioni Urbane Contemporanee
La quarta edizione di Cantieri d’Arte si propone, rispetto alle precedenti, un’indagine sulla città di tutt’altra natura: la lettura e l’approccio teorici non saranno più di carattere storico – sociologico bensì di carattere più strettamente visivo-percettivo. Perciò l’interesse non sarà più rivolto alla città legata alla sua storia, alla sua tradizione, al suo folklore, bensì alla città nel suo carattere strutturale e nella sua dimensione attuale, contemporanea: pop. L’angolo privilegiato di osservazione sarà quello rivolto alla capacità che la città ha di comunicare se stessa attraverso suggestioni non necessariamente realistico – mimetiche ma piuttosto rappresentative quando non anche utopico – visionarie.
Il progetto sarà suddiviso termporalmente in due sezioni: una prima – spiazzamenti – in cui l’intervento installativo occuperà una delle piazze delle città di Viterbo e il chiostro del Museo dell’Opera di Guido Calori di San Gemini producendo interferenze della visione e percezioni stranianti dello spazio urbano.
La seconda – (sotto)passaggi e murati fuori! – svilupperà invece il rapporto sul confine della città tra l’interno delle mura perimetrali della città medievale e l’esterno su cui si affaccia la città contemporanea. In questo caso verranno realizzati due diversi tipi di interventi: il primo nel sottopassaggio pedonale di Piazza Crispi, vero punto di congiunzione tra interno ed esterno, che sarà trasformato in una sorta di galleria urbana dall’intervento permanente di un unico artista; il secondo che si svilupperà invece lungo l’anello perimetrale esterno alle mura (murati fuori!) e vedrà la presenza di una serie di poster installati negli spazi che solitamente sono impiegati per le promozioni pubblicitarie. Entrambe questi ultimi due interventi verranno realizzati in collaborazione con la Panta CZ, società di comunicazione e pubbliche relazioni di Viterbo.
Artisti
* Gruppo A12
* Elena Arzuffi
* Flavio Favelli
* Andrea Mastrovito
* Laboratorio Saccardi
* Andrea Salvino
Curatori
Marco Trulli e Claudio Zecchi
http://www.cantieridarte.org
Chiostro del Museo dell’Opera di Guido Calori
Via del Tribunale 54 San Gemini (Tr) 05029
Orari:
dal martedì al venerdì: 17.00 -20.00
Sabato e domenica: 10.00 – 14.00; 17.00-20.00
Lunedì chiuso
ingresso libero
in occasione della Giostra dell’Arme,
dal 5 al 12 ottobre, apertura straordinaria fino alle ore 23.00