The Eye Of. La mostra ripercorre la carriera dell'artista raggruppando le opere attraverso fondamentali nuclei tematici e mettendo in luce le attivita' parallele al suo lavoro artistico. Vengono presi in considerazione soprattutto gli ultimi vent'anni della Oppenheim, dai '60 fino al 1985, attraverso l'esposizione di oltre 60 tra carte, disegni e oggetti. A cura di Valerio Deho'.
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A cura di Valerio Deho'
La mostra, realizzata grazie al patrocinio della Fondazione della Cassa di Risparmio di Bolzano che da anni sostiene le numerose attività di kunst Merano arte, vuole ripercorrere l'attività dell'artista raggruppando le opere attraverso alcuni fondamentali nuclei tematici o per le particolarità tecniche ed estetiche, mettendo in luce alcune attività parallele al lavoro di artista che per lei sono state molto importanti.
Vengono presi in considerazione soprattutto gli ultimi vent'anni di vita e di lavoro della Oppenheim dagli anni '60 fino al 1985 attraverso l'esposizione di oltre 60 tra carte, disegni, oggetti. In particolare saranno mostrate opere in cui l'artista ha sviluppato alcuni temi centrali del suo lavoro come l'indagine sugli archetipi estremamente importanti per l'estetica surrealista. In particolare saranno esposti lavori sul tema degli animali nel loro significato simbolico inconscio o il complesso rapporto dell'artista con la natura (le nuvole, le montagne, la nebbia, i cambiamenti del paesaggio).
Una sezione sarà dedicata al tipico gioco surrealista chiamato CADAVRE EXQUIS in cui emerge una concezione nuova dell'opera d'arte come lavoro collettivo, ma anche come gioco in cui la casualità è dominante e portatrice di misteri e nuovi significati.
Ma anche l'attività dell'artista come poetessa e ideatrice di lavori teatrali per bambini, riceverà uno spazio proprio per ricostruire la sua complessa personalità che non è nota al grande pubblico. In particolare saranno esposti alcuni video di letture poetiche o di recitazioni testi drammaturgici.
Una serie di fotografie di Man Ray, fotografo a cui kunst Merano arte aveva dedicato una mostra nel 2003, in cui la giovanissima artista svizzera è protagonista, introdurranno la mostra, assieme a documenti inediti per l'Italia. Con la mostra di Meret Oppenheim kunst Merano arte chiude un anno particolarmente dedicato alle donne nell'arte, iniziato con la mostra collettiva vote for women che ha avuto un largo successo di pubblico e di critica.
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curated by Valerio Deho'
Meret Oppenheim was an exceptional artist and an exceptional woman. Born in Berlin in the year 1914 as the daughter of a German physician and a Swiss mother, she is raised mainly by her grandparents in Switzerland and moves to Paris in 1932 to become an artist. Even after she is accepted in the circle of the Surrealist avant-garde, she remains independent and faithful to her own artistic development. Meret Oppenheim is the nude model behind the printing press on the famous photos (1933) by Man Ray.
The icon of Surrealism is made by Meret Oppenheim: Le Déjeuner en fourrure (1936), known as the 'fur cup and saucer'. But Meret Oppenheim will not let herself or her oeuvre be reduced or categorized. Meret Oppenheim has no desire to be a muse, nor a figurehead for Surrealism. The artist seeks her own path; she will not and cannot be pinpointed to a certain thematic or formal direction. All her life, she keeps experimenting, creating oil paintings, assemblages, collages, objects made of the most diverse materials. She draws, takes and edits photographs, and writes poems. Meret Oppenheim has been writing down her dreams since she was fourteen. Her father, a physician, makes her familiar with the theories of depth psychology by C. G. Jung and his interpretation of dreams. The symbols of the unconscious form the fund of her art; they are the language she speaks in her works and poems.
The exhibition The Eye of Meret Oppenheim at kunst Merano arte aims to display the broadest possible selection of the Swiss artist's works. Her varied oeuvre is presented on the basis of a number of thematic highlights that illustrate her development as an artist and as a woman. The exhibition is mainly focused on works from the last twenty years of her artistic career and life, from the nineteen-sixties until her death in the year 1985. With more than sixty drawings, sketches, oil paintings, and objects, the exhibition centers on her analysis of Jung's symbolism of dreams and the archetypes which were extremely important for the Surrealists' understanding of art. A selection of her many poems, unpublished letters exchanged with Georges Goldfayn, photos by Man Ray, and documentaries portray this unconventional and far-sighted artist as comprehensively as possible.
Opening venerdi, 3 Ottobre 2008 alle 20
kunst Meran Merano arte
im haus der Sparkasse edificio Cassa di Risparmio
Lauben 163 | portici 163 Meran/o
Thu - Sun 10:00 - 18:00 Monday closed