Dysfuncadelia. L'artista crea ambientazioni atipiche attraverso l'uso di oggetti trovati, arredamenti familiari e materiali domestici quali tappeti o legni 'Persiani'.
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NETTIE HORN e' lieta di annunciare Dysfuncadelia, la prima personale in Gran Bretagna dell’artista Debbie Lawson. Per l’occasione sarà presentata un'elaborata installazione composta di lavori scultorei, oltre ad una selezione di pannelli in legno intarsiato.
Debbie Lawson crea ambientazioni atipiche attraverso l’uso di oggetti trovati, arredamenti familiari e materiali domestici quali tappeti o legni ''Persiani''. Un nuovo significato, ibrido, legato all'utilizzo di questi materiali «kitsch» presenti sia nelle sculture che nelle installazioni, va rintracciato lontano dalla loro intrenseca qualità decorativa. Tinti di una leggera nostalgia, sia collettiva che individale, legata alle memorie di interni domestici ed a scene di vita suburbana, questi oggetti ordinari diventano parte di una ''mise en scène'' la cui struttura narrativa si fonda sulla nostra storia e sulla nostra memoria personale. L’incontro inaspettato tra materia e oggetto rivela una seconda vita, alternativa, in linea con le peculiari qualitá messe in luce dall'artista.
Per la sua personale, Lawson trasforma entrambe le stanze della galleria in due diverse ambientazioni, create appositamente grazie all'uso dei suoi materiali preferiti.
Modificandosi lentamente in una casa-giungla, la stanza principale erompe in un opulento paesaggio costituito da oggetti e materiali di arredamento che, coperti da tappeti, danno vita ad una flora immaginaria e fantastica. Giocando sull’idea di una collisione tra elementi etereogenei, Lawson crea un'illusione ottica attraverso l’associazione di pattern ritmici e forme tridimensionali.
Contaminando gradualmente lo spazio e invadendo la stanza queste piante, ibride e personalizzate, creano un nuovo genere di vegetazione, in uno spazio mutato dimensionalmente. Piante fuori misura, spaventose e allo stesso tempo grottesche, rivelano con ironia un universo che trae la propria ispirazione da diversi codici espressivi.
Il suo grande trittico di legno intarsiato, dalla forma irregolare, sovverte l‘associazione al carattere “gentile” di un'arte tradizionale per virare in paesaggi inquietanti. Contaminate dalla materia che ci circonda, narrativa popolare e storie personali si intrecciano, così che lo spazio dell’immaginazione e quello della realtà materiale finiscano per sembrare inseparabili.
Debbie Lawson vive e lavora a Londra. Si è diplomata al Royal College
Her full size “wobbly” triptych panel inlaid with marquetry subverts the polite associations of a traditional craft into a warped landscape of wilted leaves. Merged with the stuff that surrounds us, popular narratives and personal histories are intertwined so that the imaginary and material reality seem inseparable.
Debbie Lawson lives and works in London and graduated with an MA from the Royal College of Art in 2004.
Recent exhibitions include a Contemporary Art Society commission at the Economist Plaza; East West Dialogues at LTMH Gallery, New York, USA; Interiors at Imoderni, Miami, USA; Pilot 3 at the 52nd Venice Biennale; The Islanders at NETTIE HORN, London; Arboreal at Transition gallery, London; Shibboleth at Dilston Grove, London; Violin/Violence at 1,000,000mph gallery, London.
Nettie Horn Gallery
25b Vyner Street - London