Van Gogh. Disegni e dipinti - Capolavori dal Kroller-Muller Museum vuole far scoprire il Van Gogh piu' segreto, intimo, quello impegnato nell'appuntare le proprie emozioni, gli scorci, i volti, tutto cio' che poi sara' espresso con la pittura. In mostra disegni e acquerelli che rappresentano in alcuni casi il seme piu' forte dei capolavori pittorici piu' noti ma che, in molti altri casi, sono opere del tutto autonome. A cura di Marco Goldin. In concomitanza il Museo ospita una selezione di opere di Carmelo Zotti (1933-2007), che ripercorre la sua carriera artistica dagli oli degli anni '60 a quelli degli anni '70, in cui la pittura si fa sempre piu' 'teatro onirico'.
a cura di Marco Goldin
Protagonista della mostra bresciana d’autunno sarà Vincent van Gogh. L’annuncio è del curatore dell’esposizione, nonché direttore di Linea d’ombra, Marco Goldin, del Sindaco di Brescia, Adriano Paroli, del Presidente della Fondazione CAB, Alberto Folonari, del Presidente della Fondazione Brescia Musei, Agostino Mantovani e dei fratelli Lucchetta del Gruppo Euromobil, che da sempre affiancano Linea d’ombra e dal 2004 assieme a Linea d’ombra anche le istituzioni bresciane nei grandi progetti espositivi per Santa Giulia.
“Brescia. Lo splendore dell’arte”, progetto che ha preso il via nell’ottobre del 2004 con la mostra dedicata a Monet, ha attirato finora nella città lombarda oltre due milioni di visitatori.
La rassegna autunnale sarà dedicata a Vincent van Gogh, forse l’artista più conosciuto e amato al mondo. Allo stesso Van Gogh, e al suo rapporto con Gauguin, Brescia aveva dedicato una monumentale mostra nel 2005-2006, che riunì a Santa Giulia 150 opere e che venne ammirata da oltre mezzo milione di persone.
Completamente diverso il taglio che Goldin ha voluto dare a questa sua nuova proposta: far scoprire il Van Gogh più segreto, intimo, quello impegnato nell’appuntare le proprie emozioni, gli scorci, i volti, tutto ciò che poi sarà espresso con la pittura. Opere su carta. Ovvero disegni e acquerelli che rappresentano in alcuni casi il seme più forte dei capolavori pittorici più noti (venti dei quali saranno in mostra posti accanto ai disegni che li hanno preceduti, o talvolta addirittura seguiti) ma che, in molti altri casi, sono opere del tutto autonome, capolavori assoluti, pensati e realizzati attraverso la forte materia del carboncino o della matita o con le possibilità offerte dall’acquerello. Pagine bellissime della grande storia del maestro, certo non meno importanti dei suoi dipinti.
In quella che sarà la prima, ampia ed organica mostra mai dedicata in Italia a questa parte dell’attività di Van Gogh, Goldin riunirà tutti i periodi del suo lavoro. Da quello iniziale nella regione mineraria del Borinage, a Bruxelles e poi Etten, al fondamentale tempo trascorso all’Aia e poi brevemente nel Drenthe fino al meraviglioso e copiosissimo periodo di Nuenen, dove il rapporto con la pittura comincia a diventare più intenso, fino a una scelta di alcuni fogli del periodo francese. Ma è soprattutto sul tempo olandese, insuperato per il disegno nella sua autenticità e drammaticità, che l’esposizione bresciana si concentra.
Ottantacinque opere disegnate, oltre come detto a venti quadri, per dare vita ad un affascinante “diario dell’anima” che porterà a conoscere, in una dimensione affatto nuova, certo meno abusata, il grande piccolo uomo che il 27 luglio del 1890 decise di chiudere la sua esistenza con un colpo di pistola.
La caratteristica della mostra sarà che tutte le opere proverranno dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, in Olanda. Il museo di Otterlo, unitamente al Van Gogh Museum di Amsterdam, conserva una grande parte dell’intera produzione di Van Gogh, ed è quindi occasione felicissima questa di Brescia. Ben si sa infatti come il disegno non sia mai esposto in permanenza e occorra invece attendere le rarissime occasioni legate alle mostre. Costituita soprattutto nei primi vent’anni del XX secolo da Helene Kröller-Müller, la sua raccolta vangoghiana fu seconda solo a quella appartenente ai discendenti di Vincent, e assomma circa duecento disegni e circa cento dipinti. Nel 1938 venne aperto il museo a lei intitolato nel grande parco nazionale olandese di Hoge Veluwe, a un’ora e mezza dalla capitale.
La collezione non ha al suo interno solo opere di Van Gogh, ma moltissimi altri dipinti che spaziano dagli antichi nel Nord Europa fino alla contemporaneità. La mostra di Brescia si incaricherà quindi di seguire anche questo aspetto del collezionismo di Helene, raccontando le sue passioni e la sua storia. Un percorso introduttivo in mostra infatti, attraverso lettere, documenti e fotografie darà conto di questa storia straordinaria. Facendolo anche con il ricorso ad altri venti dipinti, a illustrare soste fondamentali nella collezione, da Corot a Redon, da Pissarro a Fantin-Latour, da Seurat a Signac, fino agli olandesi tanto amati da Toorop a Mondrian.
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In concomitanza con la grande mostra "Van Gogh. Disegni e dipinti", il Museo di Santa Giulia ospita una attenta selezione di opere di Carmelo Zotti (1933-2007). La mostra, che resterà a Santa Giulia sino all'11 dicembre, anticipa il grande, organico omaggio che il Museo Correr di Venezia, dal 30 gennaio al 6 marzo, e del Museo Chelsea di New York, dal 26 febbraio al 22 aprile, dedicheranno, nel 2009, a Carmelo Zotti.
"Zotti. Opere scelte 1971 - 2006", allestita in Santa Giulia, ripercorre la carriera artistica del maestro veneto-triestino, dagli oli degli anni sessanta, ispirati ai lunghi viaggi in Messico, Stati Uniti, Europa, a quelli degli anni settanta, in cui la pittura si fa sempre più "teatro onirico", al cui interno le figure animano luoghi immaginari.
Nato a Trieste, cresciuto a Napoli, Zotti decide di vivere a Venezia, città nella quale espone dei disegni figurativi alla Bevilacqua La Masa nel 1952. Sin dall'inizio della sua ricerca, Zotti affianca pittura e disegno, delineando così quelli che rimarranno i tratti distintivi della sua produzione: l'importanza del segno, e il suo rapporto inscindibile con la luce, elemento che accende i colori dei suoi quadri. Le forme ricorrenti della sua pittura sono le figure umane, i paesaggi, che però, dagli anni settanta, acquistano una valenza surrealista, una liricità che si fa quasi visionaria, ma che pure viene raffigurata con grande intensità, ad esempio nella decisa e netta qualità cromatica, che aggiunge fascino e attrattiva alle figure e dove l'elemento naturale - alberi, cespugli, palme, cactus - popola tutto un mondo che si pone in limine tra il mondo reale e il sogno.
"Zotti. Opere scelte 1971-2006". Brescia, Museo di Santa Giulia, 18 ottobre - 11 dicembre 2008. Mostra organizzata da Linea d'ombra e promossa da Linea d'ombra, Comune di Brescia, Fondazione Cab, Fondazione Bresciamusei con Gruppo Euromobil. A cura di Marco Goldin. Orario: da lunedì a giovedì e domenica ore 9-19; venerdì e sabato ore 9-20. Chiuso 24, 25, 31 dicembre 2008. 1 gennaio 2009 ore 11-19
Catalogo a cura di Marco Goldin, con interventi di Marco Goldin e schede tecniche di Davide Martinelli; edizioni Linea d'ombra Libri, collana Maestri del Novecento.
Servizio prenotazioni e informazioni - Call center
Tel +39 0422 429999
Fax +39 0422 308272
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net
Vernice Mercoledì 15 ottobre, dalle 11 alle 17
Museo di Santa Giulia
Via dei Musei, 81, Brescia
Orario della mostra
Da lunedì a giovedì e domenica ore 9-19
Venerdì e sabato ore 9-20
Chiuso 24, 25, 31 dicembre 2008
1 gennaio 2009 ore 11-19
Biglietti Intero 10, Ridotto 8,00: studenti universitari con attestato di iscrizione, oltre i 65 anni, gruppi solo se prenotati (minimo 15, massimo 25 con capogruppo gratuito), portatori di handicap.