John Waters fu definito da Borroughs'il Papa del trash'. In questi anni, parallelamente alla sua attivia' di regista e scrittore, Waters ha prodotto una serie di interessanti lavori fotografici. Bonded Eternmale di Monica Bonvicini e' un'evoluzione di Eternmale, l'installazione presentata alla galleria Emi Fontana nel 2001. La ricerca artistica di Bonvicini continua ad analizzare le relazioni tra spazio e genere e i rapporti di potere che emergono dagli scenari abitativi.
John Waters
John Waters, alla sua seconda personale alla Galleria Emi Fontana, noto
come regista di film cult quali "Pink Flamingos", "Polyester", "Hairspray"
("Grasso è bello" nella traduzione italiana), "Serial Mom" ("La signora
ammazzatutti" nella traduzione italiana), "Pecker" e "Cecil B. demented",
fu definito da Borroughs "il Papa del trash".
In questi anni, parallelamente alla sua attività di regista e scrittore,
Waters ha prodotto una serie di interessanti lavori fotografici. Le opere
hanno tutte il formato di uno "story board" cinematografico in cui la
memoria dell'originale viene cancellata dalla visione elaborata da Waters.
Queste foto sono spesso film rimontati, mixati con altri film, rititolati e
Waters le chiama affettuosamente i "suoi piccoli films", che comunque
esplorano le stesse tematiche dei suoi "veri films": pornografia, censura,
cattolicesimo, Hollywood e banali orrori quotidiani. Come lui stesso ci
suggerisce: " Tutto ciò che c'é di sbagliato in un film può essere curato
fotografando singole immagini da uno schermo televisivo e rimontandole in
una nuova sequenza."
La lettura del lavoro artistico di Waters ci sembra interessante anche
vissuta nell'ambito dei rapporti sempre più stretti che si vanno
evidenziando tra arte e cinema. In un momento in cui molti artisti si
cimentano con la regia, Waters, com'é nel suo stile, continua ad invertire
le regole.
Tutte le opere in mostra sono esposte per la prima volta in Italia. Oltre
alle opere fotografiche, saranno presentate due nuove sculture.
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Bonded Eternmale
Monica Bonvicini
Bonded Eternmale di Monica Bonvicini é un'evoluzione di Eternmale,
l'installazione presentata alla galleria Emi Fontana nel 2001, che
ricostruiva un bachelor pad, l'ideale garçonniere dello scapolo, secondo le
indicazioni della rivista "Playboy" degli anni sessanta e settanta.
La ricerca artistica di Bonvicini continua ad analizzare le relazioni tra
spazio e genere e i rapporti di potere che emergono dagli scenari
abitativi. Le poltrone di Willy Guhl, unico mobile prodotto in eternit, ora
vestite di pelle nera, assumono una nuova connotazione estetica e
accompagnano la presentazione di un altro progetto dell'artista: un
calendario. Elemento della vita quotidiana che è diventato uno stereotipo
di consumo sessuale interclassista: dal calendario Pirelli, di cui
Bonvicini riprende il formato (50X60cm), oggetto di culto di ogni scapolo
d'oro, al più democratico prodotto con la starlet del momento che ammicca
dalle pareti dell'officina meccanica o tra gli specchi del parrucchiere per
soli uomini. Bonvicini propone 13 collages, regole d'arredamento e di vita,
galateo essenziale ed ironico del perfetto playboy.
Il calendario, Eternmale, è un libro d'artista, frutto della
collaborazione tra la Kunsthaus di Glarus, il Centre d'Edition Contemporain
di Ginevra e la Galleria Emi Fontana di Milano. Prodotto in 1000 esemplari,
saranno in vendita al prezzo di 34 euro e la sera dell'inaugurazione
verranno firmati dall'artista.
All'interno, oltre ai collages, anche un'intervista dell'artista con
Beatrix Ruf.
Immagine: Monica Bonvicini, Vienna Secession, 2000
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Inaugurazione: lunedì 25 Febbraio, ore 19
La galleria é aperta da martedì a sabato dalle ore 11 alle 19.30 continuato.
Galleria Emi Fontana
viale Bligny 42 Milano tel. 02 58306855