Aurelio Lomi
Orazio Lomi Gentileschi
Artemisia Lomi Gentileschi
Giovanni Lomi
Massimo Lomi
Una famiglia di artisti in Toscana. Una mostra che mette a confronto due generazioni di pittori della stessa famiglia, dalla pittura postmacchiaiola di Giovanni Lomi alla reinterpretazione in chiave piu' moderna di Massimo Lomi.
Si inaugura alla Galleria Vallerini sabato 15 novembre alle ore 18 , una grande e interessante mostra che mette a confronto due generazioni di pittori della stessa famiglia, dalla pittura postmacchiaiola di Giovanni LOMI alla reinterpretazione in chiave più moderna di Massimo LOMI.
Aurelio Lomi (1556 - 1622), Orazio Lomi Gentileschi (1563 - 1639), Artemisia Lomi Gentileschi (1593 - 1653) , Giovanni Lomi (1889 - 1969 ), Massimo Lomi (1953 ); un vuoto di circa quattrocento anni segna la distanza parentale di questa stirpe di grandi artisti nati sotto un unico cognome. Approfondite ricerche in merito all’albero genealogico sono ancora in corso, ma certamente, vista la vicinanza geografica tra Livorno e Pisa, si può azzardare un logico legame. In questo intreccio tra Pisa e Livorno prende spunto la mostra “ I Lomi”.
Il popolo pisano e non, conosce benissimo le testimonianze pittoriche di Aurelio Lomi all’interno della cattedrale di Pisa, non meno delle stupende testimonianze di Artemisia, giustamente riconosciuta come la più grande artista della storia dell’arte al femminile.
Giovanni e Massimo nascono, vivono e creano a sud dell’Arno. Nella stagione a cavallo tra l’800 ed il 900, Livorno è quella fucina di grandi Artisti che hanno fatto scuola nella pittura del periodo. In questo contesto Giovanni, sviluppa grazie anche al suo maestro Adolfo Tommasi, quell’istinto proprio dei “cavalli di razza” che lo porta ben presto a mietere successi di critica e pubblico.
Sono i tempi dei postmacchiaioli e lui ne è uno dei capiscuola. Giovanni, nelle sue frequenti performance en plein air, porta con sé il nipotino Massimo, che fin da subito manifesta un naturale istinto all’arte: in un ambiente dove colori, pennelli e tele sono il quotidiano, apprende molto, continuando poi ad approfondire le sue doti con lo studio al Liceo Artistico di Carrara.
Affina e sviluppa la sua espressione attraverso lo studio dei grandi del passato, ma non manca di visitare mostre e musei in giro per il mondo, assimilando quel sapere che solo attraverso la conoscenza diretta delle cose si può maturare.
Il suo percorso artistico, in continua evoluzione e ricerca, lo porta sviluppare temi, supporti e tecniche di spiccata originalità, pur rimanendo comunque attaccato alla tradizione alla quale è orgoglioso di appartenere. Quella tradizione che vuole entrambi (Giovanni e Massimo), soci del glorioso Gruppo Labronico. Due artisti uniti, oltre che da legame parentale, dal comune denominatore dell’amore per l’Arte.
Inaugurazione sabato 15 novembre alle ore 18
Galleria Simone Vallerini
Piazza Martiri della Liberta', 22 ( gia' Piazza S. Caterina) Pisa
Orario lunedì 16-20; da martedì a sabato 10-13/16-20; domenica 17-20
ingresso libero