Galleria Horti Lamiani Bettivo'
L'artista compone le sue opere fotografiche privilegiando le esposizioni multiple con piu' scatti sovrapposti, fino a 50 sul medesimo fotogramma. Una manipolazione della realta' attraverso il camuffamento ripetuto dell'obiettivo ottico, un'estrazione di alcuni particolari decontestualizzati, catapultati poi in un ambito nuovo.
Vorrei realizzare un “reportage dello spirito” le cui immagini non siano la
riproduzione di una condizione sociale osservata dall’esterno, ma la
rappresentazione dello sguardo di chi vive il disagio, dall’interno.
“L’apparente dualità”: tutti siamo collegati e non c’è modo di chiamarsi fuori, la
sofferenza degli altri esseri è la nostra sofferenza. Se guardiamo in profondità
realizziamo che siamo tutti nomadi e profughi, di passaggio su questa terra alla
ricerca della nostra vera casa.
Da alcuni anni Fabio Marazzi compone le sue opere privilegiando le esposizioni
multiple...: più scatti sovrapposti. Qui si va ben oltre, fino a 50 scatti sul
medesimo fotogramma. Siamo nel campo della forzatura estrema dei limiti
naturali del mezzo.... E’ una vera e propria manipolazione della realtà attraverso
il camuffamento ripetuto dell’obiettivo ottico, un’estrazione a mano dal vero di
alcuni particolari decontestualizzati, catapultati poi in un ambito nuovo:
l’immagine che nasce.... Producendo incongruenze prospettiche e dimensionali,
inganni dell’occhio, danzando sul sottile crinale che separa lo stato di veglia dal
sogno... (dalla presentazione di Maurice Bignami)
Vernissage: mercoledì 19 novembre ore 19
Galleria d’arte Contemporanea Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti, 163 – Roma
Orari d’apertura: lun-ven ore 10 - 19
ingresso libero