Mario Avati
Franceschino Barbera
Andre Beuchat
Renzo Biasion
Andrea Boyer
Mario Carletti
Marc Chagall
Armando Donna
Gianfranco Ferroni
Pino Finocchiaro
Federica Galli
Vincenzo Gatti
Karolina Larusdottir
Xavier de Maistre
Bruno Missieri
Guido Navaretti
Nella Pianta'
Vincenzo Piazza
Tullio Pericoli
Luciano Proverbio
Roberto Stelluti
Mariarosaria Stigliano
La mostra vuole essere una porta aperta sul mondo della grafica incisa. Sono state scelte sette tecniche di realizzazione, per 20 artisti tra cui Marc Chagall, Armando Donna, Gianfranco Ferroni.
Dal 1963 Biella è sede di un Premio per l’incisione: una serie prestigiosa di eventi che avrebbero dovuto creare, in più di 40 anni, una cultura diffusa sull’argomento. Eppure, mi capita spesso di ospitare in galleria visitatori che nel leggere, tra i dati tecnici di una grafica esposta, acquaforte su rame, scrutano il foglio e domandano “dov’è il rame?”.
Molti pensano all’incisione come ad una forma d’arte minore (ignorando secoli di storia dell’arte), altri sono convinti che il bianco e nero non sia più adeguato ai nostri tempi (ed acquistano fantasmagoriche stampe a 64 colori in cui l’intervento dell’artista, se c’è stato, si è ridotto alla firma), altri ancora la ritengono difficile, quasi che incisori, galleristi e i pochi collezionisti avessero costituito una setta preclusa ai non specialisti.
In definitiva pochi amano le incisioni e la scarsa considerazione di cui gode la grafica non è una novità se Luigi Carluccio, già nel 1963, scriveva sul catalogo della prima edizione del Premio Biella per l’Incisione: “L’idea che gli italiani non amino l’opera grafica, disegno o calcografia, è così diffusa che ci deve pur essere qualcosa di vero nel luogo comune”. Dopo 45 anni, si può pensare che lo scarso amore per la grafica sia in parte dovuto alla scarsa conoscenza di questo affascinante mondo e in buona parte ai troppi fogli di dubbia esecuzione, spesso foto riproduzioni dalle grandi firme dichiarati come stampe originali, che hanno inflazionato il mercato e minato la fiducia dei compratori.
La mostra otto modi per dire incisione – otto tecniche interpretate dal lavoro di venti artisti vuole essere una porta aperta sul mondo della grafica incisa che offra a tutti un modo per entrare in contatto con la stampa d’arte originale. Sono state scelte sette tecniche di realizzazione dell’incisione: xilografia, bulino, puntasecca, maniera nera, acquaforte, acquatinta, litografia, e si è voluta considerare come ottava l’uso contemporaneo di più tecniche in una stessa opera (tecnica mista).
Ogni tecnica è illustrata da un breve scritto esplicativo ed illustrata dalle opere di più artisti. Il compito di interpretare le otto tecniche è affidato alle opere degli artisti: Mario Avati, Franceschino Barbera (Sandrún), André Beuchat, Renzo Biasion, Andrea Boyer, Mario Carletti, Marc Chagall, Armando Donna, Gianfranco Ferroni, Pino Finocchiaro, Federica Galli, Vincenzo Gatti, Karolina Larusdottir, Xavier de Maistre, Bruno Missieri, Guido Navaretti, Nella Piantà, Vincenzo Piazza, Tullio Pericoli, Luciano Proverbio, Roberto Stelluti, Mariarosaria Stigliano.
A molti di questi incisori la galleria ha già dedicato in passato una esposizione personale. La nuova mostra sarà l’occasione per mettere in evidenza il modo personale di ogni artista nell’utilizzare una stessa tecnica.
Galleria Sant'Angelo
Corso del Piazzo, 18 - Biella
Orario: mart-dom 15.30-19
Ingresso libero