5 tavoli da gioco per una partita inedita di Marcel Duchamp. Con la presentazione di un'opera, ancora inedita, si coglie l'occasione per riflettere, in compagnia di artisti ed enigmisti, su alcuni particolari aspetti della ricerca di Marcel Duchamp, sfinge di pietra che ancora resiste all'usura del tempo e sbarra il passo all'arte contemporanea stuzzicandola, se non provocandola e spesso ferocemente, con enigmi che non hanno soluzione.
5 tavoli da gioco per una partita inedita di Marcel Duchamp.
1933. New York. Brummer Gallery.
Marcel Duchamp organizza la seconda esposizione delle opere di
Constantin Brancusi, rimasto a Parigi, e lo rassicura sull'esito della
mostra inviandogli una lettera con le fotografie dell'allestimento. Sul
retro delle fotografie scattate da Soichi Sunami, Duchamp disegna 58
numeri. L'exposition est vraiment très belle, et les 58 numéros
flottent très facilement dans les 3 galeries scrive a Brancusi.
Con la presentazione di un'opera, ancora inedita, si coglie l'occasione
per riflettere, in compagnia di artisti ed enigmisti, su alcuni
particolari aspetti della ricerca di Marcel Duchamp, sfinge di pietra
che ancora resiste all'usura del tempo e sbarra il passo all'arte
contemporanea stuzzicandola, se non provocandola e spesso ferocemente,
con enigmi che non hanno soluzione.
MIROIRIQUE
Per disegnare i numeri in corrispondenza alle sculture riprodotte sul
verso opposto, Duchamp deve aver appoggiato le fotografie su un vetro.
In trasparenza, le fotografie mostrano frontalmente il ribaltamento dei
numeri e posteriormente quello dell'allestimento espositivo. La
corrispondenza del fronte al retro richiede dunque un ribaltamento
simmetrico e speculare del numero o della fotografia, uno straniarsi
dell'immagine riflessa, come spesso capita di osservare nello
specchietto retrovisore dell'auto che ribalta e rende indecifrabile una
scritta al neon o quella serigrafata sul cofano del furgone che
strombazza per chiedere strada. Questo straniarsi dell'immagine alla
ricerca di una sua simmetrica corrispondenza o sovrapponibilità è
uno dei temi più scottanti della nostra cultura, che James Clifford,
col suo studio sul rapporto fra familiare ed estraneo, ha posto alle
origini della modernità .
Miroirique è un neologismo usato da Duchamp per indicare le singolari
proprietà della simmetria speculare ottenuta per specchiatura o, come
nel caso delle fotografie numerate, per trasparenza.
NON INSTALLAZIONE
Il miroirique, con le sue simmetrie speculari, mette dunque in campo una
serie di corrispondenze e, al contempo, di non corrispondenze,
difformità , sfasature e incongruenze, le stesse che caratterizzano la
non installazione, il "raggruppamento", la disposizione congrua e al
tempo stesso incongrua di piani che si dispiegano nello spazio della
galleria.
Un'opera inedita di Marcel Duchamp
Teorie di Vincenzo Agnetti
Aldo Spinelli
Shuzo Azuchi Gulliver
Aurelio Andrighetto
Vernissage 7 MARZO 2002 h 18/21
Fino al 21 marzo da lunedì a sabato
Dalle 12 alle 19 e su appuntamento
DIECI.DUE! international research contemporary art
Via ponte vetero 22 - 20121 MILANO
tel/fax 0272022637