Buona notte! Cattivi sogni. Nei dieci dipinti esposti in questa personale l'artista bolognese presenta una serie di sogni e ossessioni legati all'immaginario dei bambini e degli adulti che mantengono un ricordo dell'infanzia piu' o meno distorto.
In dieci dipinti Gabriele Lamberti presenta sogni e ossessioni legati all’immaginario dell’infanzia e degli adulti che mantengono un ricordo dell’infanzia più o meno distorto. Una Biancaneve di cioccolato bianco osserva sbigottita i suoi prediletti nani anch’essi figli di una buona pasticcera. Un corteo di asinelli di gesso (quelli da giardino) portano i lumi della conoscenza in un mondo avvolto dalle tenebre. Una zuppa di gnomi, anch’essi da giardino.
Ameni paesaggi di montagna innevati e percorsi da un’energia devastatrice che ne deforma i connotati.
Disposti in cerchio, strani personaggi sono i testimoni, come stupiti souvenirs, di un viaggio-vacanza in una celeberrima cittadina austriaca. Poi ci sono giocattoli simil-realistici che ammiccano a non si sa che cosa. Dolciumi così poco commestibili da sembrare un tantino indigesti. Questo è insomma il panorama che ci offre l’artista bolognese, in una mostra personale che lo riporta nella sua città, dopo quella tenuta nel 2005 presso lo Studio Ercolani.
Artista cresciuto nell’ambito della pittura mediale di cui è stato uno dei protagonisti dalle prime apparizioni nel 1991, si è poi evoluto sviluppando una ricerca legata all’immaginario popolare, vicino in particolare al mondo dell’infanzia, sempre filtrato da una vena di sottile crudeltà e di stupore.
La sua tecnica è quella della pittura su tela, ma la pittura è “soltanto” il risultato finale di un lavoro che parte dalla preparazione di piccoli set costituti da pupazzetti, ninnoli di ceramica o altri amenicoli di infimo lignaggio, i quali poi vengono fotografati e rielaborati in digitale fino ad ottenere l’immagine dalla quale poi Lamberti trae il risultato finale che continua ad essere una pittura di velature e sovrapposizioni.
In questa mostra non si propone un solo tema ma un crocevia di percorsi che, partendo dalla stessa stazione, conducono a differenti destinazioni.
Nato nel 1957, laureato in Filosofia a Bologna con Luciano Anceschi, diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti con Concetto Pozzati, comincia ad esporre a livello nazionale dal 1986. Partecipa alla mostra Nuova Officina Bolognese, tenutasi alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel dicembre del 1991. In quell’occasione vennero alla ribalta alcuni fra i più importanti giovani artisti operanti nell’area bolognese. Il coinvolgimento di Lamberti nell’ambito della Pittura Mediale, corollario del Medialismo, corrente artistica teorizzata dal critico Gabriele Perretta, avviene nella cerchia degli artisti che espongono nei primi anni Novanta, nella galleria di Loretta Cristofori a Bologna.
Per quattro anni lavora con la galleria Ruggerini & Zonca di Milano, poi con la galleria di Paolo Tonin a Torino. Partecipa a diverse collettive in Italia e alcune all’estero, fa mostre personali oltre che a Milano e Bologna, a Torino, Trieste, Alessandria. Alcuni sui lavori sono in collezioni pubbliche (Gam di Bergamo) e private. L’artista ha sviluppato una ricerca legata all’immaginario popolare, vicino in particolare al mondo dell’infanzia, visto con ironia e sempre filtrato da una vena di sottile crudeltà e stupore.
La sua tecnica è quella della pittura su tela, ma la pittura è “soltanto” l’esito finale di un lavoro che parte dalla preparazione di piccoli set costituti da pupazzetti, ninnoli di ceramica o altri amenicoli di infimo rango, i quali poi vengono fotografati e rielaborati in digitale fino ad ottenere l’immagine dalla quale poi Lamberti trae il risultato finale che continua ad essere una pittura di velature e sovrapposizioni.
L’artista vive a lavora a Bologna.
Oltre Dimore
via Urbana, 6 - Bologna
Orario: dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 escluso il giovedì pomeriggio e i giorni festivi
Libero