Palazzo delle Esposizioni
Roma
via Nazionale, 194
06 39967500
WEB
Praga
dal 15/12/2008 al 2/3/2009
domenica, martedi', mercoledi' e giovedi' 10-20, venerdi' e sabato 10-22.30, lunedi' chiuso

Segnalato da

Barbara Notaro Dietrich




 
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15/12/2008

Praga

Palazzo delle Esposizioni, Roma

Da una primavera all'altra. 1968-1969. La mostra evoca con opere d'arte provenienti dalla Galleria Nazionale di Praga, immagini fotografiche documentarie e d'autore i fatti storici e la partecipazione civile; traccia il ritratto dei protagonisti; presenta testimonianze, fotografie, manifesti, volantini e documenti provenienti da archivi pubblici e privati. L'esposizione e' completata dalla proiezione di un film documentario di circa 45 minuti basato su materiali filmati e interviste inedite a Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Enzo Bettiza e altri. A cura di Annalisa Cosentino.


comunicato stampa

A cura di Annalisa Cosentino

Alla vigilia del semestre di presidenza dell’Unione Europea da parte della Repubblica Ceca, per ricordare e documentare il 40° anniversario della promettente stagione della Primavera di Praga e della sua tragica conclusione con l’invasione armata nell’agosto 1968 e con l’inizio della cosiddetta “normalizzazione” nei primi mesi del 1969, la mostra racconta i cambiamenti politici e sociali intervenuti nel giro di un anno, da una primavera all’altra, anche in un’ottica italiana. In Italia gli eventi cecoslovacchi ebbero infatti una eco specifica che si rifletté tra l’altro in una crisi della sinistra.

La mostra evoca con immagini fotografiche documentarie e d’autore i fatti storici e la partecipazione civile; traccia il ritratto dei protagonisti; presenta testimonianze, fotografie, manifesti, volantini e documenti provenienti da archivi pubblici (ad esempio l’Archivio di Stato della Repubblica Ceca, la Biblioteca-Museo Libri Prohibiti, archivi regionali cechi, l’archivio dell’Università di Bologna, l’archivio del Teatro Na zábradlí) e privati, alcuni dei quali sono per la prima volta esposti al pubblico.

L’esposizione è completata dalla proiezione di un film documentario di circa 45 minuti basato su materiali filmati – provenienti dagli archivi della Rai, della Česká televize e della Cineteca Nazionale ceca – e interviste inedite: ad esempio a Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Enzo Bettiza e altri.

Il percorso espositivo è inoltre arricchito da opere d’arte provenienti dalla Galleria Nazionale di Praga.

Immagini e documenti sono accompagnati da un commento mai secco e oggettivo, ma partecipato e argomentato: una riflessione suggestiva, costruita attraverso una rilettura attuale e approfondita che prende corpo da testimonianze inedite e da trasfigurazioni letterarie. Non mancano contributi provenienti da altri e diversi linguaggi artistici: pittura, scultura, poesia, satira, illustrazione.

Sala principale

Il racconto si snoda seguendo un percorso articolato in quattro sezioni: una premessa che racconta i presupposti culturali della Primavera; la Primavera delle riforme e l’addensarsi della tempesta; l’invasione armata nell’agosto 1968 da parte degli eserciti di cinque dei paesi che aderivano al Patto di Varsavia; la successiva progressiva “normalizzazione”: da una primavera all’altra, 1968-69. I pannelli si susseguono in ordine cronologico-tematico; ciascuno di essi è dominato da fotografie d’autore e commentato con frammenti letterari; il racconto è circostanziato inoltre con fotografie documentarie spesso inedite. Le fotografie sono per la maggior parte in bianco e nero. Una breve cronologia ricorda i principali fatti storici. Brani tratti dal diario inedito di Virgilio Tosi, un documentarista e giornalista italiano testimone degli eventi dell’agosto, forniscono informazioni utili a comprendere meglio alcuni eventi dell’agosto. Al centro della sala un’installazione, che riproduce un muro di Praga costellato di scritte e volantini, rappresenta la reazione della popolazione all’occupazione armata, che fu spontanea, intensa e non violenta, ma intessuta di argomenti e di parole.

Saletta 1
Fotografie d’autore originali: Dagmar Hochová, Daniela Sýkorová, Virgilio Tosi, Ladislav Bielik, Rodrigo Pais, Mario De Biasi.

Saletta 2
Si proietta il documentario realizzato da Pietro De Gennaro per questa esposizione, comprendente documenti dell’epoca e interviste recenti e inedite, e inoltre filmati amatoriali anch’essi inediti.

Saletta 3
Si espongono opere d’arte, libri, manifesti, giornali e, per la prima volta in Italia, materiali provenienti dalla Biblioteca Libri Prohibiti di Praga e da archivi privati: volantini, striscioni, stampe illegali eccetera.

Durante il periodo di apertura della mostra si svolgeranno presso il Palazzo delle Esposizioni anche una giornata di studi dedicata a “Praga da una primavera all’altra”, organizzata in collaborazione con l’Università “Tor Vergata”, e una rassegna di cinema ceco e slovacco.

La rassegna cinematografica
15 - 24 gennaio 2009
a cura di Francesco Pitassio

Parallelamente alla mostra, sarà organizzata una rassegna cinematografica a cura di Francesco Pitassio, concentrata sulle pellicole realizzate tra il 1968 e l’avvento della normalizzazione, successiva alla invasione delle truppe del Patto di Varsavia. Quattro decenni dopo la prevedibile e drammatica conclusione della esperienza sociale e politica della Primavera di Praga, molto resta di quella fortunata stagione. I titoli presentati condividono una vicenda simile: realizzati in prossimità del nuovo corso o dopo la rimozione dei vincoli censori, furono interdetti e invisibili successivamente alla fine della esperienza politica della Primavera. Con molti casi paradossali: produzioni avviate nella fase di incertezza politica conseguente alla invasione sovietica, mai terminati all’epoca, nascosti tra le pizze di film di archivio, rivisti e montati venti anni dopo. Piccoli messaggi in bottiglia destinati ai posteri…

Negli anni Sessanta, la partecipazione al progetto di cambiamento sociale trovò nella cultura uno spazio di riflessione sul presente e il recente passato: il cinema si volse alla fase stalinista, per interrogarsi sui suoi effetti nell’antropologia quotidiana, allora e successivamente – è il caso di Tutti i miei bravi compaesani (1968), Lo scherzo (1968), Cerimonia funebre (1969-1990), Le allodole sul filo (1969-1990). La cultura riannodava i fili recisi con le avanguardie artistiche tra le due guerre. Questa fitta trama intesse anche l’ordito di molti film, e in alcuni casi lo imbastisce: è il caso straordinario di Jan Švankmajer, più prossimo al gruppo surrealista praghese; ma anche di un documentarista eccentrico come Karel Vachek, capace di far lievitare il gioco della politica alle vette di una comicità cosmica. Uno sguardo ironico e disincantato capace di infiltrarsi nella rappresentazione della realtà, e porre a una sentita distanza i drammi di una storia tristemente ricorrente.

Ufficio Stampa dell'Azienda Speciale Palaexpo
Barbara Notaro Dietrich
capo ufficio stampa tel. 06 48941212 - fax 06 48941999 ufficio.stampa@palaexpo.it

Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale, 194 Roma
domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso
intero € 12,50; ridotto € 10,00. Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni. Biglietto integrato Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale, valido per 3 giorni: intero € 18,00; ridotto € 15,00
Dal 7 gennaio a febbraio: intero € 6; ridotto € 4,50; integrato con Scuderie del Quirinale intero 12 euro; ridotto 9 euro; scuole 5 euro
Gratis dalle 14.00 alla chiusura il primo mercoledì del mese per gli under 30

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