L'enigma accecato. Ricognizioni di leggerezza, ironia e infelicita'. Sono esposti dodici "oli assistiti" (come originalmente li definisce lo stesso artista), sette sculture, di cui due installative, numerose opere su carta e otto grandi disegni. A cura di Gabriele Simongini.
a cura di Gabriele Simongini
Dal 17 dicembre 2008 all' 8 gennaio 2009 i prestigiosi spazi del Museo
Venanzo Crocetti (via Cassia 492), a Roma, presentano un' ampia mostra
personale di Gianluigi Mattia, noto artista torinese di nascita e romano
d'adozione, attivo fin dagli anni sessanta con un suo particolare linguaggio
visionario.
Verranno esposti dodici "oli assistiti" (come originalmente li definisce lo
stesso Mattia), sette sculture, di cui due installative, numerose opere su
carta e otto grandi disegni, tutti lavori realizzati in questi ultimi
sette-otto anni.
Come scrive in catalogo il curatore della mostra, Gabriele Simongini, “nelle
opere proteiformi di Mattia, graffiti e sagome primordiali, fumetti,
scrittura, assemblaggio oggettuale, pittura tout court e scultura perdono la
loro individualità tecnica e si contaminano reciprocamente in un illuminante
nonsense, parzialmente di matrice dada e new-dada (l' amatissimo Jasper
Johns, soprattutto) ma riscaldato da una consapevolezza storica della forma
che è solo italiana”.
Il catalogo contiene anche testi di: Daniela Pasti (L' Espresso, La
Repubblica) e Antonio Veneziani (poeta, narratore, saggista).
Inaugurazione mercoledì 17 dicembre 2008 alle ore 18.30
Museo Fondazione Crocetti
via Cassia, 492 - Roma
Orari: 11 - 18, chiuso martedì e mercoledì