Fears for tears rock joke. La collettiva ruota attorno all'idea di limite / confine da superare e ricreare e sul linguaggio cinematografico legato all'idea di sospensione. In mostra sono esposte opere di: Aurelien Froment, Mandla Reuter, Marinella Senatore, Enrico Vezzi. A cura di Lorenzo Bruni.
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a cura di Lorenzo Bruni
VIANUOVA arte contemporanea presenta la sesta collettiva del ciclo di
mostre dal titolo LA DISTANZA è UNA FINZIONE a cura di LORENZO BRUNI. La
collettiva, che inaugura giovedì 18 dicembre alle ore 18 con il titolo
white balance - Fears for tears rock joke, ruota attorno all'idea di
limite/confine da superare e ricreare e sul linguaggio cinematografico
dell'idea di sospensione.
VIANUOVA arte contemporanea apre a Firenze nel maggio del 2005 con un
approccio inedito per una galleria poiché punta a ripensare alle attuali
modalità espositive e a riflettere sulla natura del contenitore d'arte e sul
suo ruolo di mediazione con il pubblico. LA DISTANZA E' UNA FINZIONE è un
ciclo di mostre che parte dalla riflessione sull'ipotetica eredità del
moderno (codici, linguaggi, usi attuali, memorie), e su cosa intendiamo
adesso per spazio pittorico. Tutte le mostre indagheranno le modalità che
gli artisti usano, dalla fine anni novanta, per definire narrazioni e storie
intime quanto condivisibili con lo spettatore, il quale sarà chiamato
direttamente in causa dallo spazio/sensazione messo in atto dall'opera. Più
che mostre a tema saranno mostre collettive che vogliono materializzare
un'atmosfera e una sensazione ben precisa in cui ritrovare e stabilire con
gesti minimi cosa è il mondo e come può manifestarsi in esso il singolo
individuo (artista/spettatore).
La prima mostra che ha inaugurato lo spazio di VIANUOVA arte
contemporanea è stata Prendendo misure con Ian Kiaer, Didier Courbout e
T-Yong Chung. La mostra puntava a ripensare alla città come spazio fisico e
concreto in cui stabilire delle relazione con l'altro e non solo come idea,
miraggio o spazio funzionale di attraversamento. La seconda mostra è stata
invece Coincidenze con Martin Creed, Nedko Solakov, Koo Jeong-A e Jacopo
Miliani e mirava a creare una condizione di stupore e non solo la sua
rappresentazione, tentando poi di stabilire un rapporto diretto con il
momento della fruizione dell'opera e di alzare il normale livello di
immaginazione dello spettatore rispetto agli oggetti quotidiani con cui ha
sempre a che fare. La terza mostra dal titolo Piani sospetti, invece,
puntava a far riflettere gli artisti invitati sul concetto di autoritratto
come ricognizione sui codici linguistici del gruppo culturale a cui il
soggetto appartiene o dai quali proviene. Mark Manders, Carsten Nicolai,
Mai-thu Perret, Federico Pietrella, Marcello Simeone puntavano a realizzare
un ritratto collettivo. La quarta mostra dal titolo Geografie ruotava
attorno all'idea del viaggio. Le opere di Rossella Biscotti, Paolo Parisi,
Cristian Jankowsky e Roman Ondak erano storie per immagini che condividevano
con lo spettatore un viaggio non come fuga ma come incontro di storie e
persone e idee di luoghi da abitare. La mostra LUOGHI PER EROI-ognuno è eroi
a se stesso con Dmitry Gutov, Marco Raparelli, André Romao, Matteo Rubbi si
interrogava su chi oggi possa essere considerato un eroe tentando di
realizzare un riflessione slegata dalla mentalità per opposti della visione
novecentesca. La collettiva le parole tra noi leggere con Mario Airò, Pawel
Althamer, Jason Dodge, Luca Francesconi, Gyan Panchal, puntava ad una
riflessione su cosa è oggi scultura e sulla possibilità degli oggetti del
quotidiano di farsi dispositivi per stimolare nuove storie o raccontare
memorie di esperienze.
Immagine: Aurelien Froment
Inaugurazione giovedì 18 dicembre ore 18
Vianuova arte contemporanea
via del Porcellana 1/r (gia' via nuova) - Firenze
orari: ore 16-20. Per
visite su appuntamento al di fuori dell'orario di apertura contattare: 329 8316887, 335 6470394, 328 6927778 robertogazulli@gmail.com, fguidibruscoli@gmail.com, lorenzobruni@gmail.com
Ingresso libero
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curated by Lorenzo Bruni
VIANUOVA contemporary art presents the sixth collective in the cycle of
the show titled LA DISTANZA è UNA FINZIONE (The Distance is a Fiction),
curated by LORENZO BRUNI. The collective, that opens Thursday, December 18
at 6 PM titled white balance – Fears for tears rock joke, revolves around
the idea of limits and confines that exceed and recreate and on the
cinematographic language of the idea of suspension.
VIANUOVA arte contemporanea opened in Florence in May 2005 with an
unfamiliar approach for a gallery that aims to rethink actual exposition
formalities and to reflect upon the nature of the container of art and its
meditative role with the public. LA DISTANCE é UNA FINZIONE is a show
series that comes from the reflection upon the hypothetical heredity of
modernity (codes, languages, memories), and on what we now intend for
pictorial space. All of the shows investigate the formalities that artists
used from the end of the 90's in order to define intimate narratives and
stories to be shared with the spectator. It could be described, in this
case, by the space or emotion present around the work. More than one show,
at times, it will be a collective of shows that wish to materialize an
atmosphere and a precise emotion which re-find and stabilize with minimal
gestures that is the world and how it can manifest itself within the
singular individual (artist/spectator).
The first group show that opened in the space at VIANUOVA arte
contemporanea was Prendendo misure with Ian Kiaer, Didier Courbout and
T-Yong Chung. The show aimed to rethink the city as a physical and concrete
space in which to establish a relationship with the other as idea, mirage or
a functional space of passing. The second group show was Coincidenze
(Coincidence) with Martin Creed, Nedko Solakov, Koo Jeong-A and Jacopo
Miliani. It aimed to create a condition of stupor not only in its
representation. It was trying to establish a relationship directed at the
moment of enjoyment of the work and to raise the normal level of imagination
of the spectator regarding every-day objects with which it always
encounters. The third group show titled Piani sospetti, instead, aimed to
make the artists invited reflect upon the concept of the self-portrait as
recognition of the linguistic codes of the cultural group in which it
belongs or from where it comes. Mark Manders, Carsten Nicolai, Mai-thu
Perret, Federico Pietrella, and Marcello Simeone aimed to create a
collective portrait. The fourth group show titled Geografie revolved around
the idea of travel. The works of Rossella Biscotti, Paolo Parisi, Christian
Jankowski and Roman Ondak were stories for images that shared with the
spectator a voyage not as in escape but as encounter of histories and people
and ideas of places to live. The group show LUOGHI PER EROI – ognuno è eroi
a se stesso with Dmitry Gutov, Marco Raparelli, André Romao, and Matteo
Rubbi was an inquiry on who today can be considered a hero, trying to
realize an untied reflection of the mentality opposed to the vision of the
twentieth century. The group show, le parole tra noi leggere, with Mario
Airò, Pawel Althamer, Jason Dodge, Luca Francesconi, and Gyan Panchal aimed
to reflect upon what is sculpture today and on the possibility of everyday
objects to stimulate new histories or to recount memories of experiences.
Image: Aurelien Froment
Opening Thursday, December 18 at 6 PM
Vianuova arte contemporanea
via del Porcellana 1/r (gia' via nuova) - Firenze
Hours: 4-8 PM. To visit with an appointment outside of the open hours contact: 329 8316887, 335 6470394, 328 6927778
Free admission