Biblioteca Nazionale Universitaria
Torino
piazza Carlo Alberto, 3
011 8101111 FAX 011 8121021
WEB
Goya
dal 14/1/2009 al 27/2/2009
mart e giov 8-19, lun, merc, ven e sab 8-14.30
011 8101113, 011 546815

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Biblioteca Nazionale Universitaria



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Francisco Goya



 
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14/1/2009

Goya

Biblioteca Nazionale Universitaria, Torino

I disastri della guerra. Dopo la morte di Goya, i "rami" originali incisi, ereditati dal figlio Javier e ancora inediti, furono conservati a Madrid fino alla morte di quest'ultimo. In mostra e' esposta l'intera opera stampata nella V tiratura: "Los Desastres de la Guerra". L'insieme, composto da 80 tavole, nasce in un momento in cui le armate francesi, nel delicato passaggio tra rivoluzione e trasformazioni del governo napoleonico, estendono all'Europa una sconvolgente modificazione degli assetti istituzionali, politici, filosofici.


comunicato stampa

“GOYA: I Disastri della Guerra” si terrà dal 15 gennaio al 28 febbraio 2009.

L'iniziativa è promossa dall’IREL - Istituto per la Tutela la Conservazione ed il Restauro dei Beni Librari e Cartacei, curata da Franca Porticelli e Gianni Vurchio, finanziata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT e realizzata in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali e il patrocinio della Città di Torino.

“GOYA: I Disastri della Guerra” è il secondo appuntamento con il Maestro spagnolo dopo lo straordinario consenso di pubblico e critica della mostra “Los Caprichos”. Goya Illuminista fra Settecento ed Europa napoleonica, tenutasi lo scorso anno presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.

In mostra sarà esposta l’intera opera impressa dai rami originali incisi da Goya nella splendida quinta tiratura: Los Desastres de la Guerra. L’insieme, composto da ottanta tavole originali, nasce in un momento in cui le armate francesi, nel delicato passaggio tra rivoluzione e trasformazioni del governo napoleonico, estendono all'Europa una sconvolgente modificazione degli assetti istituzionali, politici, filosofici, culturali ed economici.

L'invasione della Spagna (1807-1813) e le sue conseguenze catastrofiche per il popolo occupato spingono Goya, allora sessantaduenne, a recuperare quante più lastre di rame possibili, anche usate o rovinate, per incidere Los Desastres de la Guerra.

Le intenzioni di Goya non sono in alcun modo politiche. Mentre procede nelle incisioni - di gran lunga le più complesse in termini di revisioni e perfezionamenti - egli si rende conto che il tema non è la sanguinaria ribellione della nativa Saragozza nel 1808 o la carestia a Madrid del 1810-11, quanto piuttosto come la guerra sveli l’impotenza e l’afflizione dei deboli e dei miseri, oggetti più che attori di un devastante scenario.

La cronologia dei Desastres non è del tutto nota: sembra che Goya abbia iniziato a preparare i disegni durante il suo viaggio di ritorno da Saragozza a Madrid nell'inverno del 1808-09: l'unica data che appare su una lastra è infatti 1810. Dopo il 1820 Goya ritorna alla serie, incidendo la seconda parte, i caprichos enfáticos. In questo periodo rimette in ordine e numera nuovamente la serie che, finalmente, si compone di ottantadue lastre.

Dopo la morte di Goya, i rami, ereditati dal figlio Javier e ancora inediti, furono conservati a Madrid fino alla morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1854. La prima edizione fu pubblicata nel 1863 dall'Academia de San Fernando. Le uniche stampe dei Desastres realizzate quando Goya era in vita, per quanto sia possibile conoscere, sono 493 prove, oggi conservate in vari musei del mondo. Alcune di queste, insieme con 62 disegni preparatori che sono conosciuti, si trovano al Museo del Prado.

inaugurazione 15 gennaio 2009 ore 17,30

Biblioteca Nazionale Universitaria
piazza Carlo Alberto, 3 - Torino
Orario: mart e giov 8-19, lun, merc, ven e sab 8-14.30
Ingresso libero

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