Gift Shop. L'artista con la sua Pentax, gira per i negozi di Souvenir che spesso si trovano nelle stazioni delle citta', per reinventare cose, trasformando riproduzioni di statue classiche e oggetti banali e dozzinali in qualcosa di misterioso e metafisico.
La galleria Derbylius presenta, lunedi’ 2 Marzo 2009 - ore 18:30, la mostra “Gift shop” di Pino Settanni, presentata in catalogo da Giampiero Mughini. Questa volta Settanni con la sua Pentax, gira per i negozi di Souvenir (Gift Shop), nella stazione di Milano, sulle bancarelle di San Giovanni Rotondo, quelle di Roma o di Firenze per reinventare cose (come dice Giampiero Mughini), che non esistono affatto. Trasforma riproduzioni di statue classiche e oggetti banali e dozzinali in qualcosa di misterioso e metafisico. Fondoschiena provocanti e Santi in attesa d’acquisto. Sacro e profano, in un bazar che Settanni registra e ripropone in uno spazio , quello di Carla Roncato, abituato a ospitare mostre nient’affatto banali e dozzinali.
Pino Settanni inizia a fotografare nel 1966 nella Puglia in cui è nato. Vive e lavora a Roma dal 1973. Fotografo difficile da incasellare in uno schema tradizionale, è noto per i suoi ritratti di personaggi famosi ed illustri come Marcello Mastroianni, Robert Mitchum, Federico Fellini, Rita Levi Montalcini, Sofia Loren, per i “Ritratti in Nero”, per la serie dei “Tarocchi”, quella dello “Zodiaco” e per la serie dei “Vizi Capitali”. “L’Alfabeto dei Francesi a Roma”, è stato il primo lavoro commissionatogli da un museo: la MEP Maison Europèenne de la Photographie di Parigi nel 1996. Dal 1998 al 2006, fotografa, al seguito dell’Esercito Italiano, citta’ ferite dalla guerra, come Mostar, Sarajevo, Pec, Kabul…
Instancabile sperimentatore, incuriosito dalla magia delle nuove tecnologie, elabora al computer alcune delle immagini dell’Afghanistan regalandoci di quei luoghi, una sua personale e affascinante interpretazione. Altrettanto conosciute sono le sue elaborazioni grafico-pittoriche, iniziate piu’ di trent’anni fa con la serie dei “Voligrammi” (diagrammi di volo raccolti poi in un libro edito dalla Nuova Foglio di Macerata e presentato da Emilio Villa) e dal 1995, con la serie “Archeologia del Futuro” attraverso la quale, mediando fra pittura e fotografia, immagina come potrebbero essere ritrovate le stampe fotografiche in un lontanissimo futuro.
Nel libro: “La memoria le immagini”, quarant’anni del suo lavoro sono raccontati attraverso una lunga intervista di Giampiero Mughini e 150 fotografie. È invitato alla Quadriennale di Roma per Proiezioni 2000 con un lavoro di grandi dimensioni dal titolo: Le tre eta’ della donna.
Catalogo in Galleria presentato da Giampiero Mughini
Inaugurazione Lunedi’ 2 Marzo 2009 dalle ore 18.30
DERBYLIUS Libreria Galleria
Via Custodi, 16 (nel vicolo) Milano
orari: dal Martedi’ al Sabato : 14-19
ingresso libero