Ma non e' una festa. L'artista si propone di trasformare l'immagine stereotipata della ricorrenza dell'8 marzo in un'occasione di riflessione sul significato originario della Giornata della Donna. Propone un'installazione composta con inchiostro per macchina da scrivere, ago e filo, computer.
L'artista si propone di trasformare l'immagine stereotipata della ricorrenza dell'8 marzo in un'occasione di riflessione sul significato originario della Giornata della Donna offrendo allo spettatore la lettura di concetti fondamentali collegati alla storia delle donne.
Di seguito il testo che accompagna l'installazione:
''Dedicata a mia madre e a tutte le donne incastrate in una vita che ALTRI hanno scelto e deciso per loro.
Si tratta di un’installazione pensata per la Biblioteca Sicilia in cui ho ripercorso la vicenda della Giornata della Donna attraverso parole-chiave collegate alla condizione femminile e all’impegno che le donne hanno dimostrato nei diversi momenti storici, parole fortemente evocative in modo che chi legge sia chiamata/o a farsi domande e ad assumere un ruolo attivo.
Molto emozionante è stato usare l’ago e il filo, due oggetti umili, in passato legati al mondo femminile del cucito, attività che richiede estrema pazienza – virtù “femminile” per eccellenza nella tradizionale divisione dei ruoli – e di conseguenza delle caratteristiche della personalità.
Poi ho usato l’inchiostro e la macchina da scrivere a esprimere la graduale evoluzione nel supporto della scrittura ma al tempo stesso la graduale emancipazione della donna che attraverso l’istruzione ha iniziato a uscire dall’ombra e a comparire sempre più nell’universo luminoso del pensiero, tradizionalmente considerato “ maschile”.
Infine ho usato il computer, il signore incontrastato del nostro tempo a significare un’auspicabile parità della donna nel mondo contemporaneo''.
Biblioteca Sicilia
Via Sacco,14 (ang. via Frua) - Milano
Orario: lunedì - venerdì 9,30-19,20, mercoledì 13,30-19,30, sabato 9,30-13,30
Ingresso libero