Meditazioni surreali. Le opere esposte dimostrano un'incessante e complessa ricerca sull'acquarello, singolarmente realizzato su tela di cotone. A cura di Gaetano Sorbetti.
a cura di Gaetano Sorbetti
Testo critico di Marta Papini e Stefania Marconi
La mostra vuole testimoniare la più recente produzione del giovane artista Pietro Pastore, pugliese di nascita e bolognese d’adozione, la cui passione per la pittura si traduce in una continua indagine e sperimentazione sulle diverse tecniche pittoriche, che, oltrepassata l’idea dell’esercizio accademico, divengono il mezzo per raggiungere soluzioni sempre nuove e insolite, talvolta inattese.
Le opere esposte dimostrano quest’incessante ricerca: l’artista sperimenta l’acquarello su tela di cotone, un binomio singolare per una tecnica tanto raffinata quanto complessa nella sua esecuzione, privata in questo caso del suo supporto tradizionale, la carta.
L’artista sintetizza le forme appropriandosi di un procedimento che ricorda da vicino quello utilizzato nell’arte orientale: in entrambi i casi la pittura è intesa come forma di meditazione sul reale, come processo di acquisizione interiore della realtà tangibile in cui siamo immersi, attraversando un momento di assoluta astrazione. Quelle di Pastore sono anatomie vegetali, in cui il particolare prende il sopravvento sull’intero e confonde il nostro sguardo, costringendo lo spettatore ad un continuo aggiustamento della messa a fuoco.
Inaugurazione martedì 10 marzo, ore 19.00
Galleria La Pillola
via Mascarella, 37 - Bologna
Orario: dalle 14 alle 19:30, chiuso il lunedi'
Ingresso libero