Una mostra diversa, una mostra che, attraverso cento opere, racconta Pino Zac: un poeta della satira, testimone crudo della realta' politica italiana ed europea, un artista che ha segnato un'epoca, portando ovunque aneliti di liberta', colpendo sempre il potere arbitrario, l'intolleranza, la stupidita'.
"sono un anarchico libertario neofeudale conservatore di estrema sinistra.
Insomma, sono un anarchico"
Nelle Salette del Palazzo delle Esposizioni si apre mercoledì 27 marzo una
mostra diversa, una mostra che, attraverso cento opere, racconta Pino Zac:
un poeta della satira, testimone crudo della realtà politica italiana ed
europea, un artista che ha segnato un'epoca, portando ovunque aneliti di
libertà , colpendo sempre il potere arbitrario, l'intolleranza, la stupidità .
Dario Fo in catalogo definisce Pino Zac "uno degli artisti più versatili ed
eclettici che io abbia mai conosciuto: vignettista satirico di prim'ordine,
conosciuto sia in Italia che all'estero, per un personalissimo stile
graffiante, tagliente ed ironico..." il cui lavoro è caratterizzato sempre
da "l'incontestabile analisi critica della società , una società che Pino non
ha mai avuto paura di mettere alla berlina...". "I suoi soggetti preferiti
sono sempre stati i potenti: politici, uomini togati o in alta uniforme e
preti, credo anzi sia stato il primo vignettista al mondo a disegnare il
Papa nudo..."
Vita da nomade sia mentale che reale. Sempre alle prese con un nuovo
progetto e in fuga per problemi con il potere. "Alla ricerca di una
instabilità impossibile, in cui il centro di tutto era il suo meraviglioso
tratto, libero e travolgente, nervoso ed imprevedibile come era lui" (Luca
Raffelli).
Il catalogo della mostra comprende testimonianze di Dario Fo, Luca Raffaelli
e Philippe Toussaint (redattore capo del Journal des Procès).
NOTE BIOGRAFICHE
Giuseppe Zaccaria (1930-1985) nato a Trapani ("mia madre passava di là per
caso") ma abruzzese di Pratola Peligna per tutta la vita. Cartoonist,
vignettista, scrittore, sceneggiatore, animatore e regista, non fa che
attaccare il potere in tutte le sue forme: preti, poliziotti e carabinieri,
politici, banchieri e magistrati. Nessuno sfugge alla sua matita.
Ovvio però che il potere abbia cercato di ripagarlo con la sua stessa
moneta. Pino Zac non guarda in faccia nessuno, basterebbe chiederlo a
Giscard d'Estaing ...a Mitterand, a Chirac a Jospin. E soprattutto a Georges
Pompidou di cui realizza ventisette vignette in cui viene ritratto nudo,
motivo per il quale scatta un mandato di cattura nei suoi confronti. Ma fa
in tempo a lasciare la Francia e a trovare rifugio a Roma presso amici.
Esprime apertamente il suo acceso anticlericalismo disegnando il Papa nudo.
A Praga disegna la fine della Primavera cecoslovacca stroncata dai carri
armati del Patto di Varsavia e naturalmente ne finisce espulso. Colleziona
processi per le sue vignette feroci e dissacranti.
Nel 1976 realizza la serie di "Kirie e Leison" per il mensile italiano
Eureka in cui un prete e un diavolo sono continuamente ai ferri corti.
Ispirandosi a Italo Calvino (il cavaliere inesistente) si dedica al cinema
di animazione.
Illustra libri e copertine di dischi, disegna carte da gioco, biglietti di
auguri, inventa scene e costumi teatrali, manifesti. Fonda giornali con I
quaderni del sale da cui scaturisce Il Male.
Nel 1983 fonda l'Anamorfico, una rivista "troppo" tutto, e soprattutto
troppo contro ogni forma di potere.
A Parigi raggiunge fama e notorietà , lavorando per il settimanale satirico
Le Canard Enchainé. A Londra fonda con altri disegnatori la rivista Playtime
e, con cartoon di satira politica feroce e violenta, collabora con la
rivista belga Pourquoi Pas?.
Immagine: Pino Zac, tarot de l'an 2000
PRESENTAZIONE ALLA STAMPA:
Mercoledì 27 marzo 2002, ore 11.30
INAUGURAZIONE:
mercoledì 27 marzo 2002, ore 18.30
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21 (martedì chiuso)
Ingresso alla mostra: libero
Telefono per informazioni: 06-48941230
Ufficio Stampa:
Maria Bonmassar
tel./fax 06/4825370
Palazzo delle Esposizioni
Salette
Via Milano, 9A - 00184 Roma