Simboli. L'artista si sofferma e analizza l'esigenza dell'uomo di stabilire e confermare nuovi e vecchi simboli, nati col fine di comunicare diverse ideologie. A cura di Giorgia Calo'.
a cura di Giorgia Calo'
Giovedì 19 marzo 2009, alle ore 18.30, presso la galleria Hybrida, si inaugura la mostra personale di Stefano Trappolini dal titolo Simboli, a cura di Giorgia Calò. L’evento nasce dal desiderio di raccogliere alcune delle fasi della ricerca artistica di Trappolini, fatta di opere realizzate mediante l’uso di pigmenti fangosi che spesso si mescolano ai colori vivaci.
In occasione di questa mostra l’artista si sofferma e analizza l’esigenza dell’uomo di stabilire e confermare nuovi e vecchi simboli, nati col fine di comunicare diverse ideologie. La sabbia, la terra e la colla, alcuni degli elementi adoperati dall’artista per conferire ai suoi lavori quella materialità propria di tanta pittura informale, si fanno ora simboli.
Sono rappresentati i simboli delle religioni monoteiste: la stella di David, la mezza luna e la stella, la croce; i simboli politici come la falce e il martello, il simbolo del movimento anarchico; i segni di pace, di uguaglianza e della parità dei diritti (il simbolo femminista e dell’uguaglianza sessuale).
Trappolini rappresenta il mondo a lui contemporaneo senza lasciare nulla di intentato: le sue tecniche sempre all'avanguardia e il suo sguardo sempre sensibile alla vita, donano nuove immagini ai simboli di una società contemporanea che si è presentata nel corso dei secoli e si rappresenta tutt’ora attraverso di essi. Pur mantenendo il loro impegno politico, i simboli di Trappolini sconfinano verso il linguaggio aulico dell’arte.
In mostra verranno esposte inoltre alcune opere atte a ripercorrere la ricerca artistica di Trappolini. Ogni quadro realizzato dall’artista presenta una o più lettere, alcune di queste si intrecciano, formano frasi di senso compiuto, si scambiano in un gioco semantico che rimanda ai celebri lavori dell’artista-intellettuale Luca Maria Patella. Le lettere dipinte da Stefano sono in realtà iniziali di nomi di persone a lui care, sono dati di memoria genetica: metafore linguistiche realizzate mediante l’uso di simboli alfabetici. Altre opere contengono stralci di appunti privati, scambi epistolari che interagiscono con le lettere formando un’immagine unica.
Stefano Trappolini è nato nel 1964. La sua ricerca è prevalentemente indirizzata alla pittura ed alla video-arte. Dal 1992 insegna arte della fotografia e della cinematografia all’istituto d’arte di Pomezia. Attivo sulla scena artistica dal 1996, ha partecipato a numerose mostre personali e collettive.
Vernissage Giovedì 19 marzo 2009, ore 18.30
Gallerie Hybrida
Via Reggio Emilia 32 Roma
Mart - Sab ore 10-13 / 16-20
Ingresso gratuito