Yvonne Artecontemporanea
Vicenza
via Contra' Porti, 21
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WEB
Mimmo Rotella
dal 20/3/2009 al 1/5/2009
martedi' - sabato 16.30-19,30

Segnalato da

Laura Finotto



approfondimenti

Mimmo Rotella



 
calendario eventi  :: 




20/3/2009

Mimmo Rotella

Yvonne Artecontemporanea, Vicenza

Lacerazioni. In mostra presso la galleria disegni degli anni '40, decollage del 2000, artypo anni '70, efaccages e grafiche d'autore provenienti dalla Fondazione. All'inaugurazione Arrigo Lora Totino presenta una performance di poesia ginnica liquida e poesie fonetiche di Mimmo Rotella.


comunicato stampa

La galleria Yvonneartecontemporanea, in contrà Porti 21 a Vicenza, inaugura il 21 marzo una mostra intitolata LACERAZIONI di Mimmo Rotella. Alle ore 18.30 il poeta Arrigo Lora Totino presenta una performance di poesia ginnica liquida e una mimo declamazione di testi futuristi. (nella performance anche poesie fonetiche scritte negli anni ’60 da Mimmo Rotella). Infatti proprio alla metà degli anni Sessanta Rotella allargò la sua estetica alla cosiddetta ''poesia epistaltica'', termine da lui coniato per indicare lavori fonetici fatti di suoni, rumori e grida, al fine di svincolare il linguaggio dal suo uso tradizionale, secondo il Maestro ''troppo limitante''. Il tentativo di arrivare a una sintesi tra parola e musica. Iterazioni, frammenti di ironia e parole in libertà vengono sguinzagliate apparentemente senza schemi andandosi invece a ricomporre secondo una coerente logica, esattamente come in un opera di Rotella.

Mimmo Rotella è tra i più importanti artisti italiani del Novecento, le sue opere sono presenti nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.

''Strappare dai muri i manifesti è l'unico mezzo di protesta che ci resta contro una società che ha perduto il gusto dei mutamenti e delle meravigliose trasformazioni''. Sono parole di Mimmo Rotella, l'inventore del décollage, tecnica sarcastica, a tratti temeraria se lo si immagina aggirarsi di notte nei vicoli del centro storico di Roma alla metà degli anni Cinquanta a scippare dai muri i manifesti pubblicitari di un mondo consumistico che cominciava a fare capolino nella capitale del secondo dopoguerra. Giri notturni in cui Rotella si divertiva a costruirsi un ruolo di manipolatore virtuoso delle immagini, quando di quei bottini cartacei ne faceva argute operazioni di ri-incollaggio e strappo, quasi in un divertissement coreografico a metà tra l'azione teatrale e un gusto informale per la materia.

Rotella prendeva parte animatamente al gruppo del Nouveau Réalisme, ma si sforzava di sviluppare il suo percorso in totale indipendenza dalle ricerche che contemporaneamente portavano avanti i suoi colleghi artisti come Dufrène, Hains e Villeglé. Il critico francese Pierre Restany (1930-2003), ideatore del movimento del Nouveau Réalisme, sottolineava la forte diversità dell'operazione di Rotella rispetto agli altri colleghi, dovuta anche alla diversa tradizione tipografica italiana, più fantasiosa di quella francese. Lo dimostra la scelta dei colori, e la diversa intenzionalità formale. D'altronde quello del Nouveau Réalisme fu un collettivo col cuore fortemente europeo, erede dei ready made di Marcel Duchamp che strizza un occhio alle portentose esibizioni New Dada degli americani Rauschenberg e Johns, e lascia presagire l'esplosione della Pop Art.

Mimmo Rotella, nato nel 1918 a Catanzaro, formatosi all'Accademia di Belle Arti di Napoli che lasciava per trasferirsi a Roma, individuò da subito una sua strada anticonformista concentrando la sua attenzione alla tecnica della fotografia, del collage e fotomontaggio, fomentati soprattutto dalla lezione americana che assorbì nel suo soggiorno all'università di Kansas City tra il '51 e il '52. Il suo fare artistico partiva dallo stacco di tutta la cosiddetta ''crosta'' del manifesto, come la chiamava lui la ''pelle dei muri'', di manifesti sovrapposti e strappati che incollava sulla tela, poi, di nuovo, il suo ardore tornava a ritoccare l'opera eseguendo nuove lacerazioni per guidare formalmente la composizione. Gesti al posto di pennelli, lembi di carta lacerata al posto di colori. Eccolo il portento operativo di un artista che sapeva trasformare un prodotto già all'epoca con una sua potenzialità massmediatica in un'opera d'arte vera e propria. Perché Rotella sceglieva con estrema cura i soggetti, non andava mai a caso. Era guidato da un gusto preciso per modalità cromatiche, per qualità degli oggetti rappresentati, per il valore dei messaggi riproposti.

In mostra presso la galleria Yvonneartecontemporanea disegni degli anni ’40, décollage del 2000, artypo anni ’70, éfaccages e grafiche d’autore provenienti dalla Fondazione e pubblicate su cataloghi in consultazione presso la galleria.

Arrigo Lora Totino (Torino 1928) è considerato uno dei padri della poesia sonora italiana. Ha iniziato la sua attività artistica tra la fine degli anni ‘50 e i primi anni ‘60. Si è occupato di sperimentazioni fonetiche e di poesia sonora, di interrelazioni tra poesia, arte e musica elettronica. Ha lavorato per la diffusione di ricerche neocostruttiviste. Nel 1969 ha curato con Dietrich Mahlow la mostra “Poesia concreta. Indirizzi visuali e fonetici” alla Biennale di Venezia. Nel 1980 ha curato per la seconda rete radiofonica della RAI la trasmissione “Il colpo di glottide”, serie di tredici puntate dedicate alla storia della poesia sonora. Ha elaborato curiosi progetti di “poesia ginnica”, “poesia liquida” e “mimodeclamazioni”di cui ha tenuto oltre 200 performance in tutto il mondo: Toronto, New York, Mexico City, Londra, Parigi, Madrid, Barcellona, Lipsia, Amsterdam, Rotterdam, Stoccolma, Budapest.

Immagine: E' vostro, Artypo su tela, 61 x 65 1967

Inaugurazione 21 marzo ore 18.30

Yvonne Artecontemporanea - Artsinergy
Contra' Porti - Vicenza
da martedì a sabato ore 16.30 - 19,30

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