In Assenza di Prove. L'artista ha elaborato un progetto che si sviluppa secondo un itinerario dove grandi dipinti monocromi quadrati e una serie di sculture inedite in ferro, legno, resina e marmo definiscono un racconto espositivo dominato dall'ambiguita' e giocato sulla relazione tra casualita' e opera d'arte, attraverso intricate e complesse relazioni tra dipinti e sculture, tele e oggetti. A cura di Ludovico Pratesi.
A cura di Ludovico Pratesi
Il 28 marzo alle ore 18 inaugura la mostra personale dell’artista Luigi
Carboni In Assenza di Prove realizzata appositamente per il Centro Arti
Visive Pescheria.
L’artista ha elaborato un progetto che si sviluppa secondo un itinerario
che parte dal Suffragio per estendersi nel Loggiato dove grandi dipinti
monocromi quadrati e una serie di sculture inedite in ferro, legno,
resina e marmo definiscono un racconto espositivo dominato
dall’ambiguità e giocato sulla relazione tra casualità e opera d’arte,
attraverso intricate e complesse relazioni tra dipinti e sculture, tele
e oggetti.
In Assenza di Prove è la prima mostra dell’artista in un museo italiano
di arte contemporanea. Si tratta di un percorso espositivo dominato
dall’ambiguità e giocato sulla relazione tra casualità e opera d’arte,
attraverso intricate e complesse relazioni tra dipinti e sculture, tele
ed oggetti. “La pittura contemporanea di un certo significato è
essenzialmente concettuale” specifica l’artista.
Insieme ai grandi dipinti che uniscono, come in un’antica quadreria
Suffragio e Loggiato, Carboni presenta Forme Uniche, sculture legate ad
un repertorio linguistico più freddo, portatrici di una eleganza algida
e rarefatta che ricorda le macchine celibi di Marcel Duchamp.
“Nei dipinti e nelle sculture classicità e sperimentazione sono il
paradosso di una dialettica reciproca e simultanea, attraversata dal
senso dell’interrogazione nella rinuncia a ogni dichiarazione di metodo,
dove il piacere erotico visivo può trasformarsi in qualsiasi momento in
abuso e dove l’oggetto più silenzioso può diventare molesto senza che ne
capiamo il perché” spiega Carboni.
La natura frammentaria e unitaria della mostra, ritrae perfettamente
quella della nostra epoca, un’unione di opposti che convivono nella loro
diversità con tutte le incertezze e le contraddizioni.
Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, contiene un testo di Andrea
Bruciati e un’intervista con l’artista di Ludovico Pratesi.
Luigi Carboni (Pesaro, 1957) ha esposto in diverse gallerie private,
europee e americane, tra le quali ricordiamo Jack Shainman Gallery (New
York), Studio La Città (Verona), Galleria Franca Mancini (Pesaro),
Galleria Giò Marconi (Milano).
Ha partecipato ad importanti mostre collettive, come Cadencias figure
dell’arte italiana degli anni ’90, Museo d’Arte Contemporanea Sofia
Imber, Caracas (1992); Italia-America, L’Astrazione Ridefinita, Galleria
Nazionale d’Arte Moderna, San Marino (1993); Mistero e Mito, Momenti
della pittura italiana, 1930-1960-1990 Fukujama Museum of Art, Fukujama
(1994); la Quadriennale (1996) Materia d’Arte, Galleria d’Arte Moderna
di Bologna (2002).
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Inaugurazione Sabato 28 marzo 2009 ore 18
Centro Arti Visive Pescheria
corso XI settembre, 186 - Pesaro
Orario: 17.30 - 19.30; chiuso lunedì
Ingresso libero