Galleria In Arco
Torino
piazza Vittorio Veneto, 1-3
011 8122927 FAX 011 8122927
WEB
Donald Baechler
dal 1/4/2009 al 22/5/2009
10-12,30 / 16-19,30. Chiuso lunedi e festivi
011 8122927, 335 7107388

Segnalato da

Galleria In Arco




 
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1/4/2009

Donald Baechler

Galleria In Arco, Torino

I wonder if I can write a poem tonight. Una selezione di opere dell'artista statunitense dagli anni '80 ad oggi. Immagini della quotidianita', figure tratte dalle sue stesse esperienze, e segni visivi della comunicazione massmediatica, sono i protagonisti delle sue opere.


comunicato stampa

La galleria In Arco presenta per la prima volta una selezione di opere di DONALD BAECHLER dagli anni ‘80 a oggi.

L’artista statunitense — uno dei principali protagonisti della scena internazionale degli ultimi trent’anni, formatosi culturalmente in ambienti accademici — si discosta fin dalle sue prime esperienze da forme artistiche di matrice tradizionale, per sviluppare un linguaggio e un’estetica del tutto personale, fortemente influenzata dalla realtà a lui contemporanea.
È la società a interessarlo; osservarla diventa uno stimolo e una fonte d’ispirazione per i suoi lavori. Immagini “rubate” alla quotidianità, figure tratte dalle sue stesse esperienze — come accade quando ritrae i volti dei pazienti di un ospedale psichiatrico — e segni visivi della comunicazione massmediatica, sono i protagonisti delle sue opere.
I soggetti raffigurati si trasformano nelle icone del suo codice artistico. Per B A E C H L E R disegnare significa reinventare l’oggetto scelto che, apparentemente ritagliato dal nulla, si colloca in uno spazio libero e indefinito acquisendo un significato ‘altro’.
Nella sua espressione è costante il richiamo al mondo infantile che si evidenzia in uno stile grafico primitivo, puro, lontano da ogni forma di ricercatezza. Per l’artista statunitense la vera bellezza è insita nella semplicità delle cose.
Nelle sue opere seriali — volti umani, telefoni, pistole, ombrelli, forme geometriche — le singole immagini riprodotte ossessivamente sono tracciate da una marcata linea nera. La ripetizione sembra simulare l’esercizio di uno scolaro che riempie continuamente di segni i suoi quaderni, al fine di affinare il gesto che li ha creati.
I fiori sono un altro soggetto amato da B A E C H L E R : rose e tulipani dai colori netti sono sovrapposti a fondali costruiti attraverso peculiari assemblaggi di immagini e cromie che ritmandone lo spazio ne esaltano la poetica.
Il binomio pittura/collage emerge come vero e proprio codice stilistico in cui le figure in primo piano e lo sfondo convivono in un particolare equilibrio. Come dichiara l’artista “...lo sfondo per me è importante quasi quanto il primo piano... L’immagine è quasi messa a caso; spesso c’è solo una minima relazione compositiva tra la figura e lo sfondo, ma ciascuna è importante”.
Quello di D O N A L D B A E C H L E R è un ritorno alla figurazione elementare e primaria, fortemente emozionale, che si discosta dalla mera rappresentazione della realtà, pur rispondendo a un’urgenza espressiva che trova nel gesto pittorico la sua ragione d’essere. Le opere in mostra ripercorrono la sua ricca produzione segnandone le tappe fondamentali: sette dipinti realizzati dagli anni ‘80 ad oggi e venti opere su carta degli anni ‘90.

L’esposizione è accompagnata dalla pubblicazione di un libro con poesie di ALDO NOVE e VINCENT KATZ scritte per l’occasione.

D O N A L D B A E C H L E R (Hartford, Connecticut, 1956) compie gli studi artistici a Baltimora e a New York, arricchiti dal perfezionamento in Germania, a Francoforte sul Meno. Protagonista della scena internazionale degli ultimi venticinque anni, ha esposto — per citare i momenti più significativi — da Cheim & Read di New York, Thaddaeus Ropac di Salisburgo e altre prestigiose gallerie. Le sue opere sono conservate al Moma e al Guggenheim di New York, al Moca di Los Angeles e al Centre Pompidou di Parigi.

A L D O N O V E è nato nel 1967 a Varese. Il suo primo libro Woobinda è stato pubblicato nel 1996 da Castelvecchi. Un suo racconto è apparso nell’antologia Gioventù cannibale. Nella collana «Stile libero» sono apparsi Puerto Plata Market (1997), Superwoobinda(1998), Amore mio infinito (2000) e La più grande balena morta della Lombardia (2003) Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese (2005). Nella «Collana di Poesia» sono apparsi la raccolta, composta insieme a Raul Montanari e Tiziano Scarpa, Nelle galassie oggi come oggi. Covers (2001) e Maria (2007). Nel 2008 con Maria Francesca Tassi ha pubblicato, per Bompiani, il libro illustrato “Zero il robot”. È membro del comitato scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro.

V I N C E N T K AT Z è nato nel 1960 a New York. Poeta, traduttore, critico d’arte e curatore è autore di nove libri di poesia, tra cui Cabal of Zealots (1988, Hanuman libri), Understanding Objects (2000, Hard Press) e Rapid Departures (2005, Atelier Editoriale). Ha vinto nel 2005 il National Transaltion Award per il suo libro di traduzioni dal latino delle Elegie di Sesto Properzio (2004, Princeton University Press). Nel 2001/2002 gli è stato assegnato un soggiorno all’American Academy di Roma e nel 2006 a quella di Berlino. È attualmente editore della rivista di poesia ed arte Vanitas e della Libellum Books.

Immagine: "Autonomy or Anarchy #1" 2003 Acrylic, paper and fabric collage on paper, mounted on linen 102 x 118 inches (259.1 x 299.7 cm)

Inaugurazione: giovedi 2 aprile ore 18.30

Galleria In Arco
Piazza Vittorio Veneto 1 - Torino

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