La luce nuda del giorno. Una selezione di lavori fotografici realizzati tra il '72 e il '77 appartenenti a diversi cicli tematici ed espressivi indagati da Guerzoni in quegli anni. Da un lato gli Affreschi in cui le immagini di edilizie sventrate rivelano cio' che e' iscritto sotto l'intonaco, dall'altro lato gli assemblaggi tratti dalla serie Archeologie, in cui oggetti e fotografie (non necessariamente scattate dall'artista, ma talvolta prese in prestito da amici e colleghi) si uniscono in un dialogo viscerale.
A cura di Milovan Farronato
Fotografia Italiana arte contemporanea presenta al pubblico la seconda
personale di Franco Guerzoni, La luce nuda del giorno.
Il curatore, Milovan Farronato, spiega in questo breve testo scritto
le ragioni della selezione delle opere in mostra, evidenziando, non per
ultimo, la novità del progetto espositivo appositamente pensato per
Fotografia Italiana arte contemporanea.
Un titolo volutamente melanconico mette in risalto ciò che sottende
l'immaginario artistico e fotografico di Franco Guerzoni. La luce nuda
del giorno racconta la storia di una tacita apparizione, l'epifania
contenuta che accade quando non si è più abbacinati da troppa
aggettivazione; rivela ciò che sta sotto la pelle, oltre la superficie
del reale.
Esposti in mostra una selezione di lavori fotografici realizzati tra il
'72 e il '77 appartenenti a diversi cicli tematici ed espressivi
indagati da Guerzoni in quegli anni. Da un lato gli "Affreschi" in cui
le immagini di edilizie contemporanee sventrate rivelano ciò che è
iscritto sotto l'intonaco, al di là del primo strato del visibile;
dall'altro lato gli assemblaggi tratti dalla serie "Archeologie", in cui
oggetti e fotografie (non necessariamente scattate dall'artista, ma
talvolta prese in prestito da amici e colleghi) si uniscono in viscerale
dialogo. L'immagine dei resti di banali archeologie contemporanee viene
nobilitata dall'inserimento in volume di frammenti preziosi per ordine e
grado di provenienza e materia.
Porzioni d'oro o cocci antichi si
giustappongono e invadono il campo dell'immagine. Evocazioni di una
realtà recente già smarrita e datità in mutuo soccorso. E inoltre, in
mostra, alcune immagini tratte dal ciclo dedicato alle "Librerie" con
cui Guerzoni ha concluso nel '77 il suo iter intorno e nella fotografia.
Si tratta in questo caso delle riproduzioni di dettagli o vedute
d'insieme di successioni ordinate di libri disposti su mensole o
scaffali, in cui ancora una volta, quasi fosse una sottolineatura,
qualche pagina numerata, un segnalibro, o un oggetto pertinente alla
natura del contesto fa capolino, restituisce un'ombra e con essa l'idea
di una tridimensionalità che rompe la staticità ed entra in posizione
chiastica. Può anche essere il solo inserimento tautologico di
un'ulteriore riproduzione fotografica, comunque si è oltre la
fotografia, dentro la realtà.
Si tratta di una serie di opere che restituiscono un decennio di
ricerche e attività che l'artista stesso ha definito come un libero e
proficuo "volteggiare", una stagione ricca di potenzialità e suggestioni
successivamente confluite in una produzione di differente natura.
Conclude e caratterizza La luce nuda del giorno, un intervento in situ e
ad hoc con cui il Guerzoni di ieri si ricongiunge a quello di oggi. Si è
trattato in questo caso di rimettere in scena i presupposti di quella
ricerca precoce, di collegarla al lavoro recente, con l'intento, in
aggiunta, di esprimere una potenzialità comune e implicita ad entrambe.
Una parete dello spazio espositivo è diventata superficie su cui
intervenire. Non più luogo dove affiggere immagini, ma diaframma su cui
sedimentare (fronte e retro, come fosse la pagina di un libro) una serie
di iscrizioni non verbali, non simboliche, forse basate su una
comunicazione pre-razionale. Questa parete manifesta il proprio
"affresco", esprime la sua "archeologia" e rivela i cocci di se stessa.
Guerzoni, ora, traduce e declina a livello installativo il desiderio di
oltrepassare il senso del limite ed esprimere la cifra del proprio
personale Plus Ultra.
Inaugurazione su invito: martedì 7 aprile 2009, dalle 18.30.
FOTOGRAFIA ITALIANA arte contemporanea
Corso Venezia 22, Milano
Orari per il pubblico: da martedì a sabato, dalle 15 alle 19
Chiuso domenica e lunedì
ingresso libero