Suoni, rumori e parole in liberta'. La mostra illustra la storia del Futurismo dal punto di vista musicale attraverso una vasta scelta di documenti originali: libri, manifesti, spartiti, dischi, locandine, riviste, fotografie, disegni, caricature, ceramiche, manoscritti, lettere, inviti e programmi di concerti. I materiali provengono dalla collezione di Claudia Salaris e Pablo Echaurren, considerata la piu' completa raccolta di materiali a stampa futuristi.
a cura di Claudia Salaris
In occasione del centenario del manifesto futurista, l'Auditorium Parco
della Musica di Roma ospiterà dal 9 aprile al 31 maggio 2009 la mostra
Pentagramma elettrico. L'esposizione, curata da Claudia Salaris, è
prodotta dalla Fondazione Musica per Roma.
La pubblicazione del Manifesto del futurismo di Filippo Tommaso Marinetti
su "Le Figaro" di Parigi il 20 febbraio 1909 segna ufficialmente la
nascita del primo movimento artistico d'avanguardia organizzato. In quel
momento Marinetti aveva al suo fianco solo un piccolo gruppo di poeti, ma
nel breve volgere di un anno il futurismo, nato letterario, si allargò
alla pittura e per gradi investì tutti i campi dell'arte, musica,
scultura, architettura, teatro, cinema, fotografia, danza, grafica,
sfociando anche al di là dell'estetica nella politica, nel costume e nella
morale. Con tali caratteristiche, l'esperienza futurista non solo è
riuscita a riportare sulla scena internazionale l'arte italiana,
eclissatasi dopo il declino del Barocco, ma ha preparato il terreno alle
altre correnti d'avanguardia, esercitando su di esse una decisiva
influenza.
L'Auditorium di Roma rappresenta il contenitore ideale per una mostra che
illustri la storia del futurismo dal punto di vista musicale attraverso
una vasta scelta di documenti originali: libri, manifesti, spartiti,
dischi, locandine, riviste, fotografie, disegni, caricature, ceramiche,
manoscritti, lettere, inviti e programmi di concerti. I materiali
provengono dalla collezione di Claudia Salaris e Pablo Echaurren,
considerata la più completa raccolta di materiali a stampa futuristi.
Il percorso della mostra prende le mosse dalla copia originale del numero
di "Le Figaro" con il manifesto di fondazione, accompagnato dal volantino
con il testo inviato alle redazioni di numerosi giornali in Italia e
all'estero. L'intervento futurista nel campo della musica e della
coreografia viene illustrato attraverso una vasta rassegna di manifesti,
tra cui il Manifesto dei musicisti futuristi di Francesco Balilla
Pratella; L'arte dei rumori di Luigi Russolo; La danza futurista di
Marinetti; L'improvvisazione musicale di Mario Bartoccini e Aldo Mantia;
La musica futurista e Le atmosfere cromatiche della musica di Franco
Casavola; il Manifesto futurista per la città musicale del gruppo
futurista veronese ecc.; nonché pubblicazioni come L'Aviatore Dro e Musica
futurista di Pratella, con la notevole copertina di Umberto Boccioni; le
incisioni su disco delle "sintesi musicali" di Aldo Giuntini, ideatore
dell' "aeromusica", e numerosi spartiti di Pratella, Casavola, Silvio Mix,
Virgilio Mortari, Nino Formoso, Felice Boghen, Carmine Guarino, Erm.
Carosio, Giuntini, Luigi Grandi ecc.
Viene altresì documentato l'impegno nel settore dello spettacolo con la
partecipazione del Teatro della pantomima futurista, in cui furono
coinvolti Vladimir Golschmann, Pratella, Russolo, Ottorino Respighi,
Alfredo Casella, Franco Casavola, Armande de Polignac, Vincenzo Davico,
Guido Sommi Picenardi, Francesco Scardaoni, Massimo Bontempelli,
Marinetti, Luigi Pirandello e Luciano Folgore. Ma anche del Teatro della
Sorpresa, le cui tournée si svolsero sotto la direzione del celebre
canzonettista Rodolfo De Angelis che, tra l'altro, mise in programma
"discussioni improvvisate di strumenti musicali" e l'orchestra vocale.
Una parte della mostra è dedicata alle principali opere letterarie e ai
testi teorici in cui si enuncia il rapporto della musica, del rumore e del
suono con la letteratura o la pittura: Manifesto tecnico della letteratura
futurista, L'immaginazione senza fili e le parole in libertà, La
declamazione dinamica e sinottica, Manifesto della radio di Marinetti, La
pittura dei suoni, rumori, odori di Carlo Carrà, Ricostruzione futurista
dell'universo di Giacomo Balla e Fortunato Depero, Parole musicali di
Marinetti e Tullio Crali ecc.Tra i volumi, Zang Tumb Tuuum e Les mots en
liberté futuristes di Marinetti, Piedigrotta, Caffeconcerto e Poesia
pentagrammata di Francesco Cangiullo, Liriche radiofoniche di Depero, le
"sintesi radiofoniche" in cui Marinetti costruisce il "silenzio" aprendo
la strada a John Cage. Ma anche le pubblicazioni di opere teatrali che
prevedono l'utilizzazione della musica, come Il tamburo di fuoco di
Marinetti, "dramma africano di calore, colore, rumori, odori, con
intermezzo musicale del Maestro Balilla Pratella e accompagnamento
intermittente d'Intonarumori Russolo", e, dello stesso autore, Prigionieri
e Vulcani, con "intermezzi musicali" di Franco Casavola, che ha composto
musiche anche per il "romanzo cosmico per teatro" Viaggio di Gararà di
Benedetta. Infine, libri genericamente ispirati alla musica, come Aria di
jazz di Vladimiro Miletti, Jazz Band di Anton Giulio Bragaglia, Risate e
rasoiate esplosive con i "mottò-sfottò jazzbandistici" di Fernando
Cervelli, il Canzoniere futurista amoroso guerriero con testi di
canzonette ecc. Sarà esposta l'edizione originale del disco con la voce di
Marinetti, accanto a un raro manoscritto di Luciano Folgore, che riguarda
il progetto di superare il libro attraverso il fonografo con cui ascoltare
direttamente la voce dei poeti.
Questi materiali sono accompagnati da fotografie originali dei
protagonisti, tra cui alcune inedite dell' "aerodanzatrice" Giannina
Censi, della ballerina Zdenka Padhaiska, di Maria Ricotti, direttrice con
Enrico Prampolini del Teatro della pantomima futurista. Tra le opere
grafiche, una caricatura di Cangiullo firmata da Boccioni, un inedito
ritratto di Luigi Russolo realizzato da Decio Cinti (segretario del
movimento futurista), un disegno di Jules Schamalzigaug che raffigura due
ballerini di tango. Inoltre, ceramiche ispirate al tema musicale: Il canto
dell'usignolo di Gerardo Dottori, Il suonatore di piffero di Riccardo
Gatti, La danza di Remo Fabbri.
Poiché in un'esposizione di libri le pagine sono inevitabilmente
sacrificate per mostrare la copertina, vengono riprodotte su gigantografie
alcune immagini interne (per esempio, gli intonarumori di Russolo), tavole
parolibere e brani di particolare importanza, come quello contenuto in Al
di là del comunismo di Marinetti che, nel vagheggiare il mondo di domani,
prevede che "la musica regnerà sul mondo" e ogni piazza avrà un'orchestra
strumentale e vocale, con squadre di musicisti che giorno e notte si
alterneranno per realizzare "concerti quotidiani e gratuiti in ogni
quartiere della città".
Infine, la mostra cerca di ricordare come la ricerca futurista da un lato
abbia aperto un varco inedito che prelude alla sperimentazione
contemporanea, alla musica concreta ed elettroacustica (Edgar Varèse,
Pierre Shaeffer, Cage, Stockhausen) e, dall'altro, rappresenti un punto di
riferimento sempre più dilagante nell'universo della musica pop e rock
(si pensi all'etichetta inglese ZTT, acronimo di Zang Tumb Tumb,
produttrice negli anni ottanta di vere e proprie hit, nonché del celebre
gruppo Art of Noise, che ha in Marinetti e Russolo i sui profeti).
Durante il percorso espositivo si ascolteranno registrazioni con la voce
di Marinetti e brani di musica futurista. In uno spazio apposito si
vedranno alcuni rari filmati con Marinetti, finora dimenticati, che
ripropongono dopo ottanta anni le immagini in movimento del fondatore del
futurismo.
Anteprima stampa 9 aprile ore 12
Saranno presenti il Presidente e l'Amministratore delegato della
Fondazione Musica per Roma, Gianni Borgna e Carlo Fuortes e la curatrice
della mostra, Claudia Salaris.
Inaugurazione giovedì 9 aprile alle ore 19
con la performance "Leggere Futurismo" di Silvia Schiavoni e Giancarlo Schiaffini
Auditorium Parco della Musica
viale Pietro de Coubertin, 30 - Roma
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 21
Ingresso libero