Worked. Il lavoro fotografico esposto e' parte di un work in progress per riportare la testimonianza di una societa' manipolata e plasmata a favore di un sistema capitalista che utilizza ogni strumento per fini propri.
Questo progetto rivolge uno sguardo attento, sensibile e critico alla
condizione della società contemporanea.
Prende spunto da ricerche intraprese da Gilles Clèment, ricercatore e
paesaggista che ha introdotto il manifesto del terzo paesaggio, e
Marc Augè, etnologo e antropologo che ha coniato la definizione del
non-luogo.
Il lavoro esposto è parte di un work in progress, e nello specifico
vuole riportare la testimonianza di una società manipolata e plasmata
a favore di un sistema capitalista che utilizza ogni strumento per
fini propri, calpestando sempre più spesso ogni forma di diritto.
L’uomo è rappresentato come un numero seriale appartenente ad una
catena produttiva, capace di creare ogni genere di residuo, anche
ambientale, se questo termine si è disposti ad osservarlo con un
occhio a 360°. Ciò che ne risulta è una serie di fotografie tra cui
capeggia un messaggio chiaro e provocatorio. Le immagini in serie
richiedono un momento di riflessione da parte di coloro che,
cinicamente, si ostinano a non voler considerare la condizione della
società che dichiara di credere, investire e formare un futuro.
Lo sguardo si è soffermato sull’ambiente, sull’uomo e sulla situazione
lavorativa, ormai logori e di cui si fatica a comprendere la propria e
la collettiva identità.
Le nostre necessità, le speranze e gli ideali, forse anche loro ormai
troppo lavorati e sperimentati, ci accompagnano come fossero spettri
velati da un qualcosa di prepotentemente malsano.
Il problema che si è posto nella ricerca, è quello di voler trovare
qualcosa di trasparente e puro, di non modellato a servizio di terzi.
Rimane evidente che le tematiche affrontate non hanno ancora portato
ad una conclusione effettiva.
L’opera inoltre vuole presentarsi nel massimo rispetto dei “soggetti”
ritratti, cogliendo l’occasione di ringraziarli per aver partecipato
ad un presa di coscienza collettiva.
Bio
Laura Di Nardo, nata a Boblingen - Germania - il 17/10/1980, vive e
lavora a Venezia.
Si diploma all’Istituto d’Arte di Chieti in sezione metalli e design nel 2000.
Iscritta nel 2007, attualmente frequenta il secondo anno del corso di
Nuove Tecnologie per le Arti - sezione Arti Visive, presso l’Accademia
di Belle Arti di Venezia.
Nel 2008 è fra i selezionati del corso di Fotografia del Prof. Guido
Cecere e partecipa alla Biennale di Video e Fotografia Contemporanea
di Alessandria.
Inaugurazione: martedì 28 aprile ore 16.30
Accademia di Belle Arti (Succursale Isola di San Servolo)
Isola di San Servolo - Venezia
Orario: lun - ven 12.00/17.00
Ingresso libero