La cinematografia del '900 vista attraverso un suo strumento promozionale particolare, destinato alla critica e all'esercizio: le brochures. Piu' di 450 esemplari, differenti per formato, numero di pagine, ricchezza di immagini. A cura di Claudio Bertieri.
a cura di Claudio Bertieri
La mostra "CinematoGrafica", promossa da Provincia di Genova, Regione Liguria,
Camera di Commercio, Fondazione Mario Novaro, AGIS ligure, è realizzata negli spazi
della Sala delle Grida del Palazzo della Borsa (Via XX Settembre 44, Genova). Curata
da Claudio Bertieri, con progetto allestitivo di Marco Vimercati e Elio Micco,
l'esposizione è visitabile dal 30 aprile al 2 giugno, con orario 11-19 (lunedì
chiuso). Catalogo Edizioni Le Mani.
La cinematografia del '900 vista attraverso un suo strumento promozionale
particolare, destinato alla critica e all'esercizio: le brochures. Più di 450
esemplari, differenti per formato, numero di pagine, ricchezza di immagini, talvolta
per l'uso di fustellature, artifici cartotecnici: sagome, figure pop-up, finestre,
tagli irregolari, che emergono dalle pagine offrendo una lettura tridimensionale
dello stampato.
Pur avendo un percorso espositivo libero, "CinematoGrafica" è suddivisa in sei aree.
Le teche ospitano gli originali di alcune tra le prime brochures: quelle di "Quo
vadis?" (1912) di Guazzoni, di "Cabiria" (1914) di Pastrone, di "Scipione
l'Africano" (1937) di Gallone. Altri manufatti sono significativi per soggetto,
formato, grafica o soluzioni di confezionamento.
I grandi pannelli nella sala raccolgono la sezione film e registi, che illustra film
più o meno famosi, ma che, per intero o per un solo dettaglio, hanno contribuito a
costruire, a specificare, a dettagliare la definizione di "cinema" nel corso del
'900. Un resoconto,. Insomma, delle attese di cui parla Serge Daney: "Il cinema è la
somma di tutti i grandi film che sono stati fatti più uno (quello che non è stato
ancora girato)".
Le 45 "celle" che circondano la sala ospitano invece la sezione generi. Un prodotto
filmico che qualche tempo fa veniva dato per spacciato, ma è pur vero che la maggior
parte delle storie che il pubblico va a vedere è costituita ancora da film di
genere. Nelle celle trovano spazio pure piccole aree monografiche dedicate a
protagonisti indimenticabili: Chaplin e Totò.
Nelle pareti che circondano lo schermo sono esposte le opere di artisti che hanno
dedicato al cinema la forza espressiva delle loro immagini: da Guttuso a Vespignani,
da Gentilini a Purificato, a Omiccioli, Bartoli, Casorati. Un'altra parete raccoglie
le opere di illustratori che hanno particolarmente legato la loro firma alle
brochures. Una galleria ricca di registri narrativi: impressioni sintetiche, tratti
caricaturali, immagini al guazzo, accentuazioni realistiche.
Palazzo della Nuova Borsa
via XX Settembre 44 - Genova
Orari: 11-19 (lunedì chiuso)