La mostra indaga gli attuali sviluppi della natura morta proponendo una ventina di opere di Albano Morandi, Salvatore Scafiti, Dany Vescovi e Aura Zecchini. L'esposizione, che chiude la trilogia iniziata nei mesi precedenti con le mostre TAdZIO e CArNEAde, e' a cura di Alberto Zanchetta.
a cura di Alberto Zanchetta
Il 6 maggio la Galleria Bianconi inaugura “PANdora”, che chiude la trilogia iniziata nei mesi precedenti con le mostre “TAdZIO” e “CArNEAde”: tre mostre collettive curate da Alberto Zanchetta che propongono un excursus in cui si è inteso recuperare e riflettere su temi tradizionali della pittura così come della scultura in un’incessante eterodossia artistica.
Il ritratto psicologico in “TAdZIO”, l’arte venatoria in “CArNEAde” e la natura morta in “PANdora” sono gli elementi centrali della trilogia riproposti in una rivisitazione letteraria e filosofica.
“PANdora” indaga gli attuali sviluppi della “natura morta”, esponendo una ventina di opere di Albano Morandi, Salvatore Scafiti, Dany Vescovi e Aura Zecchini.
La mania per il dettaglio, parimenti al preziosismo di ciascuna natura morta, accentua l’inclinazione alla contemplazione e all’intimismo del mondo silenzioso (stilleben/still-life). Le opere esposte in “PANdora” si pongono in ascolto di queste “vite silenti”, che con la loro rituale ciclicità possono contribuire a comprendere meglio la fragile realtà in cui l’uomo vive.
Le sculture di Albano Morandi, installate nella prima sala della galleria, invadono lo spazio come fosse una piccola serra o un orto botanico. Nelle opere di Morandi gli elementi floreali si innestano con i materiali di scarto prodotti dalla società contemporanea; ne nascono delle nuove specie botaniche che vengono ricoperte di resina o di gesso, creando così delle calcificazioni pompeiane che alludono a nuove, improbabili, esistenze biologiche. Allo stesso modo, le tele e gli acquerelli di Salvatore Scafiti si interrogano sulla purezza della natura mentre stinge nella corruzione del mondo, nel degrado dell’uomo, in un dramma interiore che diventa dramma ecologico.
I dipinti di Vescovi e Zecchini rivisitano invece la pittura fiamminga del ‘600 mostrando la calma apparente di vite silenziose/tranquille che in realtà non sono poi così quiescenti. Aura Zecchini, con un disegno stilizzato, vivace e veloce, mostra il tipico brulicare degli insetti, sintomo che i soggetti floreali stanno deperendo, fino alla marcescenza. Viceversa, i fuori fuoco e gli iperrealismi pittorici di Dany Vescovi non si limitano a imitare in modo pedissequo: sia i colori che i soggetti finiscono per trascendere la verosimiglianza in formule del tutto inedite, che mescolano le forme morbide della natura con una spigolosa geometria euclidea.
Un vaso vuoto, defunzionalizzato dal suo scopo, è posto all’inizio del percorso della mostra. Il contenitore neutro e puro, che gioca sulla metonimia di una natura in vitro, diventa emblema di un ipotetico cordoglio umano verso il pianeta terra ormai inquinato e artificializzato: da esso si sono liberati – alla maniera del vaso di Pandora – tutti i nostri mali.
Albano Morandi è nato a Salò nel 1958, a vive a Raffa nel Puegnago (BS)
Salvatore Scafiti è nato a Acicatena (CT) nel 1972, vive e lavora Peschiera del Garda (VR).
Dany Vescovi è nato a Milano nel 1969, dove vive e lavora
Aura Zecchini è nata a Peschiera del Garda (VR) nel 1983, a vive a Milano.
“PANdora” chiude la stagione espositiva 2008-2009 della Galleria Bianconi, che ha proposto da ottobre ad oggi: “Experimenta Mundi” personale di Arianna Carossa, “Un probabile Umore dell’idea” con sculture di Fontana, Leoncillo, Valentini e Zauli, “Polikartoni” personale di Polona Maher, “Tadzio” collettiva con Nino Longobardi, Massimo Pulini, Nicola Samorì, Willy Verginer, e “Carneade” con Juan Carlos Ceci, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Nero.
La Galleria Bianconi tratta gli artisti Carlo Zauli, Nanni Valentini, Nero, Ito Fukushito, Willy Verginer e Paolo Grassi.
Opening mercoledì 6 maggio ore 18 - 21
Galleria Bianconi
via Fiori Chiari, 18 - Milano
Orari: da lunedì al sabato 10.30-13.00/14.00-19.00
Ingresso libero