La Scatola Magica. Dalla trasparenza della plastica alla magia della lanterna magica, le sculture di Mazzucato riacquistano la propria autonomia in uno spazio 'altro' rispetto alla quotidianita'.
“mi venne d’improvviso in mente l’odore mischiato di salsedine e polvere, di
cemento e spazzatura”
Roberto Saviano, Gomorra, Mondadori, Milano 2006
Massimo Lupoli riapre la stagione culturale romana proponendo nello “spazio
laboratorio” Arturarte Contemporanea una linea postmoderna di matrice neo
pop, con la mostra “La Scatola Magica”, esponendo le sculture dell’artista
Sandro Mazzucato.
La mostra fa emergere quanto di più aderente al nostro tempo necessita della
giusta attenzione perché, come afferma Mario Perniola, “quanto più diurno e
banalizzante è l'approccio all'esperienza artistica, tanto più l'essenziale
di essa si ritrae e si protegge nell'ombra”.
Dalla trasparenza della plastica alla magia della lanterna magica, dal riuso
animato ed autonomo della plasticità restituito nella Scatola Magica
attraverso il soffio vitale del fruitore/visitatore/artista, le sculture di
Mazzucato riacquistano la propria autonomia in uno spazio ‘altro’ rispetto
alla quotidianità, in cui artista gallerista fruitore agiscono nella stessa
dimensione: quella fantasmagorica dell’arte contemporanea.
Lo spazio della galleria viene coinvolto in toto dall’esposizione delle
sculture di Mazzucato, che ne trasformano il senso da funzione espositiva a
laboratorio sperimentale.
La scelta di Massimo Lupoli di trasferire un Arturarte Contemporanea dal
centro alla periferia romana aderisce pienamente alle nuove tendenze
internazionali di contaminare l’arte con il tessuto produttivo e favorire
l’innalzamento della qualità della vita di luoghi urbani attraverso processi
di sperimentazione artistica.
Tutte le opere presenti in mostra sono ricondotte ad un unico piano, quello
della galleria che riproduce la realtà ma sul piano dell’immaginazione,
riazzerando i rapporti e le relazioni tra cultura e natura, ripartendo da
una materia attuale nell’uso e nel riuso, proprio perché indistruttibile: il
sacchetto di plastica assurge ad icona artistica in quanto eterna traccia
della nostra contemporaneità.
Inaugurazione: 18 giugno 2009, ore 19
Arturarte Contemporanea
Viale Africa, 2 Formello (località le Rughe)
ingresso libero