Mya Lurgo Gallery
Lugano
piazza Riforma, 9 (2 piano)
+41 919118809
WEB
Visivamente poetici in nome dell'arte
dal 29/6/2009 al 31/7/2009
mart-sab 18-23

Segnalato da

Mya Lurgo



 
calendario eventi  :: 




29/6/2009

Visivamente poetici in nome dell'arte

Mya Lurgo Gallery, Lugano

I quattro artisti 'visivamente poetici' contribuiscono in modo diverso a formare un singolare mix di strumenti e forme espressive: Mariapia Borgnini attraverso le sue sfere d'acciaio che rimandano al concetto dell'assoluto, Silvano Belloni e Antonella Ottolina con la loro 'poesia dorsale', Marie Perny attraverso il gioco e le parole.


comunicato stampa

E’ stato detto che l’artista è colui che abita poeticamente la terra e passa attraverso una foresta di simboli, continuamente attento ai segnali che gli provengono dal visibile e dall’invisibile. Sono voci del mistero che il suo orecchio interiore sente, sono forme dell’ignoto che vede il suo occhio interiore, come il terzo occhio dei veggenti e dei lama.
Oggi il “mistero” sembra più che mai calato nel visibile, nelle cose. Ogni oggetto può acquistare improvvisamente una propria inquietante vitalità; e gran parte dell’arte contemporanea lavora in questo senso, potenziando la virtuale polisemia dell’oggetto, o combinando in un caleidoscopico mosaico più oggetti. I quattro artisti “visivamente poetici” che presentiamo contribuiscono in modo diverso a questo singolare mix di strumenti e forme espressive.

La più metafisica del trio è senz’altro Mariapia Borgnini. Le sue sfere d’acciaio, come ogni sfera, rimandano al concetto dell’assoluto, essendo il cerchio da sempre il simbolo del Tutto che tutto comprende; ma ciò che le rende uniche è proprio l’essere percorse da scritte che sono insieme domande e affermazioni di valore universale. Alcune ricordano Eraclito: “dove inizio e dove finisco?”, “una scala porta di sopra o di sotto”, “comprendo l’infinito?”, altre sono più propositive e spiritualmente terapeutiche: “circoscrivo il mio spazio”, “ricomincio da capo”, “se voglio restare nel presente non devo rompere la tensione superficiale”; altre ancora attingono maliziosamente al surrealismo e alla scrittura automatica: “zummo/ espando/ mi immergo/ crollo/ vengo risucchiata/ cancello la distanza/vedo/ mi piace vedere”.

La “poesia dorsale” di Silvano Belloni e Antonella Ottolina propone una serie di acrostici complessi: titoli di libri impilati l’uno sull’altro che compongono un insieme poeticamente significante, con effetti sorpresa di notevole originalità. E’ un invito a fare anche noi esperimenti del genere, ad esempio con i titoli delle opere di grandi artisti di ogni tempo o con i primi versi di ciascuna loro poesia. Proviamo con le raccolte poetiche di Maria Luisa Spaziani : “Le acque del Sabato”,”Transito con catene”,”Geometria del disordine”, ”La stella del libero arbitrio”, ”I fasti dell’ortica”, “La traversata dell’oasi”, ”La luna è già alta”: non è una catena di percorsi che si intrecciano (quasi) simmetricamente, in modo “acentrico”, fra terra e cielo? E’ ovvio che l’impatto principale, o comunque il primo, dev’essere quello visivo, quindi concorrono molto alla fascinazione dello spettatore gli elementi cromatici e gli oggetti in sé, in questo caso i librI.

Quanto alla stravagante e geniale operazione di Marie Perny, che gioca e ricama con le parole nei modi più inusitati, mi viene in mente un verso di Emily Dickinson: “Non riporre, ti prego, il filo e l’ago”. Si tratta di tentativi, non giocosi ma di estrema serietà, di fermare il senso delle parole e oggettivarlo in una sorta di contenitore che ne garantisca l’inviolabilità e nello stesso tempo ne focalizzi la carica profonda. La frase che mi ha più colpito, spezzata e insieme unita da un disegno volutamente “elementare” è quella che ammonisce a “correre il rischio di non essere amati”.
Attraverso questi oggetti “visivamente poetici” comprendiamo che l’arte ci insegna sempre qualcosa, ma soprattutto ci rivela le infinite aperture possibili del reale. Silvio Raffo

Inaugurazione Martedì 30 giugno 2009, ore 18:30

Mya Lurgo Gallery - acentric space for contemporary art
Piazza Riforma 9, Lugano
martedì - sabato 18-23
ingresso libero

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