Nativo di Santa Monica (1964), Strode fa riferimento nei suoi lavori alla filosofia orientale del buddismo, ai fumetti, al cinema, alla letteratura, alla cultura pop, alla musica rock, che sono sempre parte integrante della sua produzione artistica, nella quale riflette la sua personale visione del mondo.
Out at Sea
Nativo di Santa Monica (1964), Strode fa riferimento nei suoi lavori alla filosofia orientale del buddismo, ai fumetti, al cinema, alla letteratura, alla cultura pop, alla musica rock, che sono sempre parte integrante della sua produzione artistica, nella quale riflette la sua personale visione del mondo.
Il linguaggio attraverso cui si esprime è avventato, talvolta impudente, sfacciato, ed è tipico di quella categoria di artisti che sfruttano le immagini dei cartoni per rivolgere al loro pubblico interrogativi difficili e delicati: i cartoni e i fumetti sono divenuti, infatti, un facile veicolo di trasmissione culturale in un mondo sempre più omogeneo.
Dalle sue opere traspare il desiderio di andare alla scoperta e di tratteggiare l’altro lato della vita, il trascendente e l’incomprensibile.
Strode lavora su grandi tele, che mostrano immagini disparate provenienti dalla cultura pop e dai fumetti, dalla filosofia orientale, dalla passione per il surf tipicamente californiana.
Spesso le figure nei suoi lavori sono molto semplici, talvolta enigmatiche e kitsch, come se fossero tratte da ritagli di giornali, fotografie o album per schizzi:
Keltic Mantra (A Catherer)- mostra una testa d’uomo nel mezzo della tela - una specie di eroe comico con dei serpenti che sbucano dall’alto; intorno alla sua testa orbitano degli scheletri, come pianeti intorno al sole: un autoritratto? un commento al mondo post-moderno?
La Kunstverein di Hellbronn gli ha dedicato lo scorso anno una personale in occasione della
quale è stato presentato il catalogo Ghosts Adrift, dove l’artista presenta nuove avventure che ruotano intorno al tema dei viaggi e delle isole ed affronta il discorso della pubertà e della cultura adolescenziale dal punto di vista di un artista di 36 anni.
Inaugurazione: martedì 7 maggio 2002 dalle 19 alle 21
Durata della mostra: dal 8.05.02 al 25.05.2002
Orario di apertura: da martedì a sabato 10-13 16-19,30
Ufficio stampa:
Cristina Pariset tel. +39/024812584
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Giò Marconi
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