Palazzo della Cultura - Zeffirino Rizzelli
Galatina (LE)
piazza Alighieri, 51

Wet and dry
dal 31/7/2009 al 11/8/2009
349 3515363, 329 0613422
WEB
Segnalato da

Sporco Impossibile Associazione Culturale




 
calendario eventi  :: 




31/7/2009

Wet and dry

Palazzo della Cultura - Zeffirino Rizzelli, Galatina (LE)

La mostra ospita artisti locali, nazionali ed internazionali le cui operazioni aprono uno sguardo critico sulle condizioni attuali d'interazione tra natura e nuove tecnologie. Ecosostenibilita', informazione e partecipazione sono le parole chiave alla base dell'esposizione. Il gesto dell'artista e' un delicato seme piantato nella terra fertile dell'arte. Nell'ambito di Streamfest 09.


comunicato stampa

"Oggi più che mai l’uomo è consapevole di quanto esso sia legato alla tecnologie.
Secondo una tendenza dell’antropologia filosofica l’uomo è un essere ‘doppio’ (Gehelen A., 1983),
a cavallo tra il wet della biologia, e il dry della tecnologia (Ascott R., 2003).
A metà tra il wet biologico e il dry della tecnologia, tra il wet del cervello e il secco dell’alfabeto,
sta la mente, l’organo virtuale, l’indefinibile punto di contatto tra il concretamente reale delle fibre nervose e delle scariche elettriche e il concretamente virtuale delle immagini e dei pensieri.
E’ questo il regno del moist, di quella zona di confine, dove reale e irreale assumono lo stesso peso e si confondono nella danza della realtà condivisa. La mente è un moist medium, che ci permette di condividere le nostre esperienze e di spostarle nel tempo e nello spazio. Il cervello è wet. l’umido biologico, la parola è la tecnologia dry, secca."
[ Francesco Monico, tratto dalla prefazione di Dall’alfabeto a internet. L’homme littéré: alfabetizzazione, cultura, tecnologia. di Derrick De Kerckhove]

Wet and Dry
è un momento d'incontro in cui riscoprire il nostro rapporto con la natura in un'era di profondi mutamenti ambientali e antropologici.
Lo sviluppo della tecnica e della scienza, basate su leggi naturali, ha prodotto una seconda natura artificiale e tecnologica, che costituisce un diaframma ed un'estensione tra noi umani e la natura stessa.
Oggi, si assiste ad un capitolamento in cui le grandi promesse dello sviluppo sono contraddette dai suoi effetti sulla realtà.

Wet and Dry
più che una "mostra", è un "orto di spunti e riflessioni": un gruppo di artisti locali, nazionali ed internazionali, sperimentano con i visitatori i linguaggi tra scienza e natura attraverso installazioni artistiche ibride, che affrontano il contesto dell'equilibrio dell'ecosistema attuale.
Il gesto dell'artista è un delicato seme piantato nella terra fertile dell'arte. Dal 2 al 12 agosto presso il Palazzo della Cultura Zeffirino Rizzelli di Galatina (LE), piccoli germogli attendono di essere coltivati nella mente dei suoi visitatori.

Ecosostenibilità, informazione e partecipazione sono le parole chiave alla base della mostra, realizzata in collaborazione con Dipartimento di Media Design e Arti Multimediali e Master D3D (NABA) ed XtendedLab/Associzione culturale Reload (MI) e con gli studenti dell'Accademia di Brera (MI) e con la partecipazione di Switch project creative social network (FI) e A&A Art & Ars Gallery (LE)

TAFKAV - The Artist Formerly Known As Vanda
di Francesco Monico

"Le piante sono esseri viventi, Se le piante sono esseri viventi allora non sono macchine molecolari e non possono essere brevettate. Se le piante sono esseri viventi allora possiedono un comportamento e un approccio pragmatico alla comunicazione può essere attuato. Articolare questo approccio pragmatico permette all'uomo di definire un SE' poetico attraverso una punteggiatura definita dalla stessa comunicazione con le piante. Questo sé poetico permetterà all'uomo di formulare un'originale interpretazione di SE' stesso in un'era di profonda mutazione antropologica." [F. Monico - Tafkav, The Paper]

Arte come ricerca, come filosofia, Analisi e ricerca sulla fine dell'Antropocentrismo

L'installazione è composta da una gabbia che racchiude un fiore dalle sfumature violacee, le cui variazioni galvanometriche vengono misurate da uno psicogalvanometro, che trasmette i dati raccolti ad un computer in grado di trasformarle in sonorità musicali.

TAFKAV è un'istallazione che esplora le tematiche della fine dell'antropocentrismo, attuando un approccio pragmatico alla comunicazione uomo-alterità, e si offre come laboratorio di sperimentazione per vagliare le possibilità metodologiche di dialogo tra arte, scienza, tecnologia e natura (definita technoetica).

http://tafkav.blogspot.com

La scatola di Giotto
Impermanent light bio-installation
Di Ennio Bertrand

Lovely idea, using real chemistry, the kind that runs batteries. And beautifully confounding the natural and unnatural -- copper and zinc won from natural ores, lemon juice no doubt grown by agriculture. LED's in the shape of flowers.You can quote me. One could turn it into a teaching experience by allowing the audience to connect it up in various ways (like copper to copper, etc), and see what happens. That's for another universe.Green chemistry: I guess this art work is a kind of green chemistry, whcih also admits taht human intervention is necessary. Here we go quote-smithing: "Green chemistry is not a giving in to what nature provides, but a human, thought-through coooperation of what our minds and hands can do with nature. So Ennio Betrand's Fiori di Luce is a wonderful inventive piece of -- why not call it that -- green chemistry art. In a lovely idea he uses real chemistry, the kind that runs batteries, to have flowers smile on us. In his construction he beautifully confounds our separation of the natural and unnatural -- so he has copper and zinc won from natural ores, lemon juice no doubt grown by agriculture. And LED's in the shape of flowers!"
[Roald Hoffmann, Premio Nobel per la chimica]

In una zolla d’erba ci sono 12 vaschette suddivise a loro volta in 15 piccoli
scomparti uguali. Come incubatoi per la germinazione di semi per piante d’uso quotidiano: pomodori, insalata, piselli,…
Questo è un nuovo genere di incubatoio per far germinare energia elettrica.
Ogni vaschetta ospita due fiori digitali che hanno la forma di un quadratino sottile di colore verde al centro del quale come pistillo lampeggia un LED bianco.
Luce, vera luce elettrica, ma senza pile o collegamenti ad una presa.
La magia avviene grazie ad una trasformazione elettrochimica che produce attraverso il succo acido di limone a contatto con lamine metalliche di rame e zinco in debolissima corrente elettrica. Questa viene immagazzinata in un apposito circuito elettronico sino alla sua saturazione quando poi avviene il lampo di luce nel LED. E poi il ciclo ricomincia sino ad un altro bagliore.

http://www.enniobertrand.com

Composizione 12
Di Annamaria Craparotta

In collaborazione con
Claudia Casati
Assila Cherfi
Alberto Missaglia

L'installazione interattiva Composizione 12 è un invito all'ascolto attivo del canto delle Sirene contemporanee: oggigiorno il bombardamento dell'informazione mediatica appare ammaliante e ambiguo insieme, ricco di desideri e promesse, godimento mentale e strazio corporeo.
L'artista oggi è un Odisseo nuovo. Egli, grazie alla sua forza e sensibilità, ci guida nell'arduo compito di affrontare il mondo e ci invita a fare una scelta: è necessario che siano gli altri a decidere se esperire la superficie dell'udibile oppure di affrontarne la profondità, attraverso la materia sensibile delle cose del mondo. In Composizione 12 l'albero di Odisseo e la cera d'api non sono più spettacolo e legenda, ma esperienza collettiva ed interattiva.
Qualsiasi sia la nostra scelta, l'esperienza lascia sempre una traccia...

Nduma nnu ciru
di puntoG

L'installazione interattiva Nduma nu ciru è un synth audio composto da un candeliere votivo ed un sistema di sensori fotosensibili posto al di sopra della luce delle candele.

I partecipanti sono invitati ad accendere una candela e poi un'altra e, nel momento in cui vengono accese e poste sulla struttura, l'interfaccia inizia a sintetizzare suoni e ritmi.

Essenzialmente il sound riprodotto s'ispira alle sonorità elektro e techno underground
contemporanee.

L’opera è ispirata ai valori di ecosostenibilità (realizzata con software e hardware opensource) e di necessaria mediazione del ruolo della donna (dal capitolo "Vite di santi, lavoro di artisti, politica delle donne", del libro di Luisa Muraro "Al mercato della felicità. La forza irrinunciabile del desiderio" - Mondadori, 2009-) nelle arti tecnologiche.

In Nduma nu ciru lo scopo è quello di preservare valori universali quali la spirtualità ed il rituale mistico nell’arte, in vista di una loro riappropiazione nell’odierno.

http://www.punto-g.org

Piano con l’acqua
Un progetto di fisica musicale di Fabio Pelagalli ed Ambhika Samsen
in collaborazione con Tinker

L’acqua, si sa, è un bene prezioso. Ma spesso ce ne dimentichiamo.
Il progetto Piano con l’acqua vuole ricordarcelo.
Attraverso la musica, la melodia che l’acqua produce a contatto con il nostro corpo, scopriamo un nuovo utlizzo del più importante elemento della nostra vita.
Non siamo noi che usiamo l’acqua, è l’acqua che ci usa, che usa il corpo dell’uomo per trasportare le onde sonore.
Andiamoci piano, senz’acqua non si vive.

http://www.xtendedlab.com

ElectroSmogMusic
//DestroyingNonAwareness//
//DNA//
di Mauro Pace e Lucrezia Tenerelli

Uno smog invisibile, un silenzioso flusso di onde elettromagnetiche emesse da cellulari, reti wireless, radar, ripetitori, attraversa quotidianamente il corpo umano causando fratture nella catena del DNA, disturbi cognitivi, mutazioni della struttura molecolare delle cellule, inibizione delle difese immunitarie.

Tutto questo eludendo la consapevolezza dell’uomo che sottovaluta gli effetti negativi del bombardamento elettromagnetico. Cosa accadrebbe se fosse possibile ascoltare le frequenze dell’elettrosmog? Come ci comporteremmo potendo verificare immediatamente l’effetto di queste onde sul nostro DNA?

L’installazione interattiva ElectroSmogMusic si propone come trasduttore acustico dell’elettrosmog con l’intento di rendere i fruitori maggiormente consapevoli dell’inquinamento elettromagnetico. Grazie a dei sensori gestiti da Arduino, ogni volta che viene emessa una frequenza di una certa rilevanza (ad esempio ogni volta che si effettua una chiamata con un cellulare), l’installazione la traduce in un suono. In questo modo ogni fruitore può comporre la propria ElectroSmogMusic e, allo stesso tempo, far variare in modo irregolare la sinusoide di una corda vibrante, metafora dell’elica alterata del DNA.


Open-hardware
di Beatrice Menniti e Burhan Sabbah Alhilu

Il continuo sviluppo delle tecnologie dell’informazione non prende in considerazione i problemi relativi allo smaltimento delle varie componenti che spesso includono matriale altamente inquinante. Per mettere l’accento su questo problema il progetto è pensato e realizzato con materiale esclusivamente riciclato. Da qui nasce lidea di open-hardware, un computer dismesso, spogliato della sua veste e "riavviato" poi, mediante software e platform open source (arduino e processing) che lo rendono interattivo.


Environmental Data Sounds
Di Alessandro Bono ed Emiliano Audisio

Environmental Data Sounds è una installazione artistica pensata per sensibilizzare il visitatore al problema dell’ecosostenibilità attraverso la lettura di un archivio di dati ufficiali sull’ambiente, rilasciato dall’ISPRA.

La consultazione avviene tramite l’ascolto della sonificazione dell’archivio progettata attraverso delle metafore sonore. L’interazione nasce da un Hard Disk, sconvolto dalla sua funzione standard di contenitore di dati, il quale permette al visitatore la selezione dell’area geografica interessata e la scelta del pattern sonoro da utilizzare per la lettura dei valori.

L’intera installazione è realizzata con materiale elettronico/informatico di riciclo e programmata con software open source a supporto di un approccio ecosostenibile sia a livello ambientale che a livello mentale.


Scale of pollution
di Ulia Oberg e Farras Oran

La casa è una fondazione nella vita di ogni persona, similarmente il nido rappresenta un piccolo mondo di una vita arricchita dal calore e dalla sicurezza ed è meraviglioso vedere la vita in un nido. Nel momento in cui un uovo si schiude, la vita comincia ed il cinguettio degli uccelli ci fa sentire l’esistenza della vita.

Ispirata da questo fattore naturale, abbiamo costruito un nido artificiale con cavi e sensori riciclati. Questo è il modo in cui la vita è vittimizzata dalla Scale of pollution (bilancia dell’inquinamento). Il nido è un misuratore e ogni uovo rappresenta differenti aspetti della nostra vita. Ad esempio il mare, la foresta e la città, tutti aspetti danneggiati dall’intenso inquinamento. Ogni volta che appoggiamo un uovo nel nido possiamo visualizzarne il peso dell’inquinamento su di uno schermo. Le nostre fonti d’informazione sono Wikipedia, National Geographic e Animal Plane channels.

http://www.master-naba-d3d.net

Breathless
di Switch Project

Lo spazio di una piscina pubblica, ripreso da una videocamera in apnea, è presentato su un monitor collocato sul fondo di un’acquario da 340 litri. Sulla superfice dell’acqua si sente il bisbigliare di una voce, che diventa comprensibile solo immergendo la testa nella vasca.

Breathless è un lavoro che mette in gioco le consuetudini percettive, cercando un confronto fisico con lo spettatore, frammentando il tempo di fruizione in intervalli equivalenti alla massima dilatazione di un respiro. Evidenziando i limiti che un determinato ambiente impone all’individuo, attraverso un’esperienza inusuale e al contempo ludica, si cerca di suggerire una riflessione sugli spazi condivisi, all’interno della dialettica tra naturale e artificiale e tra sterile e contaminato che contraddistingue il rapporto tra i membri di una società e il patrimonio comune che essi abitano.

4 x 4 Select Unit Vrr-t-t-t
di Switch Project

Durante un soggiorno a Napoli negli anni venti del novecento A.Sohn-Rethel ebbe modo di constatare come l'essenza della tecnologia, per gli abitanti del luogo, fosse di essere guasta. Secondo questa visione, solo nel momento in cui si guastano i congegni tecnici inizierebbero a funzionare, il guasto sarebbe una via di uscita dalla macchinosità opprimente e l'apparecchio rotto offrirebbe uno spazio libero all'immaginazione di chi, tovandone un nuovo uso, ritroverebbe l'inventiva propria del bambino.

Seguendo la suggestione offerta dall' "ideale del kaputt" di Sohn-Rethel, il lavoro "4 X 4 S.U.V.", cerca di collocare i suoi due autori sullo stesso piano del pubblico. Artisti e pubblico sono, in modi diversi, inquadrati come soggetti alieni ad una tecnologia che, pur essendo familiare, funziona erraticamente. Entrambi cercano di trovare un senso nel suo funzionamento, i primi imprimendovi un ordine precario, i secondo cercando di ricostruirlo.

http://www.switchproject.net

NaX2SEAT modulare
di Nancy Kaczmarek

Nel 1968 il designer Philippe Starck intuì il potenziale del mobile gonabile. Quasi quarant'anni più tardi, la società dei consumi ri-ette sul ciclo vitale degli oggetti: riutilizzo diventa sinonimo di stile di vita sostenibile e consapevole.
Dall'unione di questi due concetti nasce Nax2seat, la seduta modulare fatta di camere d'aria usate. Comoda come solo un mobile gonabile sa essere, ecologica, facile da trasportare - basta sgonarla - personalizzabile tanto nella forma quanto nell'estetica, Nax2seat porta stile e praticità nel mondo del riutilizzo, e viceversa. Bastano tre camere d'aria e la seduta è fatta.
Dalla seduta base, composta da tre camere d'aria, a quella da cinque, fino ai divani da dieci e più camere d'aria, Nax2seat si adatta a qualunque ambiente, portando comodità, divertimento ed ecologia.

A&A Art & Ars Gallery presenta:
Adalgisa Romano
Franco G. Livera
Fabrizio Fontana
Raffaele Fiorella
Gianmaria Giannetti
Lea Caputo
Semira Forte
Illuminata Vanessa Lo Presti
Elena Rossella Lana
Mario Schiavone
Sandro Marasco

Per maggiori informazioni:
Giada Totaro +39.349.3515363/ Stefano Mastrandrea +39.329 0613422

Immagine: Ennio Bertrand, La scatola di Giotto, Impermanent light bio-installation

Ufficio stampa nazionale: Sporco Impossibile Associazione Culturale via Fivizzano 27 Roma tel: 06 96526561 sporcoimpossibile@gmail.com
Ufficio stampa regionale: Coolclub ufficiostampa@coolclub.it

Palazzo della Cultura - Zeffirino Rizzelli
piazza Alighieri, 51 Galatina (LE)

IN ARCHIVIO [3]
Sandro Marasco e Fabrizio Fontana
dal 17/7/2013 al 29/7/2013

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