Con l'installazione A'Salaam Alaykum: Peace be upon you, l'artista racconta una generazione che vive nel ricordo della guerra e contemporaneamente desidera la normalita'. Una grande scritta che riporta "Allah" in arabo, alta circa 3,80 m, e' interamente ricoperta da tessere di specchi e per l'inaugurazione il dj set di Ayla Hibri ricrea l'atmosfera delle discoteche di Beirut accompagnata da una proiezione che celebra la vita quotidiana. L'appuntamento e' parte della rassegna Meteorite in Giardino a cura di Maria Centonze.
A'Salaam Alaykum: Peace be upon you (La pace sia con voi) è il terzo appuntamento di Meteorite in Giardino, una rassegna di arte visiva a cura di Maria Centonze. Il titolo dell'iniziativa prende spunto da un'opera di Mario Merz del 1976.
Lo spazio esterno della Fondazione, in particolare la "vasca", che conteneva i sylos della ex centrale termica, ospiterà le installazioni che resteranno visibili fino al successivo evento, seguendo il consueto orario della Fondazione, dalle 11 alle 19.
Con il lavoro A'Salaam Alaykum: Peace upon you, l'artista racconta una generazione che vive nel ricordo costante della guerra e nella consapevolezza che questa possa ricominciare, ma che contemporaneamente desidera il ritorno alla normalità e soprattutto alla pace.
In primo piano una grande scritta che riporta "Allah" in arabo, alta circa 3,80 m, interamente ricoperta da tessere di specchi che riflettono la luce dei faretti posti ai lati della vasca della Fondazione.
Completano l'installazione un dj set di Ayla Hibri, che con la sua consolle ricrea l'atmosfera delle discoteche di Beirut e una proiezione che mette in scena e celebra la vita quotidiana attraverso immagini convenzionali.
Il pubblico potrà prendere parte in prima persona alla performance, ballando come se si trovasse in una vera discoteca.
Zena el Khalil è nata a Londra, vive e lavora a Beirut. Nei suoi lavori utilizza varie forme d'espressione: la pittura, la performance e l'installazione, con l'uso di differenti tecniche che includono anche il collage e la scrittura. La violenza e la guerra sono le principali tematiche che affronta; nelle sue opere i militari, donne e uomini, e i civili sono ornati con fiori di plastica, brillantini, soldatini giocattolo, tessuti, gioielli e altri oggetti raccolti a Beirut.
Accanto alle esposizioni in personali e collettive a livello internazionale, el Khalil è molto attiva nel promuovere e rappresentare gli artisti arabi in numerosi progetti culturali.
Durante l'invasione del Libano ad opera degli Israeliani nel 2006, l'artista ha aperto un blog (http://beirutupdate.blogspot.com) per raccontare questo "assedio" durato 33 giorni attraverso il suo sguardo personale e le testimonianze delle persone attorno a lei. Il blog ha ricevuto l'attenzione della stampa internazionale.
L'installazione è realizzata in collaborazione con la Galerie Tanit Monaco e Beirut.
Ufficio stampa Nadia Biscaldi tel 011.19719436 – press@fondazionemerz.org
Inaugurazione martedì 28 luglio ore 21.30
Fondazione Merz
via Limone, 24 Torino
dalle 11 alle 19
Entrata libera