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8/9/2009

Past is Not Alone

Basilica Cisterna Yerebatan Sarnici, Istanbul

Progetto sperimentale di installazioni video site-specific realizzato in concomitanza con la XI Biennale d'Arte Contemporanea di Istanbul. L'evento si ispira al concetto di sinergia tra opere d'arte e luogo ospitante e viene presentato in contemporanea anche a Bologna.


comunicato stampa

Dal 9 al 20 settembre 2009, in concomitanza con la XI Biennale d'Arte Contemporanea di Istanbul, ERRARS APS presenta Past is Not Alone, progetto sperimentale di installazioni video site-specific, nei suggestivi spazi della Basilica Cisterna Yerebatan Sarnici.

Realizzato in collaborazione con il Centro Culturale Italiano di Istanbul e patrocinato dal Comune di Bologna, dall’Alma Mater Studiorum, dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, Centro Design, e da Istanbul 2010 (capitale della cultura europea), Past Is Not Alone si ispira al concetto di sinergia tra opere d’arte e luogo ospitante.

Le colonne, l’acqua e le pareti di Yerebatan Sarnici saranno utilizzate quali schermi di proiezione naturali per le opere di video-arte, un’azione, questa, temporanea e non invasiva, in quanto consentirà comunque le regolari visite al monumento senza alterare lo scenario d’insieme della Cisterna, anzi, arricchendo l’esperienza del visitatore, con un invito a fruire della compenetrazione tra arte contemporanea e storia, tra architettura e istallazioni pensate e realizzate in funzione dello spazio ospitante.

Past Is Not Alone verrà ripresa in diretta streaming da alcune web-cam che documenteranno l’evento fino al 20 settembre.

L’inaugurazione sarà trasmessa in tempo reale (via web e contemporaneamente) durante la Conferenza Stampa di presentazione del progetto, al pubblico e alla stampa, che si terrà nell’Aula Magna dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

Alla Conferenza seguirà la performance 336 Light Moves (VestAndPage), dove due performer, rivestiti d’oro, riprodurranno virtualmente la Cisterna di Yerebatan Sarnici negli spazi dell’Accademia, posando 336 dischi a contrassegno delle 336 colonne che sorreggono le volte della Cisterna. I dischi, in seguito, saranno consegnati ai sostenitori di Adotta Una Colonna per Past Is Not Alone.

OPERE E PERCORSO ALL’INTERNO DELLA CISTERNA YEREBATAN
Porte di Luce - Il Prologo e L’Epilogo (di Giulio Cassanelli, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Prof. Egidio Lomi).
“Segnano” l’inizio e la fine del percorso: vertigini di luce da varcare avvolti da una corrente d’aria naturale (dovuta allo scambio termico tra interno, più fresco, ed esterno, più caldo).
Il Prologo: una danza al vento di colonne trasparenti, fragili, sospese, che luci e specchi moltiplicano all’infinito. Il monumentale si fa leggerezza nella rilettura iconografica della Cisterna.
L’Epilogo: porta con sé il senso del percorso, la sintesi dell’esperienza: lampadine ad incandescenza (vietate dal 2011) messe sottovuoto dopo averne infranto il bulbo e liberato il kripton (il nascosto, il complicato). Riferimento, questo, all’idea dell’intuizione illuminata.

Benvenuti, Io Sono La Grande Cisterna (Prof. Eugenio Riccomini) Iinstallazione sonora di benvenuto. La Basilica Cisterna racconta se stessa, la sua storia, in tre lingue diverse (italiano, inglese, turco). Un commento sonoro di sottofondo (EAU=O di VestAndPage) accompagna la narrazione.
L’opera (rieditata in turco ed inglese) verrà donata da ERRARS all’Ente Gestore di Yerebatan Sarnici.

Sole Di Parole (di Mirko Donati; Testi: Prof. Eugenio Riccomini - Roberta Venturi Morelli): un astro sospeso sul plastico di Istanbul. Irradierà parole in diverse lingue nello spazio circostante attraverso un gioco di algoritmi.
Contemporaneamente Contemporaneo: una videocamera riprenderà la zona d’acqua sottostante. Le immagini verranno immediatamente ri-proiettate sullo stesso specchio d’acqua. Una fusione tra casualità, tracciabilità dell’esistenza e contingenza.

Threads (di Giacomo Deriu e Lara Mezzapelle): installazione site-specific dedicata al cosmopolitismo della Città. Filamenti di nylon partono dagli archi, si intrecciano in fasci sottili per formare una trama invisibile sospesa nel vuoto, nel centro focale di Yerebatan Sarnici. La trama (fusione di percorsi e culture) si disvela attraverso il luccichio di ogni goccia (idea/persona illuminata/etica), che dall’arco scende per finire il suo percorso nell’acqua dove, mani proiettate e protese verso l’installazione, sembrano emergere dal fondo. Nel cadere, ogni goccia animerà una mano nel gesto, inutile, di catturarla.

SINERGIE
Ogni lavoro presente in Past Is Not Alone è frutto di una collaborazione tra gli Artisti, l’idea-maker del progetto Roberta Venturi Morelli, il curatore dell’allestimento Mirko Donati ed il Comitato Scientifico a sostegno del progetto (*composizione a fine doc. che, per l’allestimento, è presieduto dal Prof. Umberto Bignardi - pioniere e fondatore della video arte in Italia, già presente al MOMA di New York nel 1972).
Sole Di Parole e ContemporaneamenteContemporaneo sono installazioni che allo stesso tempo, comunicano il senso di Past Is Not Alone, offrendo una lettura in chiave artistica del progetto (sostituendo de facto i tradizionali supporti cartacei -catalogo c/testi critici- all’interno di Yerebatan).

Chi Muove Chi (di Valeria Borrelli con Marie Therese Sitzia, video in formato super8 - 3”): il lento procedere di una donna tra discariche abusive, proiettato da due angolazioni su uno schermo sospeso.

Danza Della Totale Oscurità installazione-schermo (di Mirko Donati e Valeria Borrelli) dedicata a Tatsumi Hijikata ed all'Ankoku Butoh:
una sorta d’abito nuziale a brandelli che, ruotando su se stesso, richiama al perpetuum derviscio. Come un grande ventilatore, amplifica il vento indotto dal restringimento delle superfici create ad hoc dalle Porte Di Luce.

Intervallo: AFLOAT:W.I.L.L. -Water Interlude Light Loop- (di VestAndPage): il perpetuum della rinascita, mantra sull’acqua come elemento fonte di vita; la fioritura della rosa di Jericho che si fonde con le abluzioni di un corpo di donna, costretto da lastre di vetro, che lentamente si libera. Nel deserto, quasi fosse in letargo, la Rosa di Jericho resta secca per anni, fin quando, per qualche rara goccia di pioggia, in poche ore fiorisce (il corpo femminile, la maternità).

La Verità E’ Uno Specchio (di Fabio Fiandrini): gli specchi riflettono, trasmettono e moltiplicano. L’invenzione degli specchi piani di Venezia si impose in tutto il mondo, trasmutando per sempre la visione della realtà dell’Europa. Motori immobili di questa civiltà, essi riflettono la storia: prima di loro i costruttori della Cisterna-Basilica avevano intuito che le simmetrie speculari sono uno strumento di rivelazione: infinito e finito stanno a specchio l’uno dell’altro. Il gioco degli specchi destinato a nutrire in futuro la terra (Carlo Rubbia) potrebbe perfino riflettere la verità.
Intervallo: Lucciole per Lanterne (di Bibi Bozzato e Gruppo Krisis): luci e lucciole. Piccole luci come led e fari come lanterne. Sulla superficie dell'acqua e lungo le colonne si incrociano senza scontrarsi mai. Discrete, quasi invisibili, colpite da fari, come lampi o bagliori notturni, rivelano la loro consistenza di accessorio su indistinguibili figure umane.

ERRARS: SOSTENIBILITÁ e FILOSOFIA
Un cardine della filosofia di Errars è legato al fattore sostenibilità. Sostenibilità ambientale e culturale che si sviluppa attraverso l’attenzione che l’associazione presta nelle proprie azioni: la scelta del contesto (nello specifico: Istanbul - XI Biennale d’Arte Contemporanea); la scelta dello spazio ospitante (sempre altro rispetto agli spazi espositivi dedicati) in grado di esaltare l’approccio e il lavoro site-specific degli artisti e capace, al contempo, con risorse limitate, di esaltare le opere che, ed in quanto a misura nel rispetto ed uso consapevole e creativo delle risorse disponibili (e dei costumi del paese ospitante) ne valorizzano ed esaltano le peculiarità. Proprio per questo Past Is Not Alone, è stato ideato a misura di Yerebatan Sarnici e si snoderà tra le volte, le 336 colonne che le sostengono e l’acqua che le lambisce: attraverso il light-shifting, il gioco prospettico della Cisterna, entrerà in movimento, mentre le installazioni si fonderanno con l’ambiente, trasformando lo spazio in un’opera totale che racconta un passato quale parte fondante e contemporanea del presente.

Le video opere Chi Muove Chi di Valeria Borrelli e La Verità E’ Uno Specchio di Fabio Fiandrini sono state pensate per dialogare con le colonne ed interagire con l’acqua che ne moltiplica ed amplifica le immagini. A tal fine, le luci che illuminano le colonne nelle aree di pertinenza dei coni di proiezione, saranno spente. Le video opere saranno intervallate da interpretazioni di luce, interventi minimi, creati ad arte per suscitare curiosità, ma al contempo consentire al pubblico la regolare visita del Monumento.

AFLOAT:W.I.L.L-Water Interlude Light Loop- è l’intervallo di Chi Muove Chi, come Lucciole Per Lanterne è l’intervallo de La Verità E’ Uno Specchio. Il risparmio energetico dato dallo spegnimento delle luci delle colonne nelle zone di proiezione, permetterà di alimentare i video proiettori e gli altri supporti tecnici. La diretta web dell’inaugurazione e dell’intero evento, rientra in un più ampio progetto di collaborazione tra Errars, Istituzioni Accademiche, Pubblica Amministrazione e Comune di Bologna.

Errars ha scelto di diffondere i propri contenuti attraverso le risorse della rete: ogni supporto (video, cartella stampa, guida interattiva di Past Is Not Alone; MP3 con descrizioni audio, immagini, ecc.) in sintonia con l’attenzione che presta all’uso consapevole delle risorse ed allo sviluppo sostenibile (*canali diffusione web di Errars a fine doc). All’interno di Yerebatan, saranno il Sole Di Parole e Contempoaneaente Contemporaneo a trasmettere il senso di Past is not Alone, mentre le didascalie di ogni istallazione saranno lucidi applicati direttamente ai lampioni delle passerelle ivi esistenti.

XI BIENNALE DI ARTE CONTEMPORANEA DI ISTANBUL
Dal 12 settembre al 8 novembre 2009 si svolgerà la XI edizione della Biennale di Istanbul dal titolo What Keeps Mankind Alive, tratto dalla canzone di chiusura del secondo atto dell’Opera Da Tre Soldi di Bertolt Brecht. La preview per la stampa è prevista per i giorni 10 e 11 settembre.

CISTERNA BASILICA YEREBETAN SARNICI
La Cisterna-Basilica Yerebatan Sarnici (532 d.c.) e situata a sud ovest di Hagia Sophia, nel quartiere Sultanahmet, cuore storico della città di Istanbul, è un monumento architettonico unico e singolare: uno spazio sotterraneo di oltre 10.000 metri quadri (un campo da calcio) con il soffitto a volte sorretto da 336 colonne alte più di otto metri, le cui basi affondano nelle acque dolci, abitate da una considerevole quantità di pesci. Restaurata dall'Istanbul Metropolitan Museum, è stata riaperta al pubblico nel 1987, divenendo in breve tempo una delle mete turistiche più ambite e visitate della capitale.

COMITATO SCIENTIFICO E CURATORI PAST IS NOT ALONE:
Prof. Eugenio Riccomini
Prof. Umberto Bignardi
Prof. Roberto Grandi
Prof. Eleonora Cavallini
Prof. Arch. Egidio Lomi
Dott. Laura Frati Gucci

CURATORI
Roberta Venturi Morelli
DIREZIONE PROGETTO: ERRARS APS
DIREZIONE ARTISTICA ALLESTIMENTO: Mirko Donati
ALLESTIMENTO SEZIONE STORICA: Lorena e Luigi Moretto
COORDINAZIONE COMITATI: Giulia Cavallini & Laura Pettinelli
COMUNICAZIONE WEB: Grimoriopress (grimoriopress@gmail.com)
UFFICIO STAMPA ISTANBUL: Alessandra Pugliese
UFFICIO STAMPA COMUNE DI BOLOGNA – Settore Cultura: Valentina Lanza

PORTE DI LUCE - IL PROLOGO E L’EPILOGO
di Giulio Cassanelli (Accademia di Belle Arti di Bologna Prof. Arch. Egidio Lomi)
Porta Di Luce, Il Prologo
Tra spessi montanti, giochi di specchi moltiplicano
La magia del movimento di fragili Colonne.
Appese a un filo.
Mobili. Trasparenti. Leggere.
In una danza dedicata al vento.
Porta Di Luce, L’Epilogo
Lampade ad incandescenza dal bulbo infranto che il sottovuoto preserva.
Vietate dal 2011, sono l’iconografia consolidata dell’intuizione illuminata:
sintesi di un percorso della ragione.
Rompere il bulbo riduce la vita del filamento e libera il kripton:
distillato d’acqua liquida e metro di luce.
Idee esplose che il tempo, nel sottovuoto, suggella.
BENEVENUTI: IO SONO LA GRANDE CISTERNA
Installazione sonora diffusa di Eugenio Riccomini e VestAndPage
Testo-Voce Narrante: Prof.Eugenio Riccomini
Commento Sonoro: EAU=O VestAndPage (Endangered Species Sound)
Yerebatan Sarnici, rivive attraverso la voce e le parole di Eugenio Riccomini, accoglie i visitatori raccontando la Sua storia. In sottofondo, tra echi provenienti da profondità marine, un duo dà voce a una coppia di cetacei.
(Testo in tre lingue: italiano, turco, inglese).

SOLE DI PAROLE
Video installazione di Mirko Donati e Mitch (dai testi Prof. Eugenio Riccomini Roberta Venturi Morelli )
Un Sole sospeso sopra il plastico di Istanbul coperto da un voile, irradia parole che si susseguono in una mescolanza apparentemente priva di senso, eppure densa di significato.
È la presentazione di PAST IS NOT ALONE che prende corpo dal preludio curato dal Prof. Eugenio Riccomini e via via si dispiega.
Parole e frasi trattenute dal voile -assorbite dalla Città- prima di liberarsi nello spazio circostante per poi dissolversi.
CONTEMPORANEAMENTE CONTEMPORANEO
Una DVR riprende l’acqua sottostante: viva, densa, animata, ricolma di pesci. Registra presenze casuali, ombre riflesse, increspature, movimenti.
A distanza di pochi attimi, le immagini riprese vengono ri-proiettate sullo stesso specchio d’acqua. Lo scarto temporale tra realtà e proiezione, ispessisce le presenze, crea ombre in movimento che rimandano a sensi di contemporaneità: tracciabilità dell’esistenza, casualità e contingenza.

DANZA DELLA TOTALE OSCURITÀ
Installazione -schermo sospesa di Mirko Donati e Valeria Borrelli dedicata a Tatsumi Hijikata (1928-1986 ) ed all'Ankoku Butoh
Accoglie le proiezioni delle opere Chi Muove Chi e l’intervallo AFLOAT:W.I.L.L
Brandelli di tele bianche, lievi ed impalpabili,
Come catturate dal vento ruotano, in un mulinello sospeso, aereo,
Che rimanda al perpetuum derviscio.
Ad una danza nuziale libera nel vento.

CHI MUOVE CHI
di Valeria Borrelli, super8 con Marie Therese Sitzia
Discarica abusiva
La donna cammina lenta
Arriva da molto lontano
Ed è diretta molto lontano.
Avanza cieca e stanca.
Una carovana guidata da un cane con la testa coperta da un sacco di plastica,
Lascia al passaggio brandelli e rovine.
Chi muove chi?
Avanzare infinito,
Il suo passo danza
Intorno carcasse e rifiuti.
La danza oscura dà luce al corpo rotante del derviscio.

AFLOAT:W.I.L.L (WATER INTERLUDE LIGHT LOOP)
Intervallo- Video di VestAndPage
Immerso nell'acqua, un corpo di donna, costretto da lastre di vetro,
riemerge, lentamente, tra gocce d'acqua fluorescente.
Si fonde con la fioritura della Rosa di Jericho.
Raro future-teller del deserto.
Secca, come in letargo per anni,
la rosa rifiorisce in poche ore se lambita da qualche goccia d'acqua.
In forma di mantra risuona un’eco, l’incipit di Four Quartets di T.S. Eliot:
Time present and time past are both perhaps present in time future
And time future contained in time past.
If all time is eternally present
All time is eternally unredeemable.

THREADS
di Lara Mezzapelle e Giacomo Deriu
Una dedica al Luogo.
Dagli archi, fasci sottili di nylon convergono nel centro focale di Yerebatan.
S’intrecciano tra loro fino a formare una trama invisibile, sospesa nel vuoto.
Una teoria di gocce d’acqua scende lungo i filamenti.
Ogni goccia traccia un percorso sottile, intimo,
Svelato dal luccichio dovuto al rifrangersi della luce.
Insieme, prima di fondersi nell’acqua sottostante,
Disegnano l’ordito, disvelano la trama.
Ad aspettarle, mani protese paiono emergere virtualmente dal fondo.
Nel cadere, ogni goccia anima una mano nel gesto di catturarla. Inutilmente.

LA VERITÀ È UNO SPECCHIO
di Fabio Fiandrini
Quando tu stesso sei lo specchio e la replica di coloro che non raggiunsero il tuo tempo e altri saranno (e sono) la tua immortalità sulla terra.

Gli usi dello specchio riflettono la storia: il suo varco è atroce come un disastro e splendente come l’arcobaleno.
Come una mente, raccoglie e riflette: può creare l’orrore con l’anamorfosi o assimilarsi al silenzio delle stelle. E’ il motore immobile di questa civiltà, con la sua attività trasmissiva e moltiplicatrice.
Alle origini gli specchi riflettevano appena, erano confusi, davano somiglianze vaghe e predisponevano perciò all’estasi.
Con il tempo sono divenuti cristallini, mostrando le linee prospettiche con innaturale chiarezza, ma mantenendo il ricordo delle mutevoli superfici liquide.
L’invenzione degli specchi piani di Venezia s’impose in tutto il mondo, trasmutando per sempre la visione della realtà dell’Europa.
Prima di loro i costruttori della cisterna-basilica avevano intuito che le simmetrie speculari sono uno strumento di rivelazione: infinito e finito stanno a specchio l’uno dell’altro.
Il gioco degli specchi destinato a nutrire in futuro la terra potrebbe perfino riflettere la verità, se mai qualcuno se ne volesse servire per comprendere che tutto è un gioco di identità e di differenza.

LUCCIOLE PER LANTERNE
Intervallo video di Bibi Bozzato con la partecipazione del gruppo Krisis.
Sulla superficie dell'acqua e lungo le colonne, lucciole che non illuminano, come presenze invisibili, si incrociano, senza incontrarsi mai. Fino a quando, colpite da bagliori, come lampi notturni, rivelano la loro presenza: luci (fregi luminosi) su indistinguibili figure umane.

LINK
I contenuti multimediali di Past Is Not Alone sono on-line su
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Valentina Lanza
Comune di Bologna
Settore Cultura e Rapporti con l'Università
tel.+39 051.2194684, mobile +39 347 0871137
E-mail: valentina.lanza@comune.bologna.it

Yerebatan Cistern (Yerebatan Sarnici)‎
Yerebatan Cd, Alemdar, İstanbul

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Past is Not Alone
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