In mostra opere pittoriche dai colori occultati e forme calcate, gessi che evidenziano i corpi, quasi "murati" nella tela; nei suoi quadri astratti la musica diventa mezzo per trasformare fisionomie, sfondi e contorni. A cura di Gianmarco Spinelli e Lorenzo Cantarella.
a cura di Gianmarco Spinelli e Lorenzo Cantarella
Gianmarco Spinelli e Lorenzo Cantarella tornano al lavoro dopo la pausa estiva, proponendovi una grande personale di Hesam Daneshvar , artista nato a Theran, trapiantato a Roma qualche anno fa e formatosi nelle Accademie d’arte iraniane e italiane.
Colori occultati e forme calcate, gessi che evidenziano i corpi, quasi “murati” nella tela, concetti da cui sviluppano storie, il travestimento, il movimento, l’attesa che qualcosa cambi, o che qualcuno, finalmente, giudichi.
Per Esam la ripresa delle forme dell’arte classica si fa chiave d’accesso ad un mondo di dubbi, contraddizioni e spiritualità; uomini che mascherano se stessi (lo spaventapasseri) e volti doppi, simbolici, che si mescolano a sfondi prima chiari, poi più oscuri. Diverse visioni dell’esistenza e diversi colori dell’anima.
Le sue immagini si intrecciano con i suoni che “scaturiscono” dalla tela, la musica infatti è sottofondo all’opera e nei suoi quadri “astratti” diventa mezzo per trasformare tutto, fisionomie, sfondi e contorni evolvono con la stesura dell’opera e formano la rappresentazione di idee forti.
E poi lo studio della notte e del giorno, del tempo che scorre (trilogia mitica-ritratto di firus) e al centro di tutto ancora l’uomo con la sua nascita, le sue paure di ragazzo e le sue incertezze di adulto.
Stati mentale e corrispondenze artistiche che vi invitiamo a conoscere, come sempre presso la CreativeRoom di via T. Campanella 36, a partire dal 8 di ottobre.
Inaugurazione venerdì 8 ottobre 2009, ore 18,30
Creative Room
via Tommaso Campanella 36, Roma
Orario: martedi a venerdi ore 10-13 e 15-20
Ingresso libero