Le fotografie di Gandini prendono spunto dalla lezione surrealista e dalle immagini come proiezioni degli oggetti come nelle fotografie di Man Ray. Nei suoi scatti la luce e l'ombra fanno parte intima delle cose, le sostengono e le rigenerano.
(...) Muove dalla lezione surrealista, Antonella Gandini, dalle im-
magini come proiezioni degli oggetti che sognano e parlano nel
sonno, come diceva Tristan Tzara delle fotografie di Man Ray. Ha
lavorato anche sul filo magrittiano del «trucco» tra immagini e
parole, dissociandole. Ora muta di materia, corpi e oggetti natu-
rali, lavorando più sulla possibilità e l’aspettativa della visione che
sulla visione in sé. Eppure tutto accade sotto gli occhi: più lo
sguardo s’affissa, più si fa incantato e spettrale, straniante. La vita
è a colori, ma il bianco e nero è più realistico, si usava dire nel ci-
nema: c’è un equilibrio formale che elimina la casualità. Ma c’è
anche il rapporto più diretto tra il segno che genera l’mmagine e
il segno che genera la scrittura: l’immagine si muta in scrittura in-
teriore.
Così prosegue il tragitto di Antonella Gandini dalla densa
e invasiva fisicità anatomica perseguita in precedenti ricerche alla
trasfigurazione in nature parallele trasparenti e velate o oscurate.
Dall’alchimia e dal desiderio nascono lembi di corpi e cose fatte di
sorprese attestate sulla soglia del turbamento psichico, emotivo
o del sogno. La luce e l’ombra fanno parte intima delle cose, le so-
stengono, le sfiancano, e le rigenerano. L’arte della visione è que-
sto: voler custodire nello sguardo qualcosa che sfugge e trapassa.
Nell’impossibilità di mettere le mani sul visibile, le immagini di An-
tonella Gandini sono in attesa di un senso da dare alle “cose viste”.
Fausto Lorenzi
Antonella Gandini ha frequentato l’Accademia “G.B. Cignaroli”
di Verona. Si è laureata in Filosofia con una tesi sul rapporto im-
magine-parola in Renè Magritte. Ha seguito lo stage internazio-
nale di disegno tenuto a Como da Gerhard Ricther. Nel 1997
produce il suo primo video “Presenze”. Si dedica alla pittura e alla
fotografia sperimentando tecniche intermedie e stampando da
sé le proprie fotografie. Vive e lavora a Monzambano (Mantova).
Inaugurazione Sabato 17 ottobre 2009 ore 18
La Stanza delle Biciclette - Spazio per la Fotografia
via delle battaglie 16, Brescia
martedì a sabato ore 18-20
ingresso libero