Intervenire su uno spazio e' prima di tutto prendere parte al processo di trasformazione che gli e' necessario per sopravvivere. L'artista, lavorando con il materiale strutturale ed elettrico trovato sul posto, ha considerato per prima cosa la trasformazione come possibilita' di non produrre residui, sottraendosi alla logica delle addizioni e delle loro sistematiche cancellazioni.
Uno spazio espositivo è sottoposto a continue cancellazioni per garantire ad ogni artista un ambiente neutrale, funzionale ad accogliere il nuovo discorso. La sistematica imbiancatura delle pareti è particolarmente necessaria per Studio G7, che per tradizione ospita wall drawings e wall paintings. Recentemente la galleria è stata costretta a lasciare lo spazio storico. L’intervento presentato, che dovrebbe inaugurare la nuova stagione e con questa il nuovo assetto della galleria, non ha fatto a meno di considerare questo evento.
Intervenire su uno spazio è prima di tutto prendere parte al processo di trasformazione che gli è necessario per sopravvivere. Dopodichè, intervenire su uno spazio espositivo è partecipare al processo di cancellazione a cui questo è sottoposto regolarmente.
Margherita Moscardini ha accettato questo invito come l’opportunità di interrompere quel processo stesso, considerando il proprio lavoro non una mostra che si sommi alle precedenti, quanto piuttosto un intervento che, per struttura, sospenda la continuità dell’attività espositiva. L’autore, lavorando con il materiale strutturale ed elettrico trovato sul posto, ha considerato per prima cosa la trasformazione come possibilità di non produrre residui, sottraendosi alla logica delle addizioni e delle loro sistematiche cancellazioni.
Margherita Moscardini è nata a Donoratico (LI) nel 1981, ha studiato a Bologna e frequentato diversi workshop tra cui quello della Fondazione Ratti con Yona Friedman, della Fondazione Spinola Banna con Peter Friedl, e con Anne e Patrick Poirier.
Tra le principali mostre ha partecipato a Public Improvisations, Careof/ Fabbrica del Vapore, Milano, Mastermind, neon>campobase Bologna, Ad’A, musei civici di Imola, le personali alla Galleria SpazioA, Pistoia e Detail, villa La Magia, Pistoia.
Nel 2007 ha vinto il 50° premio Campigna e il Premio Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, grazie al quale ha realizzato un intervento permanente nel carcere Le Vallette di Torino.
Inaugurazione sabato 17 ottobre 2009 dalle ore 18
Galleria Studio G7
Via Val d’Aposa 4/A, Bologna
Orario visite: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30, lunedì e festivi per appuntamento
ingresso libero