Il drago nel corpo. L'artista compone collage e polittici dai risvolti civili, integra porno e politica, neo femminismo e teatralita'. Ma le sue figure sembrano voler riportare all'incanto per l'immagine dell'infanzia.
Da mercoledi 21 ottobre, fino al 4 dicembre, Contemporanea ospiterà la mostra “Il drago nel corpo”, personale dell'artista Lara Pacilio. Il lavoro di Lara Pacilio è carnale, sfrontato, potentemente femminile. Nel rappresentare le sue donne non sceglie pose plastiche, eleganti o grafiche. Non aderisce ai modelli di TV e pubblicità, ma ritrae il corpo femminile com’è nella vita, con un nuovo e più consapevole iperrealismo. Meno gridato. Più doloroso e vero.
Le sue opere raccontano la donna mediterranea, così simile e diversa da quella araba e da quella anglosassone. L’artista fa interagire materiali taglienti e freddi come il ferro con le più tenere parti intime.
Oggi la Pacilio si muove in una direzione più consapevole, componendo collage e polittici dai risvolti civili. È un Neo Pop che integra porno e politica, neo femminismo e teatralità. Le sue figure teriomorfe, a contrasto con tanto spudorata carnalità, sembrano volerci riportare all’incanto per l’immagine che si prova nell’infanzia.
Testo a cura di Fabio Segatori
Vernissage mercoledi 21 ottobre ore 19
Contemporanea Galleria d'Arte
vicolo Sugarelli, 6 - Roma
Orari di apertura: martedì-venerdì 16:00–20:00 – sabato su appuntamento
Ingresso libero