Gianni Allegra
Dino Aloi
Gianni Audisio
Carlo Baffi
Andrea Bersani
Aldo Bortolotti
Massimo Bucchi
Berlinghiero Buonarroti
Gianni Burato
Jean Cabu
Andrea Camerini
Athos Careghi
Gianni Carino
Ernesto Cattoni
Osvaldo Cavandoli
Cesar
Gianni Chiostri
Marco Citi
Lido Contemori
Lele Corvi
Bruno D'Alfonso
Milko Dalla Battista
Marco De Angelis
Giox
Emilio Isca
Michael Kountouris
Dario Mairano
Roberto Malfatti
Riccardo Mannelli
Ro Marcenaro
Iain Antony Mcleod
Claudio Mellana
Maurizio Minoggio
Beppe Mora
Marilena Nardi
Francesco Natali
Franco Origone
Danilo Paparelli
Riz
Giuliano Rossetti
Ugo Sajini
Federico Maria Sardelli
Vauro Senesi
Claude Serre
Giorgio Sommacal
Carlo Squillante
Achille Superbi
Lorenzo Vannini
Fabrizio Zubani
Fabio Norcini
50 autori hanno prodotto 100 tavole satiriche intorno al delicato tema del cancro. In mostra 53 pannelli - quanti gli anni vissuti da Luca Scarpellini a cui e' dedicata la mostra - che presentano le vignette realizzate per l'occasione. "...per testimoniare che di cancro si puo' guarire".
a cura di Fabio Norcini
Si inaugura lunedi' 2 novembre (ore 17) a Bergamo negli spazi di Porta Sant'Agostino una mostra molto sui generis dal titolo Molto tumore per nulla. Titolo un pò "spaventoso" che affronta il delicato problema del cancro dal lato umoristico e satirico. Curata da Fabio Norcini l'esposizione propone le migliori firme del settore ( da Mannelli a Bucchi, da Vauro a Giuliano, passando per Contemori, Bortolotti e Kountouris) per un totale di 50 autori che hanno realizzato vignette appositamente per l'occasione.
Non una dissacrazione, quindi. Piuttosto un esorcismo: per testimoniare che di cancro si può guarire. Questo il senso della mostra, la prima del genere, non solo in Italia.
L’idea di questa mostra nasce all’indomani della prematura scomparsa di un amico comune dei componenti l’Associazione Luca Scarpellini “Tiatiò”, che se ne è fatta promotrice. Un sodalizio intitolato ad un amico, Luca appunto, che non era un personaggio famoso, ma una persona speciale. Uno come tanti (troppi), rapiti dal “male del secolo”, che però su questo ha scherzato fino alla fine. Dopo aver vagliato varie idee per creare un evento per ricordarlo, a scopo benefico la scelta è caduta sull’allestimento di una mostra di umorsatira, quale la soluzione più congeniale, che sarebbe piaciuta a Luca. Non tanto come provocazione o altro, ma perché il sorriso o la risata, hanno caratteristiche non solo terapeutiche, come ha dimostrato Patch Adams, per citare un medico celebre (portato sul grande schermo da Robin Williams), ma anche preventive.
Nonostante la scabrosità dell’argomento, la risposta degli autori è stata generosa e qualitativamente elevatissima: una cinquantina di autori che hanno prodotto un centinaio di tavole. Difficile operare una scelta (perché la mostra si compone di 53 pannelli, quanti gli anni vissuti da Luca) ma tutte saranno visibili con una proiezione in multivision.
L’aspetto sorprendente della mostra è che ricompone una sorta di storia della satira e dell’umorismo di questi ultimi decenni, a partire dagli autori che hanno fatto grandi le testate di questo settore ormai esangue: dall’antesignana Ca’ Balà (Buonarroti, Mellana, Contemori ecc.), al Male (Giuliano, Mannelli ecc) dal Satyricon (Bucchi, Vauro ecc.) a Cuore, Boxer, Tango (molti dei già citati più Mora, D’Alfonso, Bersani ecc.), Vernacoliere (Camerini, Citi Sardelli), ma anche Maalox, Verona Infedele (Burato), fino alla recente Emme (Tonus), sono presenti tutte le firme di spicco che le hanno rese famose. Una variegata rassegna che unisce a degli autentici poeti dell’umorismo quali Cattoni (Panorama, Epoca, Famiglia Cristiana) e Chiostri (La Stampa), il vignettista “di casa” Bortolotti (Eco di Bergamo), i raffinati Athos (il creatore di Fra Tino personaggio tra i più amati del Giornalino), Nardi, De Angelis, a quotidianisti quali Bucchi e Giuliano (La Repubblica) Origone (Secolo XIX). Da segnalare l’omaggio a Cavandoli, con l’esposizione del suo ultimo disegno (grazie alla cortesia del figlio Sergio) e le partecipazioni estere, dai maestri “ispiratori” Cabu (Hara Kiri, Charlie Hébdo) a Serre, dallo scozzese Mcleod alla superstar greca Kountouris (che oltre a pubblicare sul maggior quotidiano di Atene è conteso dalle maggiori testate internazionali) e tutti coloro che sarebbe troppo lungo citare in questa sede.
Nata da un’urgenza di dolore e testimonianza, proprio per le sue caratteristiche, crediamo, abbia ottenuto un’adesione spontanea e partecipata di grande intensità. Si tratta di un’anteprima assoluta che parte non casualmente da Bergamo, destinata ad arricchirsi in itinere di altri autori ed opere, nella futura circuitazione in varie città italiane.
uff. stampa
335-5268505
fabio@fabionorcini.com
Inaugurazione: lunedi 2 novembre ore 17
Asta di beneficenza: domenica 15 novembre ore 10
Porta Sant'Agostino
via della Noca - Bergamo
orari: feriali 15-19, sabato e festivi 10-19