'Frocio'. Performance. L'artista concentra da qualche anno il suo lavoro intorno ai problemi dell'omofobia, sondando le linee di tensione fra tolleranza e intolleranza, fra accettazione e rifiuto. La partecipazione alla serata e' consigliata al solo pubblico adulto.
Omofobia è diventata una parola di uso comune nella comunicazione quotidiana dei media in Italia.
A segnalare che qualcosa sta accadendo nella società civile del nostro paese, e che i fenomeni di violenza avvenuti negli ultimi tempi rappresentano dei segnali assolutamente allarmanti.
Nicola Ruben Montini concentra da qualche anno il suo lavoro di performer intorno a queste problematiche, sondando le linee di tensione fra tolleranza e intolleranza, fra accettazione e rifiuto, utilizzando come ‘materiale’ da reinterpretare alcune tra le più note e provocatorie performance contemporanee a partire dalle sperimentazioni di Yoko Ono, Valie Export, Marina Ambramovic.
Per la serata alla Galleria Contemporaneo Montini propone, agendo sul proprio corpo, una rilettura di una perfomance del 2005 di Regina Josè Gallindo, durante la quale l’artista guatemalteca si è incisa sulla carne la parola Perra (cagna) per ricordare la violenza che devono subire le donne del suo paese.
La partecipazione alla serata è consigliata al solo pubblico adulto.
Note biografiche:
Nicola Ruben Montini nasce nel 1986. Si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2008. Attualmente vive e lavora a Londra, dove frequenta il corso MA Fine Art al Central Saint Martins College of Art & Design di Londra.
Immagine: Let me be your butterfly, 2008, House of Legacy and MKM, Belgrade, Serbia.
Giovedì 12 novembre ore 19
Galleria Contemporaneo
Piazzetta Olivotti 2 (Via Piave), Mestre (VE)
Ingresso libero