Lavori di Laura Ambrosi, Irina Novarese, Luisa Raffaelli. In un mondo dalla consistenza fantasmatica, dove l'uomo e' diventato una fragile, impalpabile presenza, il recupero di elementi minimi, talora imperscrutabili, e di marginalita' infinitesime, puo' risultare importante.
LAVORI DI LAURA AMBROSI, IRINA NOVARESE, LUISA RAFFAELLI
A CURA DI TIZIANA CONTI
In un mondo dalla consistenza fantasmatica, dove l'uomo è diventato
una fragile, impalpabile presenza, il recupero di elementi minimi,
talora imperscrutabili, e di marginalità infinitesime, può
risultare importante.
LAURA AMBROSI è attiva in un contesto artistico che mette alla prova
il linguaggio della scultura, spingendolo verso un'idea di design,
interpretabile nel senso inteso il filosofo Max Bense, luogo di
incontro fra la necessità delle funzioni e l'innovazione estetica.
L'oggetto si configura, di conseguenza, come un elemento capace di
captare situazioni e di esprimersi attraverso nessi, primo tra tutti la
polarità di assenza e presenza. Gli Appendiluce, ad esempio, palesano
la luminosità come un catalizzatore che si confronta con il colore e
lo spazio, richiamando altresì la memoria di un indumento, tanto da
rendere estensivo il dualismo illusione-essenza. Tutti gli oggetti di
Ambrosi si rapportano in modo dialettico con l'ambiente, mantengono una
leggerezza intrinseca che li definisce: per esempio diventano "oggetti
privati", indumenti intimi , trasposti dalla dimensione del quotidiano a
quella di reperti della memoria e, successivamente, di indicatori
situazionali. Non vi è mai reificazione, piuttosto si materializza
in essi la fluidità del divenire.
Immagine: Laura Ambrosi " WELCOME CHINA " (2000)
- Metacrilato colato, policarbonato, crystal. - Misure determinate dall'ambiente -
- Methacrylate, polycarbonate, crystal -
IRINA NOVARESE si esprime attraverso la fotografia, per filtrare la
frammentazione e la mutevolezza dell'essere. Sceglie una dimensione
"estroversiva" del medium, lasciandolo penetrare all'interno delle
intricate maglie esistenziali, tra assenza e presenza. Le sue immagini
sembrano animate dalla volontà di verificare che cosa significhi oggi
abitare lo spazio, adattarsi ad un contesto vitale diventato straniante
. Le fotografie ripetono, talora in modo ossessivo, sequenziale, gli
stessi elementi, facciate di edifici, scale antincendio, finestre con un
taglio prospettico sghembo, superfici piatte, che generano un senso di
precarietà , di dinamica implosivi. Sono tessere di un universo
metropolitano costruito sulla ripetizione del sempre uguale:
l'anonimato le trasforma in involucri vuoti, che potrebbero appartenere
a qualsiasi tempo e a qualsiasi luogo. Il punto estremo del processo
è la costruzione di "immagini in negativo", che lasciano in-tuire
interni asettici, dalla consistenza effimera, giocata in un dualismo di
trasparenze e oscurità , di esprimibile e sottaciuto.
Il concetto, già espresso da Paul Klee, che l'essenza dell'opera si
identifica con l'enigma, caratterizza la ricerca di LUISA RAFFAELLI.
L'aspetto ineffabile della comunicazione, l'idea che la parola sia la
cifra enigmatica dell'essere, assume nel lavoro installativo e
fotografico dell'artista una consistenza archetipale che, molto spesso,
affonda le sue radici nella matrice letteraria dei personaggi di James
Joyce. E' ricorrente una figura femminile, che appare nelle posture
più diverse: sul fondo di un secchio, o imprigionata dentro una
bolla di plexiglas, sospesa nell'aria, o, ancora, sulla superficie di
una conca argentata, piena di acqua soffocante. Talora il volto,
ricoperto da una massa di capelli che ne impedisce la riconoscibilità ,
sembra scrutare dentro una conca o in una borsa, alla ricerca di
qualcosa che forse neppure esiste. Le immagini alludono
all'ambiguità : sono evocative di uno stato afasico della
comunicazione, laddove la parola ha cessato di essere quel che afferma
Walter Benjamin, l'espressione dell'onnipotenza creativa dell'uomo e,
al contempo, sono avocative, nel senso che richiamano a sé il bisogno
di un recupero dell'equilibrio, se pure incerto, tra l'uomo e il mondo.
Progetto Maionese "Ricerca sulla creatività femminile".
INAUGURAZIONE 29 MAGGIO ORE 18
CATALOGO :
A CURA DI TIZIANA CONTI,
testi di : JUAN MARIA CALLES, MAURO COMBA.
EDIZIONE "ANDENKEN" DI TIZIANA CONTI
ILLUSTRAZIONI DI LENA LIV.
VIDEO A CURA DI WILLY DARKO
ASSESSORATO ALLA CULTURA CITTA' DI PINEROLO
REGIONE PIEMONTE
PROVINCIA DI TORINO
INSTITUTO CERVANTES DI Milano
ISTITUTO DI CULTURA ITALIANA DI Barcellona
COPEC di Catalunya
Galleria Canem
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