In questa nuova opera la fotografa messicana sospende il rapporto con l'esterno per dare voce ad una realta' intima. Scenario di questa indagine e' un mondo interiore, circoscritto, che perde la sua origine domestica per trasfigurarsi in uno spazio sospeso nel tempo.
Keith Carter ha scritto
riguardo alla sua opera
fotografica:" Il soggetto è
differente ma io guardo
sempre allo stesso
motivo.....sto cercando la
poesia dell' ordinario,...il
mistero dello spirito umano.
Sto provando a creare un
dialogo con la vita per
apprendere che cosa sia
l'essere".
Di qui le incursioni mistiche
nella natura, le visioni
archetipiche dell' umano, la
spiritualità delle cose filtrata
attraverso la macchina
fotografica e materializzata
sulla carta come esperienza
immortale e mitica, confinata
al di quà dell'oggettivo da una
tecnica di sfocature e
chiaroscuri, che svela senza
spiegare il proprio mistero.
Rispetto al precedente
lavoro, confluito nel libro
Testimoni del tempo del 1992,
su immagini di religiosità e
sincretismo culturale riprese in
Messico, Bolivia, Guatemala ed
Ecuador, in questa nuova opera
la fotografa messicana
sospende il rapporto con
l'esterno per dare voce ad una
realtà intima.
Scenario di questa indagine è
un mondo interiore, circoscritto,
che perde la sua origine
domestica per trasfigurarsi in
uno spazio sospeso nel tempo.
Inaugurazione 29 maggio 2002 ore 19-22
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10
Milano