In mostra le opere di una delle artiste la cui opera e' stata fondamentale per la nascita nel 1909 della 'Nuova Associazione degli Artisti di Monaco', ponendo le basi d'inizio della moderna arte astratta del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro). L'esposizione raccoglie ben 80 opere tra tempere, disegni, libretti di schizzi e un diario.
a cura di Federica Pirani e Mara Folini
Esposizione dedicata alla grande pittrice russa nata a Tula (Lituania) nel 1860 e
morta a Ascona (Svizzera) nel 1938. In mostra ben 80 opere.
Coltissima e carismatica pittrice, protagonista della grande rivoluzione artistica
dei primi del Novecento, Marianne Werefkin si confrontava quotidianamente con gli
artisti-amici Jawlensky, Kandinsky, Munter, Marc, Klee parlando di arte, cultura
simbolista ed esoterismo contribuendo così ad aprire a Kandinsky una nuova via
artistica.
Nata da una famiglia dell'alta nobiltà russa - il padre generale della Fortezza
di Pietro e Paolo a San Pietroburgo, la madre pittrice e discendente da un'antica
stirpe di principi cosacchi - Marianne Werefkin è una delle artiste piu
interessanti del panorama europeo di inizio Novecento ma è rimasta quasi
sconosciuta al pubblico italiano. La sua opera è stata fondamentale, a livello sia
teorico che pittorico, per la nascita nel 1909 della 'Neue Kunstlervereinigung
Munchen' (Nuova Associazione degli artisti di Monaco) e di conseguenza del
'Blaue Relter' (Cavaliere Azzurro), ponendo così le basi per la nascita della
moderna arte astratta. Un'arte che doveva esprimere soprattutto le emozioni
interiori, non la 'verità della vita' ma la 'vita vera'.
Per lunghi periodi rimane lontana dall'esercizio della pittura: incomincia,
infatti, a dipingere nel 1906, strutturando le forme con l'uso puro del colore e
stilizzando le linee senza mai entrare nell'astrazione pura.
La sua produzione artistica può essere distinta in tre momenti significativi. Il
primo, riscontrabile negli schizzi in lapis e matite colorate, vede l'influsso delle
correnti mistiche e dell'arte di Kubin e Redon. Il secondo, evidente in diverse
opere e schizzi del 1907, è influenzato dall'arte francese impressionista e
neo-impressionista nell'iconografia (con le scene di città, caffè e spettacoli
teatrali) e dall'opera di Gauguin e Nabis nello stile (con l'uso espressivo del
colore e delle linee). Ma in questa fase è soprattutto l'arte di Edvard Munch ad
avere influenzato fortemente la sua pittura, per l'uso simbolico e
antinaturalistico del colore, per la pennellata fluente e per i richiami
iconografici. Nel terzo periodo, con le opere degli anni 1908-13, la Werefkin giunge
infine al suo stile lirico, espressivo, personale in cui le forme, le linee e i
colori sono spesso assorbiti da una tonalità dominante. Infine, con il suo
trasferimento in Svizzera, che si conclude ad Ascona dove risiede negli ultimi 20
anni della sua vita, la sua arte da un lato segue una forma piu mistica e
visionaria, dall'altro esprime i suoi sentimenti piu umanitari e vicini alle
problematiche umane.
Conferenza stampa Martedì 24 Novembre 2009, ore 11.00
Saranno presenti alla presentazione alla stampa della mostra Aldo Rampazzi, Sindaco del Comune di Ascona, Luca Pissoglio Vice-Sindaco e Capo Dicastero Cultura del Comune di Ascona, Efrem Beretta Vice-Presidente della Fondazione Marianne Werefkin di Ascona, Mara Folini e Federica Pirani curatrici della mostra.
Inaugurazione ore 18
Museo di Roma in Trastevere
Piazza di Sant'Egidio, 1/b
Martedì-domenica ore 10 20; 24 e 31 dicembre ore 10-14
Chiuso il lunedì, il 25 e il 1 gennaio
La biglietteria chiude mezz'ora prima
Biglietti: Intero euro 3, Ridotto 1,50