Gerardo Dottori, la sala da pranzo; dipinti futuristi e contaminazioni contemporanee. E' ricostruito ed esposto l'arredo completo della sala da pranzo dell'artista e le aeropitture realizzate negli anni '30; sono inoltre esposte le opere di Angelucci, Cominazzini, Baldessari, Balla, Barbara, Benedetta, Bruschetti, Delle Site, Depero, Fillia, Marasco, Peruzzi, Prampolini, Tato e Tulli. Mostra a cura di Massimo Duranti e Francesca Duranti. Da gennaio saranno proposte due installazioni di artisti contemporanei a cura di Fabrizio Pizzuto.
mostra a cura di Massimo Duranti e Francesca Duranti
Per la prima volta verrà ricostruito ed esposto l’arredo completo della sala da pranzo di Gerardo Dottori e le aeropitture futuriste realizzate appositamente negli Anni Trenta, oltre alle opere di Angelucci, Cominazzini, Baldessari, Balla, Barbara, Benedetta, Bruschetti, Delle Site, Depero, Fillia, Marasco, Peruzzi, Prampolini, Tato e Tulli.
A conclusione del centenario del Futurismo, la Galleria Edieuropa, che nei suoi quaranta anni di attività ha presentato numerose mostre di futuristi e sul Futurismo a partire dal 1970, partecipa alle manifestazioni sul più importante movimento artistico italiano del Novecento con una mostra del tutto originale e con qualificate iniziative collaterali.
Nel 1970, l’Editalia, casa editrice collegata all’omonima Galleria di via del Corso, presentava una delle prime grandi monografie su "Gerardo Dottori aeropittore futurista", curata da Tancredi Loreti, con testo critico di Guido Ballo, e, in concomitanza, organizzava una mostra dello stesso Dottori che venne definitivamente riscoperto dalla critica proprio grazie a quella esposizione e alla pubblicazione di un ricco volume sul suo lavoro. A quasi quarant’anni da allora, è ancora Dottori ad essere protagonista all’Edieuropa, insieme a quello che è forse il suo principale maestro: Giacomo Balla, e ad alcuni importanti suoi sodali come Prampolini e Depero. Un giusto risalto verrà dato anche a quello che fu il gruppo di nuove leve della seconda stagione futurista, che negli anni Trenta annoverò tra le sue fila pittori di rilievo come Angelucci, Barbara, Benedetta, Bruschetti, Delle Site, Peruzzi, Tato, fino al giovanissimo Tulli.
Di Dottori sono ben note le inimitabili aeropitture: liriche e prospetticamente audaci, ma pochi addetti ai lavori sono a conoscenza di questa sua incursione degli anni Trenta nel settore dell’ambientazione e della progettazione del mobile. Stabilitosi a Roma dal 1926, su commissione del suo mecenate Guido Cimino, grande amante dell’arte che si assicurerà molti dei suoi capolavori a partire dai primi anni Trenta, Dottori disegnò appositamente per lui un’intera sala da pranzo di linguaggio futurista. Con questa egli creò una vera e propria ambientazione con lampadari, appliques e tre dipinti; contrariamente al mobilio futurista, che è solitamente di materiale povero e cromaticamente molto decorativo, questo di Dottori è di legno pregiato, con cromie variegate, ma armoniche e con applicazioni in metallo e cristallo colorato, vi si trovano eleganti sagomature del legno che richiamano le forme triangolari e le sfaccettature dinamiche tipiche del Futurismo.
L’ambientazione venne completata con tre aeropitture di misure adatte alle pareti. L’insieme, che sarà dunque fedelmente ricostruito nella Galleria, non è mai stato esposto al pubblico, seppure i singoli mobili (eccetto uno dei tavoli da muro e alcune sedie) e le aeropitture siano stati già pubblicati. Sarà inoltre presente all’esposizione la grande tela "Volo sull’oceano" del 1929 uno dei suoi capolavori, anch’essa mai più proposta al pubblico da quasi quarant’anni.
L’evento è corredato da un catalogo di Gangemi Editore con la riproduzione di tutte le opere in mostra, saggi dei curatori e ampi apparati biobibliografici.
Non mancano le contaminazioni fra l’avanguardia futurista e la contemporaneità: le idee di arte totale, le contaminazioni tra i generi e tra i linguaggi e la grande rivoluzione delle avanguardie storiche, iniziate proprio con il Manifesto Futurista di Marinetti del 1909 hanno infatti dato inizio ad una libertà espressiva che ancora oggi continua a sperimentare. Abbiamo deciso di dare uno sguardo importante ai nuovi sviluppi dell’arte contemporanea, guardando come oggi vengono affrontati i temi dell’aereo, della stanza, dell’ambientazione. La Galleria Edieuropa da sempre ha promosso i modi di sentire degli artisti più coraggiosi fin dalla sua fondazione, e ancora oggi sul campo si occupa di indagare i linguaggi e il mondo odierno con osservazioni attente e competenti.
Saranno dunque sviluppate due installazioni di artisti contemporanei a partire dal mese di gennaio a cura di Fabrizio Pizzuto.
Infine, quale esempio di studi recenti sul Futurismo di giovani studiosi italiani, il 13 dicembre
2009, in Galleria, Giancarlo Carpi presenterà il suo libro, "Le Futuriste" edito da Castelvecchi.
Immagine: Gerardo Dottori
Inaugurazione: 22 novembre dalle 11 alle 14
Galleria Edieuropa - Qui arte contemporanea
piazza Cenci, 56 Roma
Orari: dalle 11 alle 19. Chiuso lunedì e festivi