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2/12/2009

Daniele Statera

Hybrida Contemporanea, Roma

a cura di Giorgia Calò

L’esposizione raccoglie gli ultimi lavori dell’artista, frutto di una ricerca cominciata oltre dieci anni fa, sul crinale tra arte e design.
In mostra saranno presentati i paraventi/sculture in legno smaltato della serie Visione Sensibile. Si tratta di lavori dalle “forme generative” che vogliono essere vissuti e utilizzati, fruiti per le loro qualità estetiche, percettive e sensoriali. Verranno esposte inoltre le Stelle, opere che si prestano a realizzare una costellazione parietale e di cui si scopre la capacità di una misteriosa e straordinaria luminescenza, con un intorno di Oggetti sensibili, di Reperti, di Biditi e delle Bitnative.

Si creano così immagini più o meno figurate, che vanno dall’impressione retinica dinamica a visioni globali illuminate. L’opera si completa con il possesso. Come spiega infatti l’artista: “La consapevolezza di trasferire un’idea durante l’atto della creazione è il motore principale per la realizzazione delle mie opere. Vendere serve per continuare...”.

Statera definisce dunque un valore reale: il suo lavoro. Ad altri la definizione di contenuti e valori trascendentali. Chi avrà l’opera avrà il significato, il modo d’uso, il piacere, il pensiero dell’oggetto. Daniele Statera fa parte di quella nuova generazione di artisti alla ricerca di un nuovo modo di fare e comunicare l’arte. Un’arte poliedrica che si interessa contemporaneamente di disegno industriale, cinema, teatro, fotografia, videoarte, musica sperimentale, architettura, letteratura, poesia, fumetti, che invita alla riflessione e ad una domanda, come se l’è posta Sergio Lombardo in un sua lettera critica all’artista: “...Avete profondamente capito la lezione futurista dell'Arte Totale?”.

L’artista proviene dunque da una lunga esperienza di confine, e per questo vuole dettare una sua regola di felicità e di praticità. E condividerla con altri. Come scrive Serenella Luce: “Avendo digerito la serialità, la riproducibilità e il meccanicismo operativo, non per questo ha perso per strada quei valori della relazione qualitativa tra materia, effetto e funzione e la pratica di quella speciale imperfetta perfezione che l’opera ci trasmette, accompagnandoci ogni momento, come una specie di piacere sensibile”.

Daniele Statera è nato a Roma nel 1971. Si è laureato in Disegno Industriale all'Università di Roma ''La Sapienza''. La sua attività oscilla tra il disegno industriale, la comunicazione visiva e la fotografia. Pratica sperimentazioni di varia natura.

Inaugurazione Giovedì 3 dicembre, alle ore 19.00

Hybrida Contemporanea
via Reggio Emilia, 32 - Roma
Orario: mart - sab ore 10-13 e 16-20
Ingresso libero

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